Telegiornaliste anno XX N.
4 (751) del
31 gennaio 2024
Manuela
Lucchini, obiettivi raggiunti e prospettive
di
Giuseppe Bosso
Ci eravamo incontrati la
prima volta quando, anni fa, era inviata e volto
di punta di una popolarissima trasmissione dedicata al mondo
del by night; ritroviamo Manuela Lucchini con molto piacere,
in un periodo felicissimo della sua vita; conduce con
successo la trasmissione del lunedì pomeriggio
La dolce
vita su
RCS 75 Radio Castelluccio, è impegnata nella
presentazione di eventi e spettacoli, ma soprattutto è
felicissima moglie e mamma di una splendida bambina, Bianca.
Bentrovata, Manuela. Un passo indietro, alla nostra prima
chiacchierata, risalente all’estate 2011, quando incontrai
una giovanissima, frizzante, inviata della trasmissione
Stress di Notte alla quale chiesi come si sarebbe vista
di lì a vent’anni, e mi rispondesti: “Sposata, con figli.
E alla scoperta di nuovi ambiti professionali”. Possiamo
dire che non hai dovuto aspettare così tanto, vero?
«Sai che non ricordavo di averti risposto così? – ride, ndr
– Vuol dire allora che quando ci si pone degli obiettivi e
ci si impegna per raggiungerli, piano piano ci si riesce».
Parliamo della tua trasmissione del lunedì su Radio
Castelluccio RCS 75, La dolce vita: com’è nata, come
la stai portando avanti e come si concilia con gli altri
tuoi impegni?
«Radio Castelluccio è la mia meravigliosa family, a
cominciare dal nostro editore Lucio Rossomando mio
concittadino battipagliese; prima de
La dolce vita
c’è stato un altro programma intitolato Dolcemente
complicate, dedicato al mondo femminile, non ho mai
abbandonato l’idea però, vorrei riprenderlo approfondendo
dal punto di vista materno; ho continuato poi con un’altra
trasmissione,
Magic Box, insieme ad una mia cara
amica d’infanzia, Francesca De Vincenzo, che poi è
proseguito fino allo scorso anno, quando abbiamo deciso di
proseguire ciascuna approfondendo le rispettive passioni, e
oggi mentre lei conduce un programma dedicato alla moda io
con
La dolce vita, svelo tutti segreti della settima
arte, sempre accompagnata da ospiti nuovi, registi, attori,
produttori, a dicembre è stato mio ospite anche Giacomo
Rizzo di
Benvenuti al Sud; da cinque anni frequento
anche una scuola cinematografica di Napoli, Cinemafiction,
ho recitato anche in alcuni sketch; questa è la genesi di
La dolce vita. Ma ci sono altri progetti in cantiere, mi
piace sempre fare nuove cose alla scoperta di nuovi mondi,
da instancabile viaggiatrice quale sono».
Intervistare e ospitare i vari artisti e le personalità
che si stanno a poco a poco alternando nella tua
trasmissione ti dà in qualche modo l’occasione di svolgere,
un vero e proprio servizio pubblico?
«Sì, oltre al mio programma, con la radio, Rcs 75,
abbracciamo vari settori; siamo media partner di tanti
eventi, a breve torneremo a Sanremo per il Festival e poi
con il mio lavoro di trovi a presentare manifestazioni molto
diverse tra loro, affrontare e approfondire sempre settori
ed argomenti nuovi è stimolante ed è il segreto per non
annoiarsi mai».
Hai modo, sia pur non interagendo direttamente con loro,
di far parte di un team di professioniste che brillano nei
loro diversi campi, dall’approfondimento musicale come
Valeria Saggese al giornalismo come
Giovanna Di Giorgio: questo scambio di esperienze ha
influito sulla crescita del tuo percorso?
«Assolutamente sì, il bello è bello far parte di un team
come il nostro, siamo amiche, ci aiutiamo e spalleggiamo a
vicenda, anche nelle piccole cose, possiamo contare le une
sulle altre. In questo settore, si sa, possono nascere
invidie, gelosie, invece qui no, siamo una squadra e ci
supportiamo sempre».
Il matrimonio e la maternità hanno rappresentato un nuovo
inizio, in un’epoca non facile come quella che stiamo
vivendo: è cambiata la tua prospettiva di futuro o riesci a
goderti di più il presente senza troppe apprensioni per
quello che verrà?
«Vivere il qui e ora. È sempre stata la mia filosofia di
vita. Mi piace pensare al futuro ma senza perdere di vista
il presente. Perché il nostro futuro è quello che costruiamo
oggi, mattone dopo mattone, con amore e dedizione».
In passato ti sei occupata anche di motori per una
trasmissione andata in onda su
Sportitalia; sei stata tra i volti di punta del
salernitano; oggi racconti di cultura e spettacolo: cosa
potresti ancora sperimentare in futuro se potessi decidere?
«Qui mi cogli un po’alla sprovvista… mi piacerebbe fare
l’attrice, questo sì. Mi piace il mondo della recitazione,
ho avuto modo di presentare film in veste di giornalista ma
quando ne ho preso parte è stata un’altra cosa. È la mia
passione da bambina, come quella per i viaggi. Un attore fa
un viaggio introspettivo ed è un curioso, è un esploratore,
sempre alla scoperta di nuovi mondi. Alla fine le due cose
sono affini. Almeno secondo il mio punto di vista».
Sei molto richiesta anche per eventi, presentazioni e
altre forme di intrattenimento: ci puoi anticipare qualcosa
dei tuoi prossimi impegni?
«Quest’anno mi sono occupata anche di comunicazione e
conduzione di eventi legati al Centenario dell’
Aeronautica
Militare e lavoro tuttora con l’Associazione Arma
Aeronautica sezione di Salerno, guidata dal Generale I. C.
Gennaro Cuciniello, abbiamo in serbo grandi novità per
questo nuovo anno ma non posso anticipare nulla; da otto
anni lavoro come giornalista per la casa editrice
Book Sprint Edizioni. Come ti dicevo, con la
nostra emittente radiofonica, tra pochi giorni, saremo
impegnati con il festival di Sanremo».
Hanno fatto molto discutere le dichiarazioni di Paola
Cortellesi su Biancaneve e gli stereotipi sessisti dei
grandi classici: senza entrare nel merito di questa
polemica, per tua figlia ritieni che queste favole
‘classiche’ potranno essere formative?
«Ho avuto modo di parlare proprio poche settimane fa di
questa vicenda nel mio programma, è un argomento che mi
preme molto, un po’perché sono mamma di una figlia femmina e
anche perché credo da tempo che occorra un cambiamento
radicale sotto questo punto di vista a partire
dall’educazione nelle scuole ma anche e soprattutto a casa.
Proprio poco tempo fa ho fatto vedere Biancaneve e i sette
nani alla mia piccola, su suggerimento della mia carissima
amica
Rossella Pisaturo che è sua madrina, e non mi
sono sfuggiti quegli aspetti che la Cortellesi ha
evidenziato: dobbiamo sforzarci di vedere le donne con un
altro occhio. Una donna può essere madre, moglie, donna in
carriera e una moltitudine di altre cose, tutte insieme, o
addirittura nessuna di esse e questo non la renderà meno
donna. Una donna è libera di scegliere, sempre, senza
sentire il peso di fare una scelta piuttosto che un’altra
solo perché di sesso femminile; e no, le donne non hanno
bisogno di un principe azzurro che le salvi, possono
bastarsi anche da sole. Attenzione, la maternità è una cosa
che auguro a chiunque è una gioia immensa, senza eguali, ma
è prima di tutto una scelta libera. Ho apprezzato le
dichiarazioni di Paola Cortellesi ed anche il suo film. Vedo
per fortuna che nei cartoni animati di oggi sono molto più
attenti a tante tematiche sociali e all’abbandono di tanti
cliché. Non mi preoccupano, comunque, questi cartoni, sono
dei grandi classici, va bene che i bimbi li vedano. Per
fortuna siamo nella società moderna dove questi argomenti
sono molto discussi e si sta viaggiando verso un’inversione
di marcia».
Radio Castelluccio si definisce Radio senza bavaglio:
Manuela Lucchini è una voce senza bavaglio?
«Direi di sì, purtroppo (ride, ndr). Nel senso che crescendo
ho imparato a essere un po’ più diplomatica, ma la
schiettezza è da sempre una mia caratteristica che anche mia
madre mi ha sempre fatto notare».