Telegiornaliste anno IV N. 22 (147) del 9 giugno 2008
Francesca Alderisi in Argentina: la mia professione è la
mia passione
dalla nostra corrispondente
Silvia Garnero
BUENOS
AIRES - Francesca Alderisi, famosa ex conduttrice di Sportello Italia
(tv-show dedicato alla tematica degli italiani all'estero trasmesso per Rai
International) è arrivata a Buenos Aires. Per tre settimane è stata ospite di
diverse associazioni a Buenos Aires e Mar del Plata, dove ha incontrato molti
telespettatori e ne ha ascoltato le loro storie, certa di poterle raccontarle a
breve in un nuovo programma televisivo.
Cosa ti ha spinto a venire in Sudamerica?
«Sicuramente l'amore per gli italiani nel mondo. Devi sapere che nei sette anni
trascorsi a Rai International, il tempo per viaggiare era veramente poco e
considerando che il mio programma andava in onda tutti i giorni per molti mesi
consecutivi, il tempo libero lo trascorrevo sempre per recuperare energie. Da
quando Badaloni non mi ha più voluto a Rai International, ho avuto molto tempo
libero e allora, invece di disperarmi e piangere per avere perso il mio
programma, ho deciso di concentrarmi sulla famosa metà del bicchiere pieno e
fare ciò che non mi era stato possibile fare prima, ovvero viaggiare per
incontrare le comunità italiane nel mondo. Dopo essere stata in Canada, negli
Stati Uniti e in Australia, ho deciso che era arrivato il momento di andare nel
Paese dal quale ho sempre ricevuto grandissima attenzione: l'Argentina. Si
tratta di un viaggio emozionante e ricco di appuntamenti a Buenos Aires e Mar
del Plata, dove finalmente ho conosciuto di persona molti miei telespettatori».
Raccontaci quando è cominciata la tua carriera televisiva e come sei arrivata
ad occuparti degli italiani all'estero.
«Ripensare ai miei esordi televisivi mi porta indietro alla mia adolescenza,
quando sedicenne iniziavo ad andare ai miei primi provini. Sono passati ormai
più di vent'anni e ogni giorno il mio lavoro mi affascina e piace sempre di più,
poiché mi dà modo di emozionarmi e trasmettere le mie emozioni agli altri,
attraverso programmi che abbiano comunque sempre come filo conduttore l'utilità
e il servizio. Di gavetta ne ho fatta tanta: dalle piccole televisioni regionali
sono approdata in Rai e poi a Rai International, il canale televisivo dedicato
agli italiani nel mondo. Proprio per gli italiani all'estero è nata da parte mia
una grande passione. Mi sono occupata a lungo di tutte le tematiche che li
riguardano, in 1200 puntate di Sportello Italia, trattando non solo dei
loro problemi, ma anche di tutto il filone sentimentale legato all'emigrazione.
Con molto orgoglio posso dire oggi di essere considerata una sorta di "piccola"
ambasciatrice degli italiani nel mondo, ai quali sono legata da un affetto
grandissimo, a tal punto da avere da pochi mesi ideato un sito internet che sta
riscuotendo molto successo e che invito tutti a visitare:
www.prontofrancesca.it».
Abbiamo saputo della decisione di Piero Badaloni di sostituirti alla guida di
Sportello Italia e, anche se ora hai le tue puntate su internet, come
immagini il tuo ritorno alla televisione, pubblica o privata?
«Diciamo che il comportamento del direttore di Rai International
Piero Badaloni nei miei
confronti non è stato a mio avviso un esempio di grande professionalità. Si
parla spesso di meritocrazia e io per prima, avendo coordinato personalmente per
molti anni il mio gruppo di lavoro di Sportello Italia, ho sempre
prestato molta attenzione affinché venissero valutati i reali meriti
professionali delle persone e non le "amicizie", soprattutto politiche. Essere
stata sostituita senza motivo, tra l'altro da un personaggio politicamente di
parte, mi ha fatto capire che Rai International, fino ad allora un'isola felice,
con l'arrivo della nuova gestione si era adeguata ad un sistema che sinceramente
non avevo mai preso in considerazione: l'azzeramento delle professionalità.
Sicuramente per me è stata una grande lezione di vita e ho capito che avere
degli ideali costa molto, ma io continuo a essere una "pura" e sognatrice e
proprio per questo tutti stanno facendo il tifo per un mio rapido ritorno in
televisione. Certo, avrei preferito non dover pensare di tornare solo perché a
seguito delle elezioni politiche ci saranno i soliti cambiamenti ai vertici
dell'azienda, ma se il mondo gira così, non è colpa mia. L'importante è potere
continuare a fare con serietà e libertà creativa il mio lavoro di conduttore e
autore televisivo, continuandomi a occupare di italiani all'estero, come faccio
ormai da quasi dieci anni. Senza dovere essere valutata solo per cambi di venti
politici».
Come ti dividi tra la tua professione e gli altri interessi?
«In questo mi ritengo molto fortunata poiché la mia professione è la mia
passione, quindi gran parte dei miei interessi trovano pieno appagamento proprio
nel mio lavoro. Una mia grande passione resta però, da sempre, il mare. Da metà
giugno mi trasferisco nella mia piccola casetta a Ponza, un'isola del
Mediterraneo dove vado ormai da anni. Lì ritrovo il mio luogo delle radici e un
ritmo di vita più lento, che mi consente di essere a contatto con la natura e
dedicare più tempo a me stessa: per me questo è il vero lusso».