Telegiornaliste anno XIV N.
6 (553) del
14 febbraio 2018
Roberta
Nardi, non possiamo cambiare il vento
ma possiamo orientare le vele
di
Giuseppe Bosso
Abbiamo il piacere di incontrare
Roberta Nardi, giornalista poliedrica che ci racconta il suo
percorso professionale, che si è alternato tra gli studi e la laurea in
giurisprudenza e i primi passi nel mondo dell'informazione.
Dalla pratica forense al giornalismo: possiamo dire che Roberta
Nardi, parafrasando un celebre film, è un po’ Gwyneth Paltrow in
Sliding Doors? Che ruolo ha avuto in questo passaggio la gestione e
direzione del periodico giuridico online
La voce del diritto, rivista oggi in cima ai risultati
Google?
«Non mi occupo a Londra di pubbliche relazioni come la Gwyneth Paltrow
del film ma posso anticipare che nell'anno corrente con molta
probabilità seguirò in questa città degli spettacoli musicali ed un
nuovo progetto cinematografico... a parte questa piccolissima analogia,
con riguardo alla trama ritengo che il nostro destino sia il frutto e la
"combinazione" dei nostri pensieri e delle nostre azioni. Come affermato
dal saggista, attore e life coach Anthony Robbins
Non possiamo
cambiare il vento ma possiamo orientare le vele. Questa 'filosofia'
riassume un po’ la mia crescita personale e professionale che ha
percorso strade spesso diverse tra loro ma parallele, lasciandosi
guidare da un lato dalla razionalità dall'altro lato dall'indole, dalla
passione, dalla creatività e dall'istinto; è questo il caso del
"passaggio" dalla pratica forense al giornalismo avvenuto tramite la
graduale comparsa dell'interesse per la redazione di articoli in materia
legale e il successivo incarico nel 2013, dal mese successivo a quello
conclusivo del praticantato, come direttore responsabile di una rivista
giuridica
La voce del diritto - regolarmente registrata al
Tribunale ordinario di Roma e che proprio di recente ha "compiuto" 4
anni e mezzo».
L’approdo alla piattaforma Sky tramite il canale
Blu940,
e alla posizione di Capo Ufficio stampa a
Radio
Godot, avvenuti negli ultimi mesi del 2017, cosa rappresentano nel
tuo percorso professionale?
«Sicuramente coincidono con un "periodo di svolta" cominciato dagli
inizi dell'anno 2017. Nei tre anni precedenti, infatti, oltre a curare
aspetti organizzativi in molteplici settori culturali (ambito
accademico, convegni istituzionali, conferenze didattiche, presentazioni
di libri), artistici (casting director, organizzatore generale ed
ispettore di produzione su set cinematografici di cortometraggi e
docufilm) e di "spettacolo" in generale (presentazione del
premio
Totò presso la Camera dei deputati, talent show al
CC Euroma2
in veste di presentatrice e organizzatrice insieme), mi occupavo in
prevalenza di riviste online (redattore di voce spettacolo e mondo
spettacolo; caporedattore di
Imoviez magazine) o tutt'alpiù di
cartacee distribuite a livello gratuito (direttore di
C-magazine,
redattore di
ViviRoma). Nel 2017 mi sono affacciata a tutto il
"mondo" composto da radio, televisione (cominciando da Tele Ambiente) e
giornali in vendita in edicola (
Ora;
Vip;
Eva3000)».
Cosa desidera e cosa si aspetta Roberta Nardi dal domani?
«Prima di tutto mi auguro di acquisire sempre più quella capacità - di
cui parla Zygmunt Bauman in un libro che ho appena terminato di leggere
- di sospendere la vita “di corsa” per riflettere su questioni che ci
riguardano tutti più profondamente (bisogni, felicità, libertà...).
Professionalmente spero nel meglio e posso dirvi che non mi spaventano
gli ostacoli: se è vero che la vita sceglie la musica, siamo noi a
scegliere come ballarla. A tal proposito vi segnalo in anteprima
assoluta la mia più bella novità, il nuovo
sito internet».