Telegiornaliste anno VI N. 37 (254) del 8 novembre 2010
Cam
girls: l'intervista di
Pierpaolo Di Paolo
Dopo le "schermaglie" iniziali, soddisfatto di
quanto ho scoperto, decido di rivelarmi e
chiedere apertamente a Maria se è disposta a
concedermi un'intervista. La ragazza accetta
entusiasta.
Nel mondo delle cam girls, accanto a
"professioniste serie", girano tantissime
truffe. Ragazze che si spacciano per cam girls,
ma che prendono i soldi e spariscono. Cosa ne
pensi?
«Sono molto arrabbiata per questa realtà, perché
è una cosa che poi inevitabilmente viene ad
incidere anche su di me e sul mio lavoro. È una
situazione che crea molta diffidenza negli
utenti, e per quanto tu possa comportarti
correttamente, finisci sempre col pagarne
conseguenze ingiuste. A volte mi offendo e me la
prendo coi clienti che chiedono l'anteprima, ma
mi rendo conto che non è colpa loro».
Molte ragazze utilizzano foto altrui per
pubblicizzarsi su internet. Altre volte invece
le foto sono poco recenti, oppure migliorate con
il Photoshop. E tu? Confessa, le tue foto son
proprio tutte genuine?
«Le foto con cui mi pubblicizzo son
assolutamente tutte mie. Mai rubato foto alle
colleghe, mi sembra una cosa stupida da fare,
perché poi il cliente sempre ti vede e ti fai
una cattiva pubblicità. Forse due o tre foto
sono state ritoccate con Photoshop, quello è
possibile, ma solo per dei dettagli».
Nei tuoi spettacoli sembri sempre molto
allegra. Fa parte del ruolo che devi mantenere,
o ti diverti davvero così tanto?
«Il mio divertimento dipende da chi ho di
fronte. Quando gli utenti ti fanno divertire,
sono simpatici, allora si crea una bella
atmosfera e ci si diverte in due».
Posso chiederti quanto si guadagna? Si può
davvero costruire una vita così, o serve solo
per arrotondare un po' e tirare avanti?
«Non mi piace parlare di soldi. Io faccio la cam
girl a tempo pieno e ci riesco, per guadagnare
abbastanza devi saperti tenere buoni i clienti.
In ogni caso ci sono anche ragazze
insospettabili che hanno tutt'altra vita e che
lo fanno ogni tanto per arrotondare».
Ma chi sono le cam girls? Che vita fanno?
Sono davvero ragazze normali? E come può un
lavoro così non incidere, non rendere complicata
una relazione d'amore... o anche solo il
rapporto coi vicini?
«Siamo ragazze normalissime, le stesse che puoi
incontrare anche per strada. Nelle relazioni
d'amore io credo molto nella fiducia. Senza
questa non si va da nessuna parte. Per questo ho
sempre parlato con sincerità a tutti i miei ex
ragazzi, spiegando loro il lavoro che faccio. A
nessuno di loro la cosa dava fastidio, anzi...».
A differenza di molte colleghe, ti fai vedere
senza problemi in viso. Nemmeno questo ti crea
difficoltà o imbarazzi?
«No. I miei parenti ed i miei amici sanno cosa
faccio, quindi non ho problemi. Non ho nemmeno
paura di esser riconosciuta per strada, anzi,
direi che semmai questa cosa mi eccita
proprio!».
Com'è il rapporto coi clienti?
«Dipende, cambia da utente a utente. Se sono
simpatici, di certo li faccio molto divertire».
E non ti è mai capitato qualche cliente
particolare? Ci puoi raccontare qualche
richiesta strana, inusuale?
«Sì, hai voglia. Mi capitano sempre molte
richieste strane. Una volta un tizio mi ha
chiesto di procurarmi un pollo, una gallina o un
coniglio, e di ammazzarlo in diretta, in cam».
E tu?
«Fossi matta! A me queste cose impressionano.
Solo se vedo come uccidono un animale, stai
sicuro che poi non lo mangio nemmeno. Non
esiste».