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Intervista a Miriam Leone   Tutte le interviste tutte le interviste
Miriam LeoneTelegiornaliste anno VI N. 5 (222) del 8 febbraio 2010

Miriam Leone, curiosità e voglia di imparare
di Giuseppe Bosso

Incontriamo questa settimana Miriam Leone. Vincitrice di Miss Italia nel 2008 e conduttrice di Uno Mattina Estate nel 2009, dallo scorso autunno affianca Tiberio Timperi nella conduzione di Mattina in famiglia, su Raidue il sabato e la domenica mattina.

Quando sei stata scelta come conduttrice di Uno Mattina Estate alcune giornaliste Rai hanno storto il naso: ti è dispiaciuta questa cosa?
«Ormai è passato tanto tempo da allora, capisco che a priori si possano avere giudizi negativi se non si conoscono le persone, ma siamo in un Paese libero ed ognuno può esprimere la propria opinione. Spero di aver dimostrato sul campo il mio impegno e la mia sensibilità, anche se non tutti, forse, sanno che prima di vincere Miss Italia sono stata conduttrice di un programma radiofonico a Catania. Quindi, sia pure "nascosta", avevo comunque alle spalle la mia bella gavetta fatta di contatto diretto con il pubblico. Preferisco comunque guardare avanti».

Come prima Miss Italia dalla chioma ramata pensi di aver "sdoganato" lo stereotipo della bellezza mediterranea tipicamente bruna?
«Anche Maria Perussi, che ha vinto quest’anno, in un certo senso costituisce uno sdoganamento da questa immagine tipo. Ma se guardiamo bene, in definitiva, non è che sia proprio così: il Mediterraneo è la culla di tante civiltà che si sono unite, che si sono commistionate in una sorta di import-export per cui si sono creati tanti incroci genetici».

Guardando al domani, punti più all’informazione o all’intrattenimento?
«Mi piace seguire un percorso fatto di informazione di intrattenimento con serietà, ma senza seriosità. Credo si possano benissimo combinare le due cose, ed è quello che cerchiamo di fare a Mattina in famiglia, puntata per puntata; amo il lavoro di squadra e ho trovato un gruppo fantastico a Raidue. Per il resto, non è cambiato molto per me: per me è importante sempre crescere, migliorarmi con impegno e con passione. Sono contenta dell’occasione che mi è stata data, condurre un programma consolidato come questo, fatto in maniera garbata senza essere saccenti o arroganti».

Da catanese doc pensi di poter rappresentare un modello positivo per i giovani del sud?
«Ho visto molti miei compagni di scuola lasciare la Sicilia, le loro famiglie, una volta maggiorenni, per andare a studiare fuori, inseguendo i loro sogni e le loro aspirazioni: è stato sempre così. Credo che siano queste persone il vero modello da seguire, con i loro sacrifici e la loro determinazione, senza mai però dimenticare le loro radici e le loro origini. Con l’impegno, ripeto, si possono ottenere grandi risultati ed è quello che mi sono prefissata da sempre».

La tv di oggi è maschilista?
«No, e io penso che il vostro sito ne sia già una dimostrazione. Vedo tante giornaliste bravissime che però non hanno accantonato la loro bellezza e il loro fascino, e sono arrivate a condurre programmi importanti di inchiesta e di approfondimento, vedi la Gabanelli, la D’Amico, la Setta. Sono professioniste che hanno sempre molto da dire e, guardando la loro carriera, capisci come hanno saputo ritagliarsi a piccoli passi i loro spazi. È quello che sto cercando di fare anch’io».

Cosa si augura e cosa augura Miriam Leone per il 2010?
«Io spero di rimanere sempre con le radici ben piantate per terra, e lo auguro anche a quanti che come me si trovano nella situazione di aver dovuto lasciare a chilometri di distanza casa e affetti. Capitano momenti di nostalgia, ma stando vicini si è meno soli. Professionalmente posso solo augurarmi di non perdere mai la curiosità e la voglia di imparare per crescere ancora».

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