Telegiornaliste anno XIV N. 14 (561) del 18 aprile 2018
Antonella Hropich: vi racconto chi sono i Mostri
di
Tiziana Cazziero
Ciao Antonella, partiamo subito dai Mostri, titolo dell’opera,
perché questo titolo e chi sono?
«Il titolo
Mostri! È una descrizione perfetta per i soggetti di
cui io e mia sorella
Alessandra parliamo. Più che un titolo, vuole essere un
identikit di tutti i soggetti che si comportano da killer silenziosi».
Bulli e individui che vogliono dominare il prossimo, tematiche forti,
come pensi si possano sconfiggere i Mostri?
«I bulli sono dei piccoli
Mostri, la cattiveria nasce con l'
essere umano molto spesso, i ragazzini sono spesso spietati quanto gli
adulti. I
Mostri non si sconfiggono mai, si evitano, si tengono
lontano dalla propria vita ma bisogna riconoscerli subito, io ne parlo
nel libro e ne spiego le caratteristiche, spesso non vogliamo vedere
perché la pigrizia o la paura di restare soli, senza un partner o in un
gruppo, ci fa legare a chiunque».
Quali difficoltà ci sono state durante la stesura di questo libro?
«Ho avuto tante difficoltà, mi vergognavo a mettere nero su bianco tanti
fardelli vissuti e tanti
Mostri incontrati, alcuni dei quali mi
hanno gravemente ferito. Non volevo mettere in piazza certi fatti
raccapriccianti, mi chiudevo come un riccio, mi sembrava giusto
continuare ad essere vittima. Poi, parlandone con gli addetti ai lavori,
medici, psicologi e soprattutto con mia sorella Alessandra, mi sono
convinta che dovevo uscire fuori dal tunnel della vergogna in cui mi ero
cacciata».
Perché scrivere un libro sui Mostri? Cosa ti ha spinto? Quando
e perché è arrivato l’input per mettere nero su bianco quanto raccontato
nell’opera?
«Mi ha spinto la rabbia, ero troppo piena di rancore verso i tanti
Mostri che nella società sanno solo mettere i piedi in testa a chi è
migliore, carino ed educato. Rispondo ricordando il grande presentatore
Frizzi che in una intervista in cui gli veniva richiesto quale fosse il
suo handicap, lui rispose: “
La mia educazione è il mio handicap!”
Come ne soffrì tanto lui, ne ho sofferto immensamente io. La società
mette i piedi in testa a chi è educato, se ne approfitta perché lo
considera un extraterrestre fuori dal coro. Mettere nero su bianco la
mia sofferenza mi ha sgravato moltissimo come se avessi fatto diecimila
sedute dallo psicanalista».
Per i lettori, chi è Antonella Hropich?
«Sono dipendente di una importante Società. Inoltre scrivo seppur
saltuariamente su alcuni giornali e sono talvolta relatrice di Convegni
dedicati al sociale, come la violenza sulle donne, il mobbing, il
bullismo».
Mostri a quale pubblico di lettori è rivolto?
«
Mostri! è un libro rivolto a tutti. Chi vuole capire quali sono
le persone pericolose. Chi vuole aprire gli occhi per sapere cosa si
nasconde dietro l' apparenza di tutte le persone. Chi ama l' intrigo e
conoscere gli stratagemmi di coloro che entrano nella vita altrui per
devastargliela. Insomma, un libro per tutti».
I Mostri, dalla sinossi del testo, leggo che si nascondono
dietro le apparenze, dunque, di chi possiamo fidarci e come riconoscere
queste figure infide?
«Non posso rispondere qui con poche righe. Posso solo dire che tanto più
le persone esagerano gridando la loro onestà, serietà e lealtà, tanto
più serve restare in guardia. Le persone perfide ti accarezzano l'
anima, non bisogna mai fidarsi della troppa bontà, gentilezza perché
queste persone nascondono il più delle volte, brutti animi. Un concetto
semplice ma molto difficile da applicare perché tutti poi cadono nella
trappola delle persone smielate o miti».
Il messaggio che vuole inviare il libro qual è? Come reagire e cosa
si può fare per non farsi influenzare la vita dai Mostri?
«Il messaggio del libro vuole essere un messaggio iniziale che mette in
guardia dai
Mostri. Consiglio sempre di allontanarsi dai Mostri
ma trovo molto più salutare e sicuro il riconoscerli prima che facciano
danni irreparabili. Quando si scopre un mostro tardivamente è molto
difficile rimediare, ogni mostro ha una zona oscura che rivela solo alla
vittima. Si crea così una complicità tra il carnefice e la vittima, il
carnefice non perdonerà mai la vittima di averlo scoperto e di volersi
ribellare».
Grazie per questa intervista. Dove possiamo trovare il libro?
«Sul sito
You can print».