Telegiornaliste
anno III N. 25 (103) del 25 giugno 2007
Annalisa Corti, modestia uguale professionalità
di Giuseppe Bosso
Annalisa Corti è iscritta all’Albo dei
giornalisti professionisti dallo scorso anno. Laureata in Scienze della
Comunicazione, ha iniziato collaborando con il quotidiano
La provincia
di Como mentre studiava alla scuola di giornalismo; ha partecipato ad uno stage
presso
Telelombardia ed ha poi lavorato all’emittente comasca
Espansione Tv.
Tornata a Telelombardia, Annalisa si unisce alla redazione del
telegiornale e affianca David Parenzo e
Stefania Cioce nella trasmissione
Prima serata alla postazione email.
E' una posizione nodale quella che ricopri nella trasmissione Prima serata
in cui ti vediamo alla postazione email?
«È una posizione importante: è il punto in cui si viene a creare il contatto
diretto tra il pubblico e la trasmissione, cosa essenziale per un programma come
il nostro, tribuna politica e di dibattito sugli argomenti di attualità, oltre
che per i continui aggiornamenti di cronaca».
Che rapporto hai con i giornalisti che affianchi, Stefania Cioce e David
Parenzo?
«Direi duplice, anzitutto perché siamo una redazione molto affiatata fatta
soprattutto da giovani, quindi si è creato un bel rapporto di amicizia sia con
David che con Stefania; da un punto di vista professionale, poi, sto imparando
molto da loro».
Quali sono i giornalisti che hai preso a modello?
«Ho avuto la fortuna di conoscere molti professionisti esperti durante il
percorso che mi ha portato fino a Telelombardia, da Angelo Agostini a Giuseppe
Ciulla. Ammiro moltissimo Giovanna Botteri; mi interessa molto il mondo islamico e non a caso mi sono
laureata proprio con una tesi a tema, quindi ho seguito molto il suo lavoro da
inviata dopo i fatti dell’11 settembre; ecco, mi piacerebbe diventare come lei,
inviata in quei Paesi, anche perché adoro viaggiare».
Sei da poco a Telelombardia, ma hai già riscosso un certo seguito nel nostro
forum; questo interesse nei tuoi confronti cosa ti suscita?
«Non nego che mi faccia piacere: sono molto contenta di sapere che vengo
apprezzata soprattutto dal punto di vista professionale, oltre che da quello
estetico».
Recentemente avete avuto modo di parlare di Vallettopoli; quante
ragazze nel giornalismo hai incontrato, pronte a tutto pur di fare carriera?
«Ci sono anche nel nostro settore, persone disposte a ricorrere a certe
scorciatoie pur di farsi largo, ma io credo che la preparazione, l’impegno nel
lavoro e la capacità di sapersi mettere sempre in discussione alla lunga siano
doti che premiano a dispetto di qualsiasi escamotage».
Se ti proponessero la conduzione di un tg a tua scelta, quale sceglieresti?
«A parte il nostro, il Tg3.
Forse non sono ancora pronta per la conduzione, che rappresenta il completamento
di un percorso e in cui devi saperti orchestrare nella scelta della “scaletta”
delle notizie da trattare. Tutto ciò richiede un po’ più di esperienza».