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Intervista a Daniela Gambino   Tutte le interviste tutte le interviste
Daniela GambinoTelegiornaliste anno VIII N. 27 (329) del 9 luglio 2012

Fai un giro in bici con Daniela Gambino
di Francesca Succi

Daniela Gambino, nata a Palermo nel 1969, è una scrittrice e giornalista. Ha pubblicato saggi e romanzi, fra cui la raccolta di racconti Le cattive abitudini (con Drago edizioni, illustrato da Marco Cingolani). 101 cose da fare in Sicilia almeno una volta nella vita e 101 storie sulla Sicilia che non ti hanno mai raccontato (Newton Compton, 2009 e 2010). Ha scritto il filmdoc Storie di resistenza quotidiana, regia di Paolo Maselli, distribuito allegato al volume La spesa a pizzo zero di Francesca Forno (Altreconomia ed. 2011). Nel 2011 ha pubblicato i saggi Media: La versione delle donne. Indagine sul giornalismo al femminile in Italia (Effequ ed.2011) e 10 gay che salvano l'Italia oggi (Laurana ed. 2011). Nel 2011 ha curato con Ettore Zanca la raccolta Vent’anni; in memoria delle stragi del 1992, uscita per Coppola editore. Ora, porta avanti un altro progetto e a noi di Telegiornaliste l'ha voluto argomentare.

Racconta ai nostri lettori l’evento che stai organizzando e linkando in giro per il web.
«È un evento spontaneo e molto sentito, chi mi conosce sa che è così: io vado in bici da sempre, la usavo perfino per raggiungere scuola, il liceo artistico, e ti assicuro che ai tempi, parlo di più di 15 anni fa, non era così frequente. Ho chiesto al Sindaco Orlando (l'avevo fatto anche con quello precedente, Cammarata) di fare un giro in bici con me, di vedere la città dal mio punto di vista. Ho creato un evento su FB con questo strillo: Invito per il primo cittadino di Palermo: Leoluca Orlando! Fai un giro in bici con la Gambino».

Quali sono i valori che vuoi esprimere con tutto ciò?
«Innanzi tutto che con un Sindaco si può dialogare, che i social media e servono a questo, ad aggregare intorno ad interessi comuni. Che una città si può amare e rispettare anche così: senza strepitare, rivendicare, ma proponendo, anche in maniera giocosa, di condividere i disagi, per conoscerli, superarli. Avere piste ciclabili, diminuire così il traffico, più sicurezza stradale per i ciclisti, non sono utopie, sono diritti, ed è un errore considerali marginali in una città in cui tutto è emergenza. Sono parte di un insieme».

Perché lo fai?
«Adoro questa città. Ho vissuto anche altrove, ma sogno sempre di rimanere e di vederla bellissima. Abbiamo il sole otto mesi l'anno: lasciamo che ci baci mentre siamo in bicicletta».

Hai scritto pubblicamente dieci buoni motivi per fare un giro in bici con la Gambino. E sarebbero?
«In poche parole, vorrei che il Sindaco abbandonasse la sua auto con l'aria condizionata e facesse due pedalate, in giro, con me. Come un qualsiasi ciclista palermitano. Perché ho la pretesa di pensare che io e lui, il neo eletto Sindaco condividiamo gli stessi obiettivi tipo: rendere questa città più felice, meno trafficata e persino più bella e in salute».

Un motivo esclusivo per seguirti, solo per noi di telegiornaliste.com?
«Non so, se il Sindaco dice di sì metto il vostro logo sul caschetto? Com'è? È rosa? O forse è meglio una maglietta sobria con i nomi della redazione?».

I progetti futuri de La scrittora (come ami definirti)?
«Un romanzo ambientato a Palermo, sì, per la trecentesima volta, anche se gli scrittori palermitani hanno questo sacro terrore e insieme ossessione: si chiedono sempre se è il caso di scrivere romanzi in cui i protagonisti sono palermitani e si muovono e vivono a Palermo e ogni tanto intercalano, qualche frase in palermitano. Diciamo che, in questo caso mio specifico, Palermo c'è, eccome. Perché è lì che io comincio ed è lì che voglio finire. Ma in mezzo ci potrebbe essere di tutto».

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