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Intervista a Benedetta Rinaldi (2)   Tutte le interviste tutte le interviste
Benedetta RinaldiTelegiornaliste anno VIII N. 27 (329) del 9 luglio 2012

Un'amica per l'estate: Benedetta Rinaldi a Uno Mattina
di Giuseppe Bosso

Dal 4 giugno gli italiani che iniziano il nuovo giorno sintonizzandosi su Rai 1 hanno una nuova, piacevolissima, compagnia: Benedetta Rinaldi, che affianca Gerardo Greco nella nuova edizione di Uno Mattina Estate; per lei una nuova sfida dopo una stagione in cui ha affiancato Bruno Vespa durante gli speciali di Porta a Porta-Primaserata, durati fino all'11 luglio.

Benedetta, come nasce questa nuova esperienza?
«In primavera mi hanno contattata dalla redazione; ho accettato al volo con grandissima gioia».

Come la affronti, entrando nelle case degli italiani ogni mattina?
«Con grinta, sperando di affrontare con competenza i temi che trattiamo ogni puntata, per il nostro pubblico».

Facendo un passo indietro, come è stata l’esperienza con Bruno Vespa?
«Molto positiva, mi ha lasciato molto spazio; Porta a Porta è da sempre un contenitore di grande successo e per me è stata l’occasione di imparare dal vivo come si gestisce lo studio».

Avete ospitato i principali leader politici, da Alfano a Bersani, che però appaiono in grande difficoltà in vista delle elezioni del prossimo anno, per la crisi e per l’ascesa del movimento di Grillo: in loro avverti la volontà di rinnovare finalmente l’Italia?
«Hanno avuto tempo e modo di farlo, ora non è certo il momento migliore per affrontare questa sfida, avendolo dovuto delegare ai tecnici. Credo comunque che la salvezza dell’Italia non verrà dalla politica, ma dalla nostra volontà di riemergere dal baratro».

Non ti sei sentita, perdonami l’espressione, un po’ valletta?
«Assolutamente no. Vespa per la prima volta, dopo quasi 20 anni di Porta a Porta, ha voluto sperimentare una presenza femminile in studio; mi aveva ospitato quando, dopo il terremoto di Abruzzo del 2009, intervenni per parlare della mia terra di origine; abbiamo sviluppato un bel rapporto e quando mi ha fatto questa proposta sono stata contentissima di accettare».

Ma rispetto a Gap, trasmissione in cui hai condotto da protagonista, non è stato un passo indietro?
«Rai 1 non può essere considerata un passo indietro. Gap è stata una bellissima esperienza che però aveva per contro il fatto di non essere collocata in una fascia oraria di grande ascolto. E comunque io non aspiro ai grandi ascolti per il fatto di essere riconosciuta dalla gente, ma amo fare programmi di qualità».

La prima serata cosa ha comportato per te dal punto di vista del look?
«Inevitabilmente quando vai nel prime time è importante anche una certa cura nell’aspetto, non potevo certo vestirmi casual come ero abituata per le mie altre trasmissioni, come quando ero inviata per A sua immagine o, appunto, per Gap. Ho cercato di farmi consigliare il look adeguato allo spirito del programma».

Guardando indietro, c’è qualcosa che ti rimproveri di non aver fatto, che magari avrebbe potuto farti compiere qualche passo in avanti?
«Ho sempre cercato di scegliere in buona fede, non solo per il mio bene ma anche per chi mi sta vicino; ho il conforto di avere agito sempre con la massima correttezza, e da questo punto di vista non penso di potermi lamentare».

Cosa ci sarà nel domani di Benedetta?
«Non ne ho idea; sono i tempi del precariato in cui è difficile fare progetti a lungo termine, è difficile pianificare anche quelle cose come l’acquisto di una casa che a un certo punto diventano essenziali per costruirti la tua vita, la tua famiglia. Per ora vivo alla giornata, cercando di cogliere le occasioni che mi offre la vita. Poi a un certo punto magari dovrò fare delle scelte che mi porteranno a percorrere un’altra strada, e comunque non sono certo una ‘malata di televisione’».

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