Mirta
Presta, l'emozione di un ritorno
di
Giuseppe Bosso
Dopo i primi passi a
Canale 21, l'esperienza a Il Denaro tv,
Mirta Presta si era
allontanata dal mondo del giornalismo, per poi tornare all'emittente
partenopea da dove era partita e che oggi la vede condurre l'edizione serale
e notturna del Vg21.
Sei tornata a Canale 21 dopo la parentesi a Il Denaro tv: che cambiamenti
hai trovato al tuo rientro?
«Rientrare a Canale 21 è stato per me molto emozionante. Come tornare in
famiglia. Certo riprendere a lavorare non è stato facilissimo, limitare la
libertà acquisita, rinunciare in parte alla mia famiglia e trovarmi di
fronte a una realtà completamente trasformata da un punto di vista
tecnologico. Ma era talmente forte il desiderio di rimettermi in gioco che
ho superato le difficoltà e mi sono adeguata ai tempi».
Ti vediamo condurre l'edizione serale di Vg21 quasi sempre affiancata da
giovani colleghi o colleghe che stanno muovendo i primi passi nel mondo del
giornalismo: come ti poni nei loro confronti?
«Lavorare con i giovani mi arricchisce quotidianamente. Con loro ho un
rapporto bellissimo, non solo professionale. Li aiuto a superare le
difficoltà lavorative ma anche le piccole sfide della vita che si trovano ad
affrontare. Vivere a stretto contatto con i giovani per tante ore mi appaga
enormemente».
Hai alle spalle un’importante parentesi presso Il Denaro, prestigiosa
testata economica. Diventare giornalista 'generalista' era la tua
aspirazione o avresti voluto proseguire quel percorso?
«Lavorare presso
Il Denaro tv è stata un'esperienza formativa molto
importante, che ha richiesto anzitutto una grande preparazione. Ho dovuto
documentarmi tanto, l’economia , si sa, è una materia molto impegnativa che
richiede una preparazione approfondita. Una collaborazione iniziata un po’
per caso grazie ad un’amica che mi parlò della nascita di questa emittente
rivolta ai paesi del Mediterraneo. Così, forte dell’esperienza di Canale 21,
mi presentai per un colloquio. Fui subito scelta e da lì iniziò la mia
formazione prima da praticante e poi da giornalista professionista nella
condizione di tg, rassegne stampa e trasmissioni tematiche che mi hanno
portata a confrontarmi quotidianamente con politici, imprenditori ed
economisti. Un lavoro difficile ma anche molto gratificante che mi ha fatto
crescere tanto professionalmente».
Ti piacerebbe alternare la conduzione del telegiornale a una rubrica come
quella che in passato ha curato la tua collega
Brunella Chiozzini per l'approfondimento di personaggi o storie della
città?
«Certamente, sarebbe un po’ come tornare ai tempi di Il Denaro tv, ma non ne
ho mai parlato con l'editore.
Napolitans era davvero una bella
rubrica e l’idea non mi dispiacerebbe affatto».
L'intelligenza artificiale è un'incognita che riguarda anche il mondo del
giornalismo. Spaventa la prospettiva che un giorno potresti essere
sostituita da una creazione virtuale?
«L'intelligenza artificiale spaventa, certo, ma se utilizzata adeguatamente,
può velocizzare i tempi di lavoro».
Le tue aspettative.
«Spero di poter continuare a fare questo lavoro ancora a lungo. Preparare e
condurre un tg è stata sempre la mia passione. Un sogno che finalmente ho
potuto rivivere».