Telegiornaliste anno II N. 10 (42)
del 13 marzo 2006
Orient Express-international da applausi di
Filippo Bisleri
È partito (letteralmente) sabato 4 marzo alle 8.30 su
Canale 5 il treno del programma
Orient Express-international.
Prima puntata molto forte e seconda di impatto altrettanto forte.
Si tratta di un programma di approfondimento, di una sorta di costola di
Terra!
, il settimanale serale del sabato del
Tg5. La sfida del nuovo programma, per il quale si prevede una prima
tranche di dieci puntate, è quella di creare una sezione di
approfondimento
dopo le news del Tg5 delle 8.00 del sabato mattina.
E diciamo che, almeno stando alle prime due puntate, la sfida è
stata pienamente vinta, nonostante la poca pubblicità concessagli dalla
rete. Unica vetrina nota, quella dedicata da Sandro Provvisionato durante
Terra! del 25 febbraio scorso.
Telegiornaliste ha raggiunto
Toni Capuozzo, il "papà" del nuovo magazine di
approfondimento
del Tg5.
Toni, avete scelto un orario coraggioso per lanciare un così bel
prodotto. Come mai?
«In effetti l'orario è coraggioso, ma ci consentirà di crescere
senza l'assillo dei dati dell'audience e di rappresentare, per la
televisione italiana, quello che, per i lettori inglesi, è il grande
giornale di approfondimento del week-end».
In calendario avete altre otto puntate. E poi?
«Complessivamente abbiamo ipotizzato una tranche di dieci puntate
per aprofondire delle tenatiche che vengono presentate nel tg del mattino.
Vedremo come risponderà la gente e poi decideremo il futuro».
Il titolo è una tua idea?
«Sì, mi piaceva l'idea dell'Orient
Express che da
Instanbul
collegava l'Europa all'Oriente».
Con te collaborano
Magdi Allam e
Fiamma Nierenstein, davvero un bel cast di pezzi da novanta. Concordi?
«Certo, un bel gruppo. Con Magdi avremo sempre qualche problema a
limitarci ad interventi da editorialista, perchè lui ha il problema di
dover vivere sotto scorta. Io mi occuperò delle storie italiane lanciando
sempre i servizi dalle stazioni ferroviarie che, per la prima puntata, sono
state dell'Emilia Romagna, un po' dove avete casa voi di Telegiornaliste.
Per quanto riguarda, infine,
Fiamma Nierenstein, lei ha più familiarità con la carta stampata ma avete
già potuto vedere, specie con la prima puntata sul nord di
Israele
e il problema degli
hezbollah
del sud del Libano
quanto se la cavi bene anche in tv».
Quali le differenze con Terra!?
«Non avremo la necessità di essere politically correct anche se
siamo una costola di Terra!, con cui abbiamo in comune la produzione
a cura di Claudia Severino e gli operatori. Tuttavia, la
redazione
di questo programma, che offre l'occasione di conoscere le tre grandi
religioni monoteistiche del mondo con le loro differenze interne, come
evidenziato nel reportage della prima puntata, che ha affrontato il tema
della guerra di civiltà o meno in corso, è differente da quella di Terra!».
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