Telegiornaliste anno XX N.
10 (757) del
13 marzo 2024
Lorenzo Dellapasqua, S-Fidatevi di me
di
Giuseppe Bosso
Un bambino e una bambina che diventano amici e poi si separano, per
ritrovarsi anni dopo e riscoprire un legame attraverso un gioco che
aveva accompagnato le loro giornate dell’infanzia, che nuovamente li
unisce nella fase della loro crescita. Questo è l’incipit della serie,
andata in onda su Rai Gulp, che ha avuto grande successo nelle ultime
settimane. Abbiamo il piacere di incontrare il protagonista, Lorenzo
Dellapasqua.
Com’è nata questa tua esperienza nella nuova serie di Rai Gulp
S-Fidiamoci?
«Tutto nasce come sempre da un self tape che ho girato a San Mauro
Pascoli (FC), un paesino vicino a Rimini, dove abitavo nel momento in
cui mi è stato richiesto il provino. Poi dopo un iniziale interesse da
parte della produzione, sono seguiti una serie di provini su Roma
insieme al regista Matteo Gentiloni e la casting director Giulia Azzoni,
dove abbiamo lavorato a stretto contatto per capire se la mia proposta
attoriale potesse aderire al personaggio di Tommaso. E alla fine è stato
così! Sia il regista che la produzione hanno creduto in me e mi hanno
permesso di lavorare in un meraviglioso set come protagonista».
Ti riconosci nel tuo personaggio e nel suo modo di relazionarsi agli
altri, a cominciare dalla sua amica co-protagonista interpretata da
Ludovica Porreca?
«Diciamo che riconosco in Tommaso un Lorenzo più piccolo di qualche
anno, che ancora faticava a socializzare e si nascondeva dietro a
maschere per paura di mostrare sé stesso. Ma esattamente come Tommy, con
la giusta dose di coraggio e la capacità di circondarsi delle giuste
persone, si riesce in tutto: anche a sconfiggere l’ansia. Nella
relazione con Aria vedo il tipico disagio di quell’età in cui i
cambiamenti sono veloci e drastici, in cui bisogna accettarsi anche se
si è molto diversi anche solo rispetto a qualche mese prima, e
soprattutto accettare il cambiamento del prossimo (come nel caso di Aria
con Tommy)».
Sul set come ti sei trovato con gli altri protagonisti?
«Benissimo! Si sono create amicizie forti figlie di un’esperienza
fantastica che è stato il set di S-fidiamoci, e soprattutto ho avuto la
fortuna di incontrare una persona meravigliosa con la quale è nato
qualcosa di molto più grande di un’amicizia».
Metaforicamente cosa rappresenta, dal tuo punto di vista, il gioco
attraverso il quale Aria e Tommaso riscoprono il tempo lontano della
loro infanzia con gli occhi di due ragazzi che lentamente si avvicinano
all’età adulta?
«Io credo che rappresenti il passaggio tra due età molto delicate per
tutti, dove è facile trovarsi spiazzati e senza guida. Tramite l’aiuto
reciproco e la vera amicizia (quella che rimane nonostante tutto) e,
appunto, sfidandosi a intraprendere strade mai percorse per paura o
perché impossibilitati da qualcosa per poi scoprire che nonostante il
risultato, il provarci e il vivere il presente senza assillarsi pensando
ad un futuro per forza negativo permettono una crescita personale enorme
ed una vita più felice e serena, con se stessi e gli altri».
Qual è stato il riscontro che hai avuto dalla community dei fans che
ti hanno contattato dopo le prime puntate?
«È stata letteralmente un’ondata di affetto che ho apprezzato
tantissimo, partendo dai ragazzi e ragazze che sono venuti a vedere
l’anteprima al cinema Farnese il 19 febbraio, con cui abbiamo avuto la
fortuna di vedere un riscontro “analogico” molto positivo. Anche sulla
parte virtuale non si scherza, perché sono tanti quelli che ci hanno
scritto sui social per condividere apprezzamenti sulla serie e sui
personaggi, e continuano a farlo repostandoci ogni sera in cui esce una
nuova puntata!».
Dove ti potremo vedere prossimamente oltre che su Rai Gulp?
«Non posso dire molto purtroppo, ma ci sono diversi progetti in cantiere
tra cinema e teatro su cui non vedo l’ora di lavorare, sperando sempre
in un risultato simile a quello di
S-Fidiamoci! Grazie mille per
le domande».