Intervista a Debora Bionda | tutte le interviste |
Telegiornaliste anno VIII N. 20 (322) del
21 maggio 2012
Debora Bionda: la tv del futuro è già qui di Ilaria Sicchirollo L’informazione on demand, sempre disponibile e sempre più personalizzata, è la naturale evoluzione della televisione classica? Ne abbiamo parlato con Debora Bionda, giornalista e direttrice di una delle web tv più nuove e di tendenza: Dialogo TV. Ci presenti brevemente la tua carriera? «Ho avuto un percorso insolito: dopo la laurea alla Bocconi ho lavorato in Borsa, poi nella consulenza sull’investimento in vini pregiati. Una casa editrice mi propose di scrivere di vino, così mi avvicinai all’editoria e al giornalismo». Come è iniziata la tua avventura per Dialogo TV? «Rispondendo a un annuncio: dovetti inviare un video in cui leggevo le notizie di un telegiornale. Vi lascio immaginare a quanto fosse amatoriale, fatto in casa con il telefonino! Pensavo di non avere speranze, invece mi scelsero come redattrice. Dopo qualche mese mi proposero il ruolo di responsabile di redazione e poi quello di direttore responsabile… ed eccomi qua!». Com'è stato il primo impatto con le telecamere? «Non è stato semplice per me che ho sempre evitato anche i filmini alle feste in famiglia. L’imbarazzo però è durato poco: ora sono più a mio agio davanti a una telecamera che a parlare in pubblico senza. Credo che uno degli step più difficili da superare sia rivedersi in video: si vedono solo i difetti e si fatica a riconoscere la propria voce. L’unico modo per superare lo shock è fare pace con se stessi e la propria immagine». Quali sono le principali differenze fra una web tv e la televisione tradizionale? Quali le potenzialità per il futuro? «Fruibilità, velocità, condivisione e interazione. La web tv è completamente on demand, la vedo dove, come e quando voglio e il contenuto rimane on line per sempre, mentre la televisione impone gli orari del palinsesto. Inoltre l’utente è più attivo: sceglie i contenuti, ci ritorna in momenti diversi e li condivide sui social network. Il web è sicuramente il futuro, ma direi che è anche il presente: sempre più persone scelgono i contenuti e li guardano da tablet, pc, smartphone». Com'è la giornata tipo di un direttore che è anche inviata sul campo? «Inizia intorno alle h. 8.30 con la lettura dei giornali e la riunione di redazione. Le uscite per i servizi possono essere al mattino o al pomeriggio, a volte anche la sera, nessuna giornata è uguale all’altra così come nessuna intervista è uguale all’altra. Un orario di fine lavoro invece non esiste: spesso anche aperitivi e cene sono legate al lavoro e capita di preparare le interviste del giorno seguente anche di notte o nei giorni festivi». Quali i tuoi prossimi obiettivi professionali? «Ora come ora sono impegnata in strategie di sviluppo di Dialogo Tv. Cimentarmi in realtà più grandi e note non mi dispiacerebbe affatto, ma vedremo che cosa avrà in serbo per me il futuro, ho imparato a vivere esclusivamente nel presente». |
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