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Intervista a Chiara Paduano   Tutte le interviste tutte le interviste
Chiara PaduanoTelegiornaliste anno VII N. 32 (292) del 10 ottobre 2011

Chiara Paduano, un nuovo volto per Uno Mattina
di Giuseppe Bosso

Incontriamo Chiara Paduano, reduce dalla versione estiva di Uno Mattina e confermata come inviata per questa stagione.

Come sei arrivata a Uno Mattina Estate?
«Ho lavorato per 9 anni nelle televisioni locali a Trieste, la mia città. Ho sempre inviato curriculum sperando di poter allargare il mio orizzonte professionale passando da un contesto locale e regionale ad uno nazionale; la chiamata di Unomattina è arrivata un giovedì di settembre di due anni fa, io lavoravo a Telequattro, conducevo il telegiornale e seguivo principalmente la cronaca nera, e l'ho accettata al volo. In due giorni ho salutato tutti e mi sono trasferita a Roma».

Dalle tv locali alla Rai è un salto di qualità o un passaggio intermedio?
«La postazione web è una novità piuttosto recente nella televisione italiana e assoluta per Unomattina che l'ha sperimentata proprio quest'estate. Il web ti permette di avere un occhio in più sul mondo, di approfondire in tempo reale i temi trattati nel corso del programma. E rappresenta forse la televisione di servizio nel senso più puro. Riceviamo ogni giorno mail e sms che leggiamo cercando il più possibile di dare risposte alle domande e alle curiosità dei telespettatori. Per me è stata una scoperta positiva soprattutto grazie a Gerardo Greco e Georgia Luzi che ci hanno creduto e l'hanno valorizzato ogni giorno. Per me la Rai nazionale ha sempre rappresentato un punto di arrivo. Adesso che ho il privilegio di lavorarci però, ho ben presente che la strada è lunga e da imparare c'è sempre e costantemente. Del resto era proprio questo che cercavo: crescere e confrontarmi ogni giorno. Bello e brutto di essere ad una postazione mail».

Come ti trovi con il resto del cast del programma?
«Georgia e Gerardo sono la splendida faccia di un cast incredibile: quest'estate si è creato qualcosa di magico tra tutti. C'è stato un ottimo clima e grande affiatamento tra noi, gli autori, i redattori e lo studio in generale. Nonostante Unomattina sia un programma molto impegnativo, il primo in diretta della mattina, quotidiano, legato all'informazione e all'attualità, richiede un gran lavoro. Nonostante la stanchezza e gli orari, si cerca di dare il massimo ogni giorno. Riuscire anche a divertirsi insieme è certamente un valore aggiunto che credo si percepisca anche da casa».

E in particolare, con Georgia, che divide alquanto i nostri lettori tra chi non la ritiene adeguata ad una conduzione così importante e chi pensa sia molto migliorata dall'anno scorso? Cosa ne pensi al riguardo?
«Georgia è umanamente una ragazza speciale: preparata, umile, allegra, entusiasta e molto spontanea. Merita tutte le soddisfazioni professionali che raccoglie. La trovo molto adatta ad un programma come Unomattina soprattutto in coppia con Gerardo Greco. Se fossi a casa con il telecomando in mano mi fermerei a guardarla e ad ascoltarla».

Ti senti una precaria dell'informazione?
«Precaria dell’informazione? In realtà mi sento una precaria della vita. Sono il classico esempio della mia generazione: partita IVA, in ansia per la conferma del contratto, con poche possibilità di programmare il futuro. Una condizione non credo molto diversa dai miei coetanei e che mi preoccupa parecchio».

C'è tempo per gli affetti nella tua vita?
«Certamente, con molta pazienza da parte di chi mi sta accanto. La famiglia e gli amici più cari invece sono a Trieste. Appena posso, il fine settimana, corro da loro».

Cosa farai da grande?
«Da grande? Perché, posso ancora considerarmi piccola? Sono una giornalista, è una professione che sento dentro. Si combatte ma non potrei davvero fare altro».

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