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Intervista a Sveva Sagramola   Tutte le interviste tutte le interviste
Sveva SagramolaTelegiornaliste anno VII N. 24 (284) del  27 giugno 2011

Sveva Sagramola: alla scoperta del mondo attraverso i sentimenti
di Giuseppe Bosso

Abbiamo il piacere di incontrare Sveva Sagramola, dal 1998 al timone di Geo&Geo, con la quale parliamo della sua nuova esperienza professionale. Da qualche settimana conduce, sempre su Rai 3, Sei miliardi di altri.

Come nasce questo programma e come mai è intitolato così?
«Sei miliardi di altri nasce da un progetto di Yan Arthus Bertrand, il regista francese che per anni ha fotografato la terra vista dal cielo. Un giorno decise di intervistare gli abitanti e così è andato per il mondo con le telecamere ed ha fatto più di 5 mila interviste a persone diversissime tra loro, lontane culturalmente e geograficamente. A tutti ha fatto le stesse domande sui grandi temi che attraversano la vita di ciascuno di noi: l'amore, la felicità, il senso della vita, la paura, Dio. Raitre aveva alcuni episodi di questo lavoro e noi ne abbiamo fatto un programma di seconda serata in onda i giovedì alle 23.30 circa».

Come ha scelto gli ospiti e cosa ha cercato di trasmettere al pubblico?
«Ho cercato ospiti che avessero una storia da raccontare e voglia di parlare senza maschere perché la cosa più bella del materiale che avevamo in mano era proprio l'autenticità che comunicava: tanti volti diversi, senza trucco, in primo piano davanti alle telecamere che raccontavano senza filtri le proprie emozioni e i propri pensieri. Per questo ho invitato persone come Mario Calabresi per parlare della trasmissione dei valori, Rosita Celentano sull'amore, James Senese per la storia della sua infanzia, Rosaria Capacchione sull'attaccamento alla propria terra, e altri ospiti sempre significativi per i temi delle sei puntate».

Questo programma segna per lei l'inizio di una nuova fase professionale, dopo che da ormai 15 anni la sua immagine è legata a programmi dedicati alla natura?
«No, questo programma è stato un nuovo modo di viaggiare per il mondo attraverso i sentimenti umani per raccontare come siamo e cercare quel filo comune che ci lega tutti quanti nonostante le differenze a volte complicate da gestire, ma che costituiscono sicuramente anche la nostra ricchezza e rendono la vita divertente e movimentata. A settembre inizio per il 14 esimo anno Geo&Geo, l'appuntamento quotidiano del pomeriggio di Raitre con la natura e l'ambiente, in cui racconto il mondo sotto altri punti di vista».

Un anno fa è diventata mamma: come ha cambiato la sua vita la nascita di Petra?
«L'ha cambiata in meglio, tutto ha acquisito un significato nuovo per me e sono felice».

Avverte in questo momento storico la grande aria di cambiamento che soffia nel nostro Paese?
«Sì e spero che ci sarà chi riuscirà a dare l'espressione giusta per il nostro Paese».

Dopo tante novità, qual è il suo sogno nel cassetto?
«Mi piacerebbe che Petra avesse un fratellino».

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