Intervista a Stefano Campagna (2) | tutte le interviste |
Telegiornaliste anno VI N. 26 (243) del 5 luglio 2010
Stefano Campagna: nuova veste al Tg1 di Giuseppe Bosso Incontriamo nuovamente con piacere, sulle pagine di Telegiornaliste, uno dei volti noti del Tg1, Stefano Campagna. Stefano, com'è nata questa tua nuova veste al Tg1? «L'idea è venuta al direttore che credo abbia voluto dare un'impronta autorevole e nuova al nostro telegiornale». Come ti trovi con Valentina Bisti? «Non potevo avere collega migliore con cui collaborare». Tra il serio e il faceto, questo vostro nuovo incarico coincide con un inizio estate piuttosto 'burrascoso'... sarà un effetto? «Credo che l'inizio del meteo sarà talmente fortunato da far sorridere tutti gli italiani». Come hai vissuto le forti critiche che sono piovute sul Tg1 negli ultimi mesi? «Siamo l'ammiraglia... fa parte del "gioco". Essere un tg importante comporta sempre qualche critica, anche quelle pretestuose e di parte». Come pensi si sia evoluto il Tg1, non solo nella grafica, da quando hai iniziato? «Trovo il nuovo studio una sintesi perfetta del passato e del futuro». Cosa è cambiato, dopo l'intervista che ci rilasciato nel quale hai fatto outing, con i colleghi e con i tuoi cari? «I miei genitori sono morti tanti anni fa. La mia vita è ancora più piena in senso positivo, ovviamente». Assistiamo ad una crescente violenza omofoba, come testimoniano purtroppo tanti episodi di cronaca nera degli ultimi tempi. L'informazione può porre un freno? «Sicuramente ha fatto molto lo spot del governo, il primo di un esecutivo nel nostro Paese. La stampa fa quello che deve fare». |
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