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Intervista a Stefania Sorrenti tutte le interviste
Telegiornaliste anno IV N. 4 (129) del 4 febbraio 2008

Stefania Sorrenti, giornalista al timone di Yacht&Sail channel di Giuseppe Bosso

La notorietà è arrivata nel 1999 quando, insieme a Roberta Ferrari, ha cominciato a condurre la fortunata trasmissione Marcati Stretti, dedicata ai protagonisti del mondo del calcio. Oggi Stefania Sorrenti, dopo aver lavorato a Sky Tg24 e per I Viaggi del Sole 24 Ore, è nella redazione di Yacht&Sail channel.

Cos’è Yacht&Sail channel?
«E’ un'emittente dedicata al mondo della nautica e della vela che fa parte del gruppo RCS. Siamo in onda sul canale 214 di Sky e io conduco le news. Oltre al canale, c’è anche una rivista e una web radio. Fanno parte del circuito che aggiorna a 360 gradi gli appassionati».

Come sei arrivata qui?
«Ho cominciato scrivendo sul mensile del Gruppo, I Viaggi del Sole 24 Ore. Mi hanno poi proposto questa nuova iniziativa editoriale, ed eccomi qua. Per me è una novità: dopo tanti anni di calcio, avevo voglia di cambiare».

Ti è dispiaciuto “separarti” da Roberta Ferrari? Per molti anni siete state le “gemelle del gol”...
«Tantissimo, certo. Per me Roberta è un’amica vera, una sorella. A parte il lato affettivo, professionalmente è una collega con cui è davvero piacevole lavorare. Però non c’erano più gli spazi adatti a noi quindi abbiamo preferito prendere due strade diverse».

Roberta ci raccontò che inizialmente le vostre interviste in coppia suscitavano perplessità, per poi essere copiate un po’ da tutti…
«Perplessità ma anche curiosità. Primo perché eravamo in due a fare le interviste, e poi perché il nostro obiettivo era quello di andare al di là dell’immagine del calciatore-atleta facendo emergere il lato privato con pregi e difetti. In questo modo suscitavamo l’interesse anche dei non addetti ai lavori».

L’esperienza che più ti è rimasta impressa di quegli anni a Marcati Stretti?
«Sono tanti i momenti che ricordo con nostalgia. La trasmissione è nata non da un format già esistente, ma è stata ideata ad hoc proprio da noi. Questa, forse, è la soddisfazione più grande».

Anche Claudio Calì, il tuo compagno, è giornalista. Rivalità tra di voi?
«Assolutamente no. Penso che questo possa accadere a coppie che impostano il loro rapporto sulla competizione, e non è certo il nostro caso. Poter condividere gli aspetti particolari del nostro mestiere, difficile a tratti, che non ti dà orari e spesso ti porta lontano, ci ha unito di più».

Quale tipo di programma ti piacerebbe condurre in futuro?
«Se mi chiamassero da Zelig accetterei subito! Scherzi a parte, questa è sicuramente una trasmissione che ben si concilierebbe con il mio carattere esuberante. Sto attraversando un significativo cambiamento professionale. Prima mi dedicavo ad una forma di giornalismo orientata all’intrattenimento. Ora invece, dopo l’esperienza a Sky Tg24 e l’attuale impegno su Yacht&Sail, affronto la professione dal lato più serio. Non c'è un programma in particolare che vorrei fare: piuttosto mi piacerebbe trattare temi di attualità, di problematiche della gente. Magari anche di politica, ma intesa come interesse per quello che la gente vive giorno per giorno. Per esempio ad Unomattina dove ho già partecipato, in uno spazio minore, sempre con Roberta. Ma ripeto, se Bisio dovesse chiamarmi… (ride, ndr)».

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