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Letizia VicidominiTelegiornaliste anno VI N. 30 (247) del 20 settembre 2010

Letizia Vicidomini: non solo speaker di Giuseppe Bosso

Questa settimana abbiamo il piacere di incontrare Letizia Vicidomini, speaker radiofonica dell'emittente Radio Punto Nuovo. Ha lavorato presso le principali radio campane (Radio punto zero, Club 91, Radio Marte, Kiss Kiss Napoli, Rtl 102.5). Letizia è anche scrittrice con due romanzi all'attivo - Nella memoria del cuore e Angel) - attrice teatrale e conduttrice televisiva.

Qual è il tuo prossimo impegno radiofonico?
«Attualmente conduco una striscia quotidiana su Radio Punto Nuovo, 80 voglia di 70, dedicata alla musica di questi due decenni. Tra poco, invece, partirà un nuovo programma dedicato ai viaggi, in cui sarò una specie di guida virtuale che accompagnerà l'ascoltatore sia in senso fisico che mentale e spirituale, alla scoperta dei vari aspetti legati a questa esperienza. Abbiamo curato molto gli effetti audio di questa nuova trasmissione. Inoltre, sto preparando con la compagnia teatrale di Pagani uno spettacolo ispirato al libro di Garcia Marquez Diatriba d'amore contro un uomo seduto».

Soddisfa di più un libro, un programma o uno spettacolo?
«La radio è sempre stato il mio obiettivo e il mio principale impegno. Ma indubbiamente sapere che un libro da te scritto viene letto e apprezzato dalla gente è una grande soddisfazione. Amo comunicare in ogni forma».

Sei un volto di punta di Nocera Inferiore. Senti questa responsabilità?
«No, per me è un piacere, ma non penso di esserlo più di altre figure che cercano di valorizzare il nostro territorio».

La realtà della provincia campana, secondo te, offre spazi alle donne per emergere?
«Si tratta di una realtà faticosa in cui non è facile guadagnare posizioni, ma non penso sa più arduo che in altri ambiti».

Tra i tanti impegni, anche quello probabilmente più bello e arduo come mamma. Difficile conciliare la vita affettiva con quella professionale?
«Ci sono state difficoltà, non le nego, vorresti essere sempre presente e disponibile. Ma ormai mio figlio è grande ed è perfettamente autonomo, quindi da questo punto di vista sono un po' più libera».

Mai ricevuto proposte indecenti?
«Fortunatamente no, sia quelle di tipo sessuale che certi poco simpatici compromessi di tipo professionale. Ma anche se fossero arrivate, avrei tranquillamente mandato l'autore a quel paese».

Hai creato un tuo canale YouTube in cui raccogli tuoi video. Forma di narcisismo o modo efficace di promuoverti sfruttando le nuove tecnologie?
«Entrambe le cose. Spero che chi mi segue riesca a cogliere anche un messaggio positivo».

Quanto conta l'immagine?
«Moltissimo, certo, ma non presa da sola. Se non c'è il supporto del contenuto non basta. Curo il mio aspetto, ma non lo vivo come un'ossessione».

Potendo scegliere, punteresti più all'informazione o all'intrattenimento?
«All'infortainer, semmai, tipico della realtà americana. Non sono certo una giornalista che si occupa di temi importanti come la politica e l'attualità, ma nel mio piccolo spero di riuscire a trasmettere notizie utili per chi mi segue, intrattenendo il pubblico con argomenti mirati non presi superficialmente».

Come ti vedi nel futuro?
«Come un'arzilla novantenne! Scherzi a parte, mi vedo sempre molto impegnata, alla ricerca di cose che mi stimolino e mi rendano attiva».

Da scrittrice, pensi ci sia ancora voglia di leggere nei nostri giorni?
«Certamente, e lo testimonia il successo di nuovi canali come l'e-book. Però devo dire anche che vedo in giro molte persone che scrivono libri più per voglia di apparire che per trasmettere contenuti. Ma che ci sia voglia di leggere è indiscutibile».

Hai mai pensato di lasciare la tua città?
«No, abito a Nocera, ma le mie attività sono incentrate su Napoli. C'è stata, sì, la possibilità di vivere un'esperienza a Milano, per Rtl, ma sarebbe stata comunque una parentesi temporanea. Sono sempre aperta a nuovi orizzonti, ma in ogni caso è qui che ho la mia vita».

Dovessi consigliare a un giovane uno dei tuoi percorsi, quale suggeriresti e quale sconsiglieresti?
«Non penso di fare una distinzione. Ogni cosa può aiutare a migliorarsi, a scoprire nuove risorse. Anche in passato ho fatto altri lavori, come quello in un ufficio marketing, in cui mi è capitato di avere a che fare con persone sgradevoli. Ma penso che sia importante non fossilizzarsi su una sola cosa, la crescita professionale va compiuta passo dopo passo anche tentando più strade. Se c'è passione, c'è anche la possibilità di crearsi nuove occasioni».

Dovessi scrivere un libro su di te, come lo intitoleresti?
«Sicuramente in un modo che richiami concetti come volontà, iniziativa».

Come ti descrivi, come donna e come protagonista della comunicazione?
«Ottimista. Aperta. Disponibile ad accogliere e a comunicare. E molto curiosa di ascoltare le proposte di chi mi cerca».

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