Homepage di www.telegiornaliste.com
HOME SCHEDE+FOTO FORUM PREMIO TGISTE TUTTO TV DONNE INTERVISTE ARCHIVIO

Tgiste Approfondimenti e notizie sul mondo delle telegiornaliste
Anna Maria BaccaroAnna Maria Baccaro, passione calcio
di Giuseppe Bosso

Da volto emergente di Rai Gulp a frizzante giornalista sportiva, incontriamo nuovamente Anna Maria Baccaro.

Bentrovata Anna Maria, ci eravamo lasciati nel 2016, ricordando il tuo esordio davanti alle telecamere ti eri definita “impacciata” e in auspicio per il futuro speravi di diventare attrice: così è stato, ma non solo, vero?
«Non posso dirmi pienamente realizzata dal punto di vista della recitazione, ma sono soddisfatta del percorso che ho intrapreso; ho scelto di diventare giornalista sportiva quando ho capito che la mia strada era questa, e sono riuscita a raggiungere questo traguardo».

Dalla tv per ragazzi al calcio a tempo pieno, per caso o per passione?
«Entrambe, aggiungendo anche un po' l'incidenza del destino. Da sempre sono un'appassionata di calcio, ho avuto la fortuna di iniziare giovanissima conducendo trasmissioni per bambini, come ricorderai dalla nostra prima intervista, e come si dice 'da cosa nasce cosa', sono arrivate anche le prime conduzioni legate al mondo del calcio, con le quali ho capito che la passione poteva combaciare con il mio lavoro, e così finita l'università mi sono indirizzata in questa direzione.

Fai parte di una generazione di giovani giornaliste sportive che, nonostante stereotipi o diffidenze ancora restie a dissiparsi, si sono fatte progressivamente strada con riconoscimento: hai mai dovuto fronteggiare ostacoli di questo tipo?
«All'inizio, forse. Ma ero anche abbastanza piccola, mi chiedevano “ma sei davvero appassionata di calcio o è un mezzo per entrare nel mondo della televisione?”. Se fossi stata uomo questi pregiudizi non ci sarebbero stati probabilmente. Ma grandi problemi non ne ho avuti».

Raccontare la serie B ti porta anche a occuparti della tua squadra del cuore, la Salernitana, retrocessa l'anno scorso dopo un triennio nella massima serie: come hai vissuto questi anni e quali sono le tue aspettative future?
«A parte la stagione 2022-2023 che è stata davvero un'annata da record sono stati sempre anni vissuti sul filo del rasoio. Non siamo mai stati tranquilli, ma è nel dna della Salernitana e il tifoso ne è consapevole. È stato un periodo che è combaciato anche con i miei primi successi professionali, ho avuto modo di intervistare protagonisti di questi anni e vivere quelle salvezze emozionanti in prima persona. Ora siamo in una fase più negativa, c'è sempre lo stesso entusiasmo e spero che alcune cose possano cambiare, al di là di voci relative alla società e ai giocatori. Vediamo cosa succederà con il mercato di gennaio, sappiamo che è in primavera che si decidono i giochi anche in serie B, tutto è in discussione. Ma la passione a Salerno c'è sempre».

Tra i personaggi che hai avuto modo di intervistare o incontrare per gli eventi di cui sei stata moderatrice in questi anni, chi ti ha confermato le aspettative che avevi?
«Parecchi, sicuramente una bellissima scoperta è stata con mister Fabio Capello con cui ho potuto conversare per un'ora a tu per tu, un momento che mi ha stupito in positivo per la sua simpatia e la sua cultura. Presto vedrete anche l'intervista che ho realizzato con Walter Sabatini, un dirigente che ho sempre stimato, ma conoscerlo di persona è stata una conferma totale».

Sarebbe anacronistico un ritorno al passato della domenica unico giorno consacrato al calcio, ormai ci siamo dovuti abituare allo 'spezzatino' in cui tra campionato e coppe praticamente non c'è giorno della settimana in cui il calcio non si ferma mai: questo non rischia di essere controproducente in termini di interesse?
«In parte sì, mi rendo conto che seguire tutte le partite diventa impossibile visto che si gioca davvero tutti i giorni tra campionati e coppe; questo può compromettere la possibilità per gli appassionati di seguire determinate squadre, oltre a quella per cui si tifa».

Siamo passati dall'anno del covid che ha fermato per mesi anche il calcio con una frettolosa ripartenza senza pubblico in estate all'anno dell'ultimo mondiale con i campionati che si sono fermati da novembre a dicembre per consentire lo svolgimento della competizione in Qatar a questa stagione che si concluderà con il molto criticato mondiale per club la prossima estate: non sarebbe ora di ripensare a una diversa struttura dei calendari, anche per salvaguardare le condizioni dei calciatori?
«Questo sì, anche perché ormai i nostri giocatori giocano una quantità indescrivibile di partite; purtroppo è la conseguenza di quando è il business a prevalere, che prescinde dall'interesse dei singoli, anche se è fondamentale per tenere in piedi l'industria calcio. Trovare magari un compromesso sarebbe auspicabile».

Le tue aspettative per il nuovo anno.
«Ci saranno tante novità che per ora non posso svelare, ma ci saranno nuove soddisfazioni e nuovi traguardi da conseguire, ho sensazioni positive. Piano piano spero di continuare sempre così».

 interviste alle telegiornaliste


HOME SCHEDE+FOTO FORUM PREMIO TGISTE TUTTO TV DONNE INTERVISTE ARCHIVIO
Facebook  Twitter  Instagram

Telegiornaliste: settimanale di critica televisiva e informazione - registrazione Tribunale di Modena n. 1741 del 08/04/2005
Vietata la riproduzione, anche parziale, senza l'esplicito consenso del webmaster