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Telegiornaliste anno XVIII N. 11 (695) del 23 marzo 2022
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TGISTE Roberta
Nardi, oltre ‘ogni copione’ di Giuseppe Bosso
Abbiamo il piacere di intervistare nuovamente
Roberta Nardi.
Bentrovata, Roberta, a ormai quattro anni dalla nostra
prima intervista: com’è cambiata la tua vita in questo lasso di
tempo?
«Direi in meglio. Avevo già una grande passione per il mio mestiere e
sapevo quale sarebbe stata la mia direzione ma non avevo del tutto
chiara la strategia cioè il come arrivarci. Adesso diciamo che mi godo
un po' i frutti di anni di fatica e di molte esperienze che ho alle
spalle: ho imparato tanto in questo lasso di tempo. Lavorare per vivere
prima di tutto. E non il contrario. Ho un ufficio a Roma ed uno a Milano
(e proprio qui al nord è stato anche l’inizio di progetti personali
diciamo sentimentali). Ad ogni modo la mia regola si basa su parole
chiavi che sono sinonimi tra loro; qualità, professionalità, lusso,
selezione, essere per pochi... un po' inaccessibile, sì. Il mio ufficio
stampa è fuori dagli schemi, oltre ogni “copione”. Il mio segreto è
questo qua; non mi lascio più travolgere dal lavoro ma colgo soltanto
gli affari che ritengo siano proficui in termini economici ma ancor
prima in termini di crescita professionale».
Negli ultimi tempi ti sei concentrata molto su settori come la
musica, lo sport, food e spettacolo. Cos’hai realizzato ultimamente?
«Ho seguito una sfilata su Roma proprio nelle scorse settimane e ancor
prima ho partecipato alla Milan Fashion Week coadiuvando una kermesse di
una mia cliente fashion designer Giordana Varon nello splendido scenario
di Palazzo Turati. Erano ospiti ad entrambi gli appuntamenti di moda la
cantante Federica Pento e due attrici: Agata Fortis e Cristina Leone
Rossi (anche scrittrice). Ultimamente ho realizzato questo! Quanto alla
musica, nel mese di Febbraio ho seguito il festival di Sanremo anche
insieme alla collega
Marianna Bonavolontà in compagnia della quale mi vedrete fra
meno di tre mesi all’Eurovision 2022. A proposito di food, ad inizio
anno ho scoperto due posticini fantastici: Giano Bistrot in zona
Monteverde e Sinatra nel cuore di Prati. Nei mesi scorsi mi sono
occupata di seguire, sempre a Roma, alcuni opening (riaperture per la
precisione) di ristoranti stellati come Idylio By Apreda, locali
eleganti e raffinati quali il ristorante “Piacere” accanto a piazza
Mazzini nella Capitale. Ancora prima c’è stato un peculiare evento
presso la Casa circondariale di Rebibbia dove ho gestito l’ufficio
stampa dell’apertura di un punto cookery del gruppo Cr supermercati.
Quanto al settore sport, ho maturato una solida esperienza in Dmtc, dove
affiancando uno dei soci dell’azienda Massimo Caputi ho ricoperto in
molteplici occasioni il ruolo di ufficio stampa ed ho gestito progetti
marketing – quali campagne di crowdfounding per la Virtus Roma – oltre a
coordinare eventi con personaggi del mondo dello sport (es. Elisa di
Francisca al Complesso Olimpico Giulio Onesti) conferenze stampa
(circolo canottieri Aniene) trasferte ed ospitate in diretta tv (es.
Amar Alibegović a Sky Tg24). Appassionata del mondo del golf, ho poi
presieduto alla settimana degli Open D’Italia a settembre 2022 ed alla
giornata del Golf in Piazza che si è svolta nel mese di ottobre nella
meravigliosa cornice di Piazza di Siena».
E per il 2022 da poco iniziato, invece, quali sono i tuoi progetti e
le tue prospettive?
«Non posso svelarvi i miei “prossimi passi”. Posso dirvi però che più di
una tappa avrà a che fare con casting, set, cinema e che conto 3
lungometraggi ed un cortometraggio da qui all’estate. Vi invito a
rimanere “sintonizzati” perché ne vedrete delle belle».
Parlando in particolare di spettacolo e di cinema, quali sono i
personaggi che hai avuto modo di seguire, non solo in Italia, in questi
anni, e quali ti hanno maggiormente colpita?
«La cosa più bella è il passaparola. Quello reale però: io ho seguito
l’attore Alberto Lancellotti per un anno all’estero in qualità di
ufficio stampa e credo sia il personaggio che più mi ha colpito insieme
sicuramente al regista Federico Guarascio ed alla cliente Miriam
Rotaros. Se vogliamo andare ad indagare il terreno cinema, posso dirvi
che a Natale 2021 è uscito al cinema il film su Babbo Natale ed il mio
piccolo attore Martin Francisco Montero Baez ha ottenuto un ruolo da
protagonista accanto a Christian De Sica e ad Alessandro Siani».
Occupandoti di tanti personaggi riesci al tempo stesso a concentrarti
su te stessa e sulle tue aspirazioni?
«Ad oggi devo ammettere che ci riesco: pongo sullo stesso piano il
lavoro per gli altri .. e quello su me stessa. Sono “concentrata” a
tramutare tutte le mie aspirazioni in obiettivi concreti ed efficaci».
C’è mai stato qualcuno che ti ha messo o ha cercato di metterti il
bavaglio?
«No, mai. Forse perché dal momento in cui ho scelto il “mio” lavoro,
l’ho sempre inteso come lavoro di squadra, obiettivi in team e
soprattutto libertà di sperimentare giorno dopo giorno il mio mestiere:
come operare, cosa proporre a seconda dei casi e delle circostanze. Non
ho mai avuto il tempo di preoccuparmi della concorrenza perché sono
stata occupata a seguire l’istinto, a rendere originale e creativa la
mia attività oltre che molto ben strutturata».
Più difficile stare dietro a tanti eventi e tanti impegni o a
ritagliare spazio per la vita di Roberta oltre il lavoro?
«Fino a tre giorni prima dell’8 marzo avrei detto: ritagliare spazio per
la vita privata. E probabilmente bisogna essere un po' acrobati per
riuscire a tenere una relazione stabile e “calma” nel vortice in cui
spesso ci travolge questo (caotico) lavoro senza pause. Poi un giorno
qualcuno mi ha detto che "se uno vuole il tempo lo trova" e mi ha fatto
rivedere canoni, schemi e priorità. Oggi credo che lo spazio per la
famiglia, il tempo per gli amici, per lo sport e per una bella storia
d’amore da coltivare giorno dopo giorno sia la sfida più bella che ci
può capitare di affrontare... io ci sto provando e vi auguro cari
lettori di raggiungere questo "magico equilibrio" in cui siete
innamorati sia del vostro mestiere che della vostra dolce metà o
comunque fieri della vostra vita "oltre il lavoro"». |
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TUTTO TV Law & Order SVU, un successo di lunga data di Giuseppe Bosso
Ne è passata di acqua sotto i ponti da quel 20
settembre 1999 quando su NBC andava in onda la
prima puntata di quella che iniziava come spin off
di un grande successo e che ha finito per superare
in lunghezza, e anche popolarità, la serie madre.
Law & Order: Special Victims Unit ha
conquistato l'attenzione del pubblico americano e poi
del resto del mondo con le sue storie avvincenti,
anche cruente, all'ombra della Grande Mela.
Quando poi nel 2010 chiudeva i battenti Law &
Order - I due volti della giustizia, la serie che
aveva fatto appunto da base di partenza per la sua
realizzazione, e progressivamente nel corso degli anni anche
gli altri spin off che aveva generato, da Law & Order
Criminal Intent fino alle poco fortunate Law &
Order Los Angeles e Law & Order - il verdetto
(ultima interpretazione per uno dei protagonisti chiave del
franchise, il detective Lenny Briscoe, alias Jerry
Orbach, venuto a mancare proprio dopo aver girato le
primissime puntate) si poteva pensare che anche SVU
avrebbe subito la stessa sorte.
Ed invece, e nonostante il graduale ricambio di cast
con l'uscita di scena di personaggi storici come il
detective Elliot Stabler (appena rientrato nel nuovo
spin off Law & Order: Organized Crime) e il
procuratore Rafael Barba, da pochi giorni su
Top Crime sono in onda le puntate della
ventiduesima stagione, mentre negli Stati Uniti è in
corso la messa in onda della ventitreesima.
Unica certezza consolidata del cast la presenza della
carismatica Olivia Benson, alias Mariska Hargitay
(doppiata nella versione italiana da
Laura Romano che abbiamo avuto il piacere di
intervistare tempo fa, parlando anche dell'iconica
poliziotta) da qualche anno anche al vertice del
distretto.
Storie vere, storie attuali, tratte anche
dalla cronaca vera. Crimini odiosi tanto più perché
commessi in danno dei più deboli, contro i quali i
nostri protagonisti, detective e procuratori, si
impegnano ogni giorno.
Serie che ha potuto vantare nel corso degli anni anche sulla
presenza di guest di prestigio, da Robin Williams
a Sharon Stone, nonché di attori all'epoca poco
conosciuti che però col tempo si sono fatti strada,
come l'enfant prodige del cinema statunitense Abigail
Breslin, protagonista bambina di un episodio
particolarmente toccante. |
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pazzi per Victoria Antonia del Sambro
Nei primi anni del Duemila Victoria Cabello
era l’amica che tutte volevano avere, spigliata,
simpatica, autoironica, grande appassionata
di musica e uno dei volti più popolari della mitica
Mtv.
Le sue interviste alle star musicali del momento
erano uno spasso anche perché lei nata in
Inghilterra e con una padronanza della lingua
impeccabile riusciva a farsi dire le cose più
incredibili e il pubblico ne era deliziato. Poi, i programmi
musicali e quella specifica rete si trasformarono in altro e
anche per la brillante Victoria arrivò il momento di
cambiare.
Le vennero offerti vari programmi su reti più o meno
commerciali e lei ovunque portò la sua personalità e
il suo carisma (perfino alla Rai nella famosa
edizione condotta da Panariello nessuno dimentica il suo
siparietto con Orlando Bloom dal quale si fece
massaggiare i piedi).
Insomma la vulcanica Victoria un posto di onore nella
televisione italiana se lo era davvero conquistato. E
poi più nulla. Per anni di lei si sono perse
del tutto le notizie. Nessuna apparizione. Nessun
programma. In tanti si erano chiesti se quel genere di tv
in cui aveva esordito Victoria non esistesse più,
surclassata dalle tiktokers del momento o dalla influencer
oramai imperversanti fuori e dentro i social. E invece la
verità era più complicata, Victoria combatteva la sua
personale battaglia con una difficile malattia.
Per questo e per questa sua confessione spontanea a
tutti i suoi fan e a tutti coloro che l’avevano sempre amato
il suo ritorno nel piccolo schermo e in una
trasmissione iconica come
Pechino Express ha fatto scrivere fiumi di
inchiostro. In realtà, la notizia vera è che di Victoria più
che il ritorno in televisione fa piacere rivederla e
basta, sapere che sta bene, che ha superato la
crisi più dura e che ha avuto il coraggio di far
cadere il sipario sulla sua vita senza timore di essere
dimenticata.
Per la cronaca a Pechino Express Victoria è
bravissima e coinvolgente come solo lei sa essere e per
questo fa impazzire tutti i suoi supporter, ma anche chi
non l’ha mai seguita non può fare altro che ammirarne il
coraggio e anche la volontà di rimettersi in gioco a
quarantasette anni proprio come se ne avesse ancora
venti e giocasse dagli studi di Mtv Italia a far sorridere
tutti gli ex giovanissimi come lei.
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