Telegiornaliste anno XII N.
9 (482) del 7 marzo 2016
Katia Sorrentino: la bellezza di doppiare ogni giorno un personaggio diverso
di
Giuseppe Bosso
Tra le più interessanti voci dell'ultima generazione di
doppiatori emergenti la bolognese
Katia Sorrentino si racconta.
Ricordi il tuo primo doppiaggio?
«Assolutamente sì! Fu un turno di brusio, l'8 settembre del
2010, per un cartone animato giapponese intitolato
Shugo
Chara. Se intendiamo invece il primo personaggio, fu
Manda, una scienziata pazzerella, sempre per la stessa
serie, un paio di settimane dopo».
Con quale personaggio o attrice a cui hai prestato voce
ti sei trovata maggiormente in sintonia?
«Con diversi, a dire il vero: posso citare
KT del
telefilm per ragazzi
Anubis, una giovane studentessa
piena di vitalità, solare, con un forte senso della
giustizia e sempre pronta ad aiutare gli amici in
difficoltà; Julia Wegener nella soap
Tempesta d'amore,
una sorta di
Candy Candy dei giorni nostri, e Leonor
Hidalgo della telenovela
Una vita (per temperamento,
perché alcune sue scelte non credo le avrei condivise) una
ragazza che non accetta di vivere secondi i canoni imposti
dalla società di qualche secolo fa, uno spirito libero,
creativo e una grande sognatrice».
A proposito proprio di Leonor, ovviamente senza dare
anticipazioni che nemmeno voi doppiatori potete dare: con
l'uscita di scena di Manuela e German (protagonisti
principali della soap spagnola in onda su Canale 5 dopo
Beautiful, la prima doppiata da
Benedetta Ponticelli già da noi intervistata tempo fa,
ndr) anticipata negli ultimi giorni, diventerà lei la
protagonista principale?
«Calcola che questa notizia l'ho appresa giusto ieri sera
per puro caso navigando sul web, perché non ne sapevo
niente... quasi mai sappiamo con largo anticipo (a meno che
non ci documentiamo di nostra iniziativa) quali saranno le
sorti dei nostri personaggi. Personalmente poi preferisco
non informarmi troppo per non arrivare condizionata ai turni
o per lasciarmi un minimo di fattore "sorpresa"… detto ciò,
no; cioè, non che io sappia. Credo anzi che arriveranno
presto nuovi personaggi».
Rimanendo in tema soap, ambientazione a parte hai
riscontrato differenze tra Tempesta d'amore e Una
vita?
«A parte il contesto storico, per l'appunto, e le ovvie
sfaccettature caratteriali tra i personaggi, i temi portanti
in fin dei conti sono sempre gli stessi: amori, tradimenti,
intrighi, ecc... la differenza l'ho riscontrata senza dubbio
in alcune scelte tecniche-registiche (vedi inquadrature di
un quarto d'ora circa sulle espressioni interdette degli
attori, nelle soap, tra una scena e l'altra) e nella
recitazione degli interpreti».
Fai parte di un gruppo in cui coesistono veterani e nuove
leve del mestiere del doppiaggio, come il cast di Una
vita evidenzia: nei confronti dei 'veterani' come ti
trovi?
«È una bella domanda! Sembrerà strano ma spesso, se mi fermo
a riflettere, ancora faccio fatica a realizzare di lavorare
assieme a professionisti dei quali fino a qualche anno fa
magari ero solo fan. Ad oggi provo una certa soggezione,
artistica e non, nei confronti di alcuni colleghi. È una
grande emozione, un privilegio e spesso avverto un forte
senso di responsabilità misto a una voglia di fare smisurata
per tentare di non "sfigurare"... purtroppo i ritmi con cui
lavoriamo quasi mai permettono di investire molto tempo
nella ricerca di un perfezionamento ma qui andremmo ad
aprire una parentesi ben più vasta... a ogni modo, sono
molto felice e ringrazio sempre chi dà la possibilità di
crescere ai doppiatori più giovani o, comunque, alle voci
nuove».
Com'è la tua giornata tipo?
«Dipende da cosa c'è in programma… vorrei dirti che si
tratta di una giornata comune ma mi rendo conto che così non
è al di là della sveglia mattutina, degli scleri derivanti
dallo spostarsi nel traffico cittadino con l'ausilio del
"per nulla caotico" trasporto pubblico, le faccende
domestiche... c'è una piccola, grande peculiarità: ogni
giorno, o quasi, ho la possibilità di essere una persona
diversa! È questa la grande magia».
C'è un aneddoto o un episodio che ti è rimasto impresso
in sala?
«Oh mamma... a volte ne capitano talmente tante... magari
anche sciocche ma che danno una svolta momentanea a un
turno. Vediamo... a parte il primo giorno in cui ho messo
piede in una sala (sì, perdonami sono sul
nostalgico/romantico andante - ride, ndr - vedi perché
qualche domanda fa citavo
Candy Candy?) di sicuro non
mi scorderò più la prima volta in cui ho dovuto doppiare una
scena di sesso in un telefilm intitolato
Skins US...che
vergogna! Cioè, non era niente di osceno o spinto, non si
vedeva nulla di particolare, ma era uno dei miei primi ruoli
e il solo fatto di dover riprodurre vocalmente certe
dinamiche mi creò un profondissimo imbarazzo che tentai di
celare ma con scarsi risultati... comunque il tutto si
concluse con una manciata di risate».
Prossimamente dove potremo 'ascoltarti'?
«Al di là di
Una vita che per mia fortuna sta andando
avanti, sicuramente in
Fairy Tail, un cartone animato
attualmente in onda su Rai 4, se non erro, dove interpreto
una ragazza di nome Yukino Agria! Per il resto, finché un
prodotto non viene mandato in onda o non viene lanciato sul
mercato (vedi "videogiochi"), temo di non poter proferire
parola... ma presto ne saprete di più, promesso!».