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Telegiornaliste anno VIII N. 24 (326) del 18 giugno 2012
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TGISTE A
casa dei campioni con Roberta (e non solo...) di
Giuseppe Bosso
Incontriamo nuovamente la splendida
Roberta Ferrari, ancora una volta protagonista di Mattina in famiglia
con lo spazio A casa dei campioni, tutte le domeniche su Raiuno. Ma non
solo sport per lei..
Bilancio di questa stagione a Mattina in famiglia?
«Il bilancio é più che positivo. La trasmissione va benissimo, abbiamo ottimi
ascolti e la mia rubrica A casa dei campioni, in onda tutte le domeniche
alle 7.07 su Raiuno, supera sempre il 30 per cento di share dimostrando un forte
attaccamento da parte del pubblico».
Quali sono le interviste che ti hanno soddisfatta di più?
«Le interviste che mi soddisfano maggiormente sono quelle che evidenziano il
lato umano del personaggio che intervisto, con aneddoti che emozionano. Mi ha
molto coinvolta l'intervista ad Abdul Jeelani che, da campione NBA, è diventato
un senzatetto ed è tornato a vivere grazie all'umanità e all'aiuto del
Presidente della Lazio Basket Simone Santi».
Non solo calciatori ma anche altri sportivi e campioni del passato
quest'anno: come hai scelto gli intervistati?
«Faccio sempre, d'accordo con gli autori e il regista, una selezione accurata di
chi intervistare. Non guardiamo il nome che colpisca ma soprattutto la storia
che c'è dietro ad ogni campione, per trasmettere il messaggio che ho sempre
voluto arrivasse e cioè che la maggior parte degli sportivi è gente semplice,
con storie di amori, famiglia e infanzia simili alle nostre».
A quasi due anni dalla pubblicazione del tuo libro pensi di farne un seguito?
«Sono in lavorazione a un nuovo libro che per ora è in embrione e te ne parlerò
in seguito. Non sarà il seguito del precedente, ma sarà sempre qualcosa
attinente al mondo dello sport. Il mio primo libro In campo leoni, a casa?
non ha avuto purtroppo la giusta distribuzione che mi era stata garantita e me
ne dispiaccio molto perché era una bella idea con aneddoti e curiosità di
calciatori che mi avevano concesso foto e racconti inediti della loro vita e
famiglia».
Domanda un po' cattivella: non ti infastidisce fare da spalla in un programma
condotta da una ragazza,
Miriam, per carità bravissima ma che ha alle spalle un percorso molto
diverso dal tuo, con una lunga gavetta?
«Miriam é molto giovane ed è vero, come dici tu, che ha alle spalle molta meno
gavetta della sottoscritta ma ha dimostrato di essere davvero brava e
professionale in poco tempo, oltre che essere di una bellezza sconvolgente! Non
mi infastidisce affatto il suo successo, anzi ne sono felice ed è meritato! Ciò
che invece non trovo giusto in questa realtà televisiva è quando non vengono
riconosciuti i giusti meriti e i veri professionisti o quando al posto di chi
merita vengono messe persone totalmente incapaci e impreparate».
Cosa farai il prossimo anno?
«Il prossimo anno sarò ancora alla guida della rubrica , visto il successo di
ascolti e il bel gruppo lavorativo che si è creato e di questo ringrazio il
nostro maestro Michele Guardì, lui sì che riconosce la professionalità.
Spero di aver la possibilità di avere anche altri spazi in Rai, ma questo non
dipende da me. Continuerò anche a collaborare con il mensile For Milano e For
Roma edito da Fleming per il quale scrivo e uscirà il mio nuovo libro».
Su Facebook vediamo anche delle foto della tua splendida bimba: ti segue
anche lei in tv? Pensa di seguire le tue orme?
«Iris ha compiuto da poco 9 anni. Effettivamente è bellissima, mi fermano per
strada per dirmelo e me l'hanno già richiesta per delle pubblicità. Sono molto
fiera di lei, ma soprattutto del fatto che sia di un'intelligenza emotiva e di
una sensibilità davvero rare...la mia passione e i miei studi di psicologia
hanno senz'altro fatto sì che in casa abbia respirato fin da piccola
l'importanza per l'introspezione e il dialogo. Non so se seguirà le mie orme,
l'importante è che, come me, faccia un lavoro che è una passione».
Dopo lo sport cosa ci sarà nel domani di Roberta?
«Nel mio domani c'é la conduzione di un programma dove si possano coniugare
attualità e intrattenimento, adatto alle mie corde e alla mia professione di
giornalista professionista che ama anche interloquire con il proprio ospite». |
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CRONACA IN ROSA Nicola
Santini: l'angelo degli sposi è una delizia per il palato
dall'inviata Francesca Succi
Milano - Lo ammetto. Ho peccato ancora. Ho ceduto
all'ennesimo deal (le offerte del giorno) segnalatomi da
Groupon. Questa volta non uno qualsiasi di cene prelibate a
due in ville ottocentesche; soggiorni irripetibili o
prodotti in generale, ma quello di un corso esclusivo in
formula weekend con un insegnante d'eccezione.
Nientepopodimeno che... (rullo di tamburi)
Nicola Santini!
Si, proprio lui. Il volto angelico de La Prova del Cuoco
di Antonella Clerici, che nel programma di cucina e
intrattenimento di Rai 1, detta legge su come
apparecchiare la tavola e snocciola pillole di galateo.
Lui, sempre lui, che tra le tante attività esercita la
professione di wedding planner, e nel corso che ho
acquistato, ha messo a disposizione tutta la sua
professionalità per svelarci i segreti del mestiere. E che
segreti siano! Perché se avete intenzione di diventare
organizzatore di matrimoni, io non svelerò nulla: le lezioni
le tiene lui grazie all'Associazione
Wedding Angels di cui è Presidente. Ascoltarlo non è
solo un piacere, ma anche una forma di rispetto se s'intende
veramente diventare un wedding planner.
Sempre di lui voglio parlare, perché tra le tante attività
oltre a quella di giornalista, c'è da aggiungere
anche la più affascinante di scrittore. E l'ultima
opera pubblicata, assieme ad un altro maestro di stile
Tommaso de Mottoni, ha un titolo tutto dolce, soffice e
coinvolgente; insomma che sa di buono come il momento
della giornata: L'ora della merenda. Riti & ricette
di Felici Editore.
E se è vero che un buon libro si vede dalla copertina,
allora tutto torna! Sarà sicuramente un piacere - per la
mente e il palato - farsi coinvolgere da frittate, timballi,
polpette, pizze, focacce, dolci e torte salate. Una raccolta
di ricette e piatti di famiglia tutte made in
Santini e de Mottoni con l'aiuto di chef, maestri di
cucina, appassionati e food blogger.
Se non è una garanzia questa?!
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FORMAT Cristina
Gabetti: abbasso gli sprechi! di
Ilaria Sicchirollo
La vediamo in tv a Striscia la notizia alle
prese con trucchi per risparmiare e salvare
l’ambiente. Ma Cristina Gabetti è anche una
scrittrice e una mamma. Ecocompatibile al 100%.
Come è nata la tua "vocazione" ecologica?
«Prima giravo il mondo, intervistavo rockstar,
architetti, designer. Dopo il terzo figlio ho
iniziato a viaggiare più dentro a me stessa e ho
spostato l’attenzione sul rapporto con la
natura. Quando ho scoperto che la comunità
scientifica denunciava invano da decenni una
crescente crisi ambientale, ho incominciato a
sperimentare soluzioni per alleggerire il nostro
impatto sull’ambiente e, entusiasta dei
risultati, ho deciso di scrivere un libro:
Tentativi di Eco Condotta, uscito nel 2008».
Moglie, mamma, telegiornalista. Una vita che
per molte è un sogno. Poi la svolta, la scelta
di lasciare la carriera in tv (per poi tornarci,
con Striscia la notizia) e dedicarti alla
scrittura. Ce ne vuoi parlare?
«Siamo abitudinari, ma è solo cambiando che si
evolve. Ora la mia sfida più grande è gestire
bene il tempo. Non amo vivere di corsa, ma
fatico a dire di no; sono curiosa, appassionata,
ma non voglio sacrificare i figli, la famiglia,
la cura della casa, dello spirito e del corpo.
Il motore è la passione: mi aiuta a superare le
fatiche e le sfide quotidiane».
4 libri e tanto impegno verso il pianeta: a
quali progetti stai lavorando?
«Ora che Occhio allo spreco, la mia rubrica su
Striscia la notizia, è in vacanza, dopo la
conferenza sulla Green Economy a Milano il 28
giugno, approfitterò della tregua estiva per
scrivere, riflettere e osservare».
Nei tuoi libri fornisci tanti consigli per
essere più ecompatibili. Qual è secondo te
l'errore o la mancanza in cui incappiamo più
frequentemente? Cosa possiamo fare di più?
«Consumiamo più risorse di quelle che la Terra è
capace di rigenerare, ma molti non ne hanno
percezione. Chi però ha fatto il salto di
paradigma, chi ha abbracciato stili di vita in
armonia con la natura, diventa testimone di
quanto ogni piccolo gesto consapevole possa fare
la differenza. Ci sono soluzioni a portata di
tutti, ma bisogna cercarle, perché sovente non
sono ovvie. Basta darsi il “la” e
partire. Non è un obbligo bensì un invito».
Qualche esempio?
«Abbigliamento ecologico (si trova anche low
cost: accontenta chi non rinuncia allo stile e
chi ha l’animo ecologista); panni in microfibra
che consentono di eliminare molti detersivi (e
quelli per il viso sostituiscono il latte
detergente); in città si usano solo i mezzi
pubblici».
Siamo un sito tutto al femminile e parliamo
di donne che fanno notizia. Quale pensi possa
essere il valore aggiunto che una donna può dare
nel farsi portavoce dei tuoi insegnamenti? Le
donne possono avere una marcia in più anche in
questo?
«Una donna può cullare una creatura nel suo
ventre, è per natura protettiva, ed è in
risonanza con la grande Madre, la nostra Terra.
Noi donne siamo empatiche e per questo possiamo
abbracciare la missione di custodi del pianeta
con spontaneità e amore. Uomini, seguiteci, ne
vale la pena». |
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HOT GIRLS Nicole
Kidman: una bollente over 40
di Fausto Piu
Bionda, pelle diafana e una
bellezza da far invidia a molte colleghe.
L’attrice australiana Nicole Kidman nasce
professionalmente nei lontani anni '80 quando,
giovanissima, come accade sempre ai divi del
cinema, si presenta su consiglio di un'amica ad
un provino per un videoclip. Successivamente
arriva anche nella città eterna, recitando nel
film Un’australiana a Roma, al fianco
dell’attore Massimo Ciavarro, col quale nacque
una profonda amicizia.
È un film del 1992 che la lancia alla ribalta:
al fianco di Tom Cruise recita in
Cuori ribelli, pellicola in cui i due
vogliono coltivare della terra; e per
raggiungere il loro obiettivo si trasferiscono
dalla natia Irlanda alla lontana America,
riuscendo ad incoronare il loro sogno.
E la loro storia d’amore andò ben oltre la
cinepresa: Nicole e Tom si sono amati anche
nella vita reale, sposandosi. Una love
story che fece sognare per dieci anni
Hollywood, fino alla loro separazione, avvenuta
dopo gli aborti di lei e i tradimenti di lui.
Dopo una breve relazione col cantante Lenny
Kravitz, Nicole è ora legata da sette anni a
Keith Urban, da cui ha avuto due bambini;
uno da un utero in affitto.
Mamma premurosa, la bellissima Nicole non smette
mai di stupire. Lo scorso maggio, a Cannes, la
Kidman è stata una diva disinvolta in The
Paperboy, un dramma ad alto tasso
erotico, interpretando Charlotte,
proletaria volgare, bionda cotonata, pin-up con
bocca a forma di cuore.
Fine anni '60, profondo Sud. Charlotte si è
fidanzata per corrispondenza con un detenuto che
rischia la pena di morte per aver ucciso un
poliziotto. Tre giornalisti, assieme alla stessa
Charlotte, si danno da fare per dimostrare
l’innocenza dell’uomo. E, attorno a questo tema
centrale, un mix di scene caldissime.
«Sono un’attrice, non temo le scene di sesso» fa
sapere a coloro che l’accusano di essere troppo
volgare nel nuovo film. Ma quali sono queste
sequenze bollenti che stanno facendo tanto
discutere?
La prima ha come sfondo la galera, luogo tipico
dei pensieri perversi. Non potendo
baciare o toccare il fidanzato
detenuto, Charlotte si abbassa, con movenze
erotiche, le mutandine rosa e i collant,
masturbandosi dinanzi alla presenza dei tre
giornalisti sbigottiti.
La seconda è ancor più hard. Dopo che uno dei
tre cronisti è stato attaccato dalle meduse,
l’angelica Charlotte gli urina sopra per
lenirne il bruciore.
Il film non è erotico, ma sono state queste le
scene più attese dal pubblico. La divina Nicole,
nonostante i 45 anni il 20 giugno, sembra ancora
una ragazzina e per questo continua a far
sognare il pubblico maschile con le sue forme
celestiali e il suo viso di porcellana.
Buon compleanno Nicole, Donna perfetta! |
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DONNE I
seni son desideri?
di Loredana Cortese
C’è chi ha e chi non ha. C’è chi vorrebbe e
chi non vorrebbe. Se non fossimo eterni
insoddisfatti, guarderemmo meglio le cose
che abbiamo senza desiderarne altre, nate
dalla nostra fantasia.
Non fa così Simona, la protagonista di
Lamento di una maggiorata, che sogna da
sempre di diventare ballerina studiando le
mosse di Heather Parisi, ma qualcosa glielo
impedisce: il suo seno prosperoso non
si adatta tanto ai suoi desideri.
«Questo libro è autobiografico –
confessa l’autrice Simona Siri – perché io
desideravo una carriera di ballo classico ma
mi sono ritrovata delle tette che proprio
non mi piacciono e non mi permettono di fare
ciò che voglio. Non mi piace il seno».
Il romanzo della Siri nasce – nelle sue
parole – «per dar voce a quella minoranza
silenziosa di persone che vorrebbero ridurre
il seno».
Una tendenza controcorrente se si
pensa che le operazioni estetiche per
aumento del seno sono circa 11.000 l’anno.
La Simona protagonista del libro si trova ad
affrontare episodi imbarazzanti come
un incidente al primo saggio di danza per
via di un body troppo scollato. Avere un
seno così abbondante non l’aiuta neanche con
gli uomini: attrae solo quelli sbagliati.
«Gli uomini – continua l’autrice – sono
affascinati dal seno che è la parte del
nostro corpo che parla già prima che noi
apriamo bocca. A volte però non tutto quello
che piace a loro, piace anche a noi».
Anche la vita professionale di Simona
è condizionata dal suo aspetto fisico:
lavora in un giornale di moda in cui sfilano
modelle ultrapiatte tra discorsi sui vestiti
e sulle diete e il fatto che il suo
responsabile sia donna non l’aiuta a
mostrare le sue capacità, che vanno aldilà
del mero aspetto fisico.
«Non è facile sfatare il luogo comune della
donna prosperosa senza cervello – continua
la Siri – perché come stereotipo la donna
con un seno più evidente è sciocca e senza
testa».
Uno stereotipo, appunto. Non è forse ora di
smentirlo? |
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