Telegiornaliste anno XVI N.
24 (641) del 30 settembre 2020
Claudia Adamo, la ricerca è il futuro
di
Giuseppe Bosso
Abbiamo il piacere di intervistare nuovamente
Claudia Adamo,
meteorologa in forza a Rai Pubblica Utilità.
Bentrovata Claudia, partiamo da dove ci eravamo lasciati la prima
volta: dicesti che prima o poi gli scienziati avrebbero dovuto
intraprendere un percorso finalizzato a sviluppare il lato divulgativo
in modo da suscitare interesse nella gente. A distanza di anni pensi
siano stati fatti passi in avanti in questa direzione?
«Credo che gli scienziati italiani stiano facendo molti sforzi in questo
senso, per loro volontà. La ricerca di un paese è il futuro del paese
stesso, dovrebbe essere sostenuta e finanziata il più possibile, per
poter avere tutti i supporti necessari».
Clima ed emergenza ambiente sono purtroppo temi più che mai
all’ordine del giorno: da questo punto di vista il futuro è qualcosa che
ti preoccupa?
«Le misure che stiamo adottando per contrastare il riscaldamento globale
non sono ancora adeguate. La certezza che perderemo gran parte dei
ghiacciai Alpini o che saremo sempre più vulnerabili agli eventi estremi
preoccupa me e dovrebbe preoccupare tutti al punto di chiedere impegni
da parte dei governi e di iniziare a cambiare i nostri comportamenti».
Eppure nonostante appelli e solleciti, governi e istituzioni
internazionali non sembrano molto attenti a queste problematiche, con il
rischio che in futuro le nuove generazioni debbano pagare conti
salatissimi: esagerazione o scenario realistico secondo te?
«Realistico. Scenari che dagli anni'80 gli scienziati prevedevano adesso
sono realtà. Non c'è dubbio che così facendo - senza cambiare nulla -
cambierà la vita sulla Terra per come la conosciamo adesso, dal punto di
vista del territorio, delle biodiversità, del clima e quindi alla fine
del nostro modo di vivere. Allora bisogna agire in modo deciso e
responsabile perché la buona notizia è che sappiamo cosa fare!».
Quando ti incontrammo eri reduce da una esperienza americana che
però, come ci raccontasti, alla fine aveva ceduto alla nostalgia per
l’Italia e per i tuoi affetti: a distanza di anni è una scelta che
rifaresti?
«Si! Sono contenta di aver vissuto quell'esperienza ma anche di essere
tornata in Italia, dove ho avuto la fortuna di vivere sfide lavorative
bellissime, come questa nuova avventura in Rai, a Rai Pubblica Utilità,
che sto affrontando con molto impegno ed entusiasmo».
Nel corso degli anni che tipo di attenzione hai riscontrato nel
pubblico per gli argomenti di cui parli?
«Clima, meteo, ambiente sono argomenti che interessano molto, in questi
ultimi anni l'attenzione è aumentata, anche perché gli eventi hanno
assunto sempre più caratteristiche estreme. Le persone scrivono per
sapere di più, per farmi domande. È aumentato nei singoli anche il senso
di responsabilità».
Che idea ti sei fatta del nostro sito, dove sei molto seguita?
«Grazie, un sito pieno di informazioni e molto curato, vi ringrazio per
l’interesse che dimostrate verso di me!».