Telegiornaliste anno XVI N.
8 (625) del 4 marzo 2020
Miry
D’Amico, Dolcemora d'ascolto
di
Giuseppe Bosso
Intervistiamo
Miry D'Amico, in alte
Dolcemora, popolare
volto televisivo partenopeo che, insieme a
Magda Mancuso, è
da poco conduttrice di un nuovo format in onda su TLA canale
93,
Punto d'ascolto.
Com’è nato il programma Punto d’ascolto?
«Da un idea mia e di Magda abbiamo pensato di unirci e
formare un format che potesse colpire il pubblico alla fine
stavamo decidendo il nome e lei mi fa
che ne pensi di
Punto d'ascolto?, ed io me ne sono innamorata e abbiamo
coronato una delle prime tappe professionali che spero di
vivere con lei. Una persona di una professionalità
pazzesca».
Con Magda Mancuso più complici o in competizione?
«Complici assolutamente. La competizione non fa parte di me.
Adoro lei e il suo modo di essere. Poter vivere esperienze
lavorative con lei può significare solo crescita
professionale».
Ti sta stretta la dimensione locale o hai trovato il suo
posto al sole?
«Io ho avuto la possibilità di solcare palchi e tv anche
nazionali con grandi professionisti, la dimensione locale mi
interessa sempre perché è parte di me. Amo tornare dove
tutto è cominciato. Infatti TLA è la prima tv campana con
cui ho partecipato».
Perché Dolcemora come nome d’arte?
«
Dolcemora è nata all'età di 18 anni tutti mi
dicevano sei una bella ragazza proprio una Dolcemora e si
era proprio il termine con cui mi definivano. Così è
diventato il mio nome d'arte».
Hai mai avuto a che fare con proposte indecenti o
compromessi?
«Proposte indecenti tantissime. Ma chi mi conosce sa bene
che risposta avevano coloro che ci provavano. Non sono dolce
di sale. Compromessi anche. Tipo, se vuoi fare questo
programma devi per forza vestirti così. Oppure, imposizioni
di artisti non consoni al mio programma i quali hanno dovuto
partecipare nonostante non avessero il mio benestare».
I tuoi prossimi impegni, trasmissione a parte?
«Impegni tantissimi, ritornerò sul grande schermo in estate.
Non svelo ancora cosa farò ma lo scoprirete. Per ora
continuo con le tv locali, presentazioni e ospitate nelle
mie zone».
Ti senti realizzata?
«Mi sento realizzata perché a 30 anni ho tre figli
meravigliosi. Il mio primo amore ha 13 anni si chiama
Giuseppe Emanuele, il secondo ha 4 anni e si chiama Giovanni
Pio e l ultima 6 mesi e si chiama Giuliana Desiré. Poi ho un
compagno, Gino Cocciardo, che adoro e mi segue in tutto, si
può dire sia la mia spalla forte. Lui svolge il lavoro di
cameraman Rai e aiuto regista. Un uomo di una cultura e una
preparazione che a volte mi stupisce. Posso dire che a
Dolcemora non manca nulla. Ho una splendida famiglia dei
figli che mi rendono ogni giorno sempre più felice ed un
futuro marito che amo e che mi ama alla follia. Saluto la
redazione di telegiornaliste e vi ringrazio, siete
stupendi».