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Intervista ad Alessandra Hropich (3)   Tutte le interviste tutte le interviste
Alessandra HropichTelegiornaliste anno XXI N. 24 (803) del 8 ottobre 2025

Alessandra Hropich, la doppia vita dei vip
di Tiziana Cazziero

Abbiamo nuovamente il piacere di incontrare la scrittrice Alessandra Hropich per parlare del suo nuovo libro.

Ciao Alessandra e ben trovata. Partiamo subito con il tuo libro sulla doppia vita dei VIP. Cosa ti ha spinto a scriverlo?
«La rubrica La Posta del cuore su www.cavalierenews.it mi ha permesso di leggere migliaia di confidenze, alcune incredibili, altre struggenti, tutte vere. Ma la domanda che mi sento rivolgere più spesso è sempre la stessa: sono storie vere? Ma gli uomini tradiscono tutti? Tradiscono eccome! Ero stufa di vedere e leggere lo stupore degli italiani ogni volta che pubblicavo un nuovo racconto di corna – vip o meno. Quel mix tra moralismo da salotto e falsa ingenuità mi ha spinto con forza a fare luce su ciò che veramente succede dietro le quinte della vita degli italiani. Sì, perché il tradimento, l’inganno, le doppie vite non sono privilegio dei famosi: li troviamo ovunque, dall’ insegnante al politico, dal calciatore all' impiegato di banca. E io ho deciso di raccontare tutto quanto ho vissuto e visto».

La Doppia vita segreta dei VIP e non solo. Il titolo stuzzica nell’immediato la curiosità dei lettori. I personaggi famosi come si comportano dietro le quinte? Puoi svelare qualche segreto per i nostri lettori?
«I personaggi pubblici? Furbi. Troppo spesso consapevoli del loro potere di seduzione. Alcuni lo usano per ottenere ciò che vogliono senza fatica, soprattutto con donne giovani e attraenti, illudendole con promesse di carriera o visibilità. Ci sono vip che sfruttano il loro volto noto per ottenere subito quello che vogliono – senza muovere un dito. Sono scaltri, ma spesso anche meschini. Altro che star da ammirare! Un segreto? Ne potrei raccontare a migliaia… ma ce n’è uno che vale per molti: quel vip che ti vuole immediatamente, senza troppe moine. Non importa dove – sul divano, sulla scrivania, sul tappeto dello studio. Non ama perdere tempo, e vuole discrezione. Ti vuole lì, subito, senza domande e senza perdere tempo. E no, non è uno solo a comportarsi così. Più sono famosi e di alto livello nel lavoro, più sono in basso nella vita privata».

L’amore e le vite personali dei personaggi famosi sono al centro del gossip nazionale. Tutto ciò che li riguarda sembra sempre uno show, dipingono famiglie, relazioni e vissuti splendidi, ma è realmente così?
«La favola d’amore tra i vip? Una bella copertina... ma spesso è solo questo: una copertina. Sono oltre vent’anni che scrivo anche per e sui personaggi dello spettacolo. Li incontro, li seguo, li osservo. Lo dico senza timore: l’amore sbandierato sui giornali è quasi sempre una messinscena. Qualcuno ci guadagna pure a raccontare una relazione perfetta: cachet, visibilità, brand. La realtà è ben diversa. Il vero amore – quello autentico, profondo, disinteressato – è raro. Tra i vip, ma anche tra la gente comune: impiegati, bancari, postini, nessuno escluso. Ma almeno i vip sanno come recitare la parte… con tanto di tappeto rosso, flash e copertina».

Il libro è un intreccio tra esperienze personali e ciò che si cela dietro alcune “maschere” famose, come ti sei sentita nel raccontarti e allo stesso tempo svelare segreti di spessore?
«Mi sono sentita bene nel raccontare la verità su ciò che si cela dietro le maschere di tanti personaggi noti. È stato liberatorio dare voce a ciò che sempre resta nascosto, anche se ammetto di aver provato un certo risentimento nel ripensare alle bassezze, agli inganni e ai giochi di potere messi in atto non solo da vip, ma anche da uomini comuni pur con un briciolo di potere di qualsiasi tipo, uomini sempre regolarmente sposati ma mossi da una fame di sesso insaziabile verso una donna che vogliono loro, non tutte, come se fossero degli assetati nel deserto. Raccontare tutto questo è stato un atto di coraggio e liberatorio, per me».

Le verità scomode argomentate nel libro hanno avuto un peso nella tua carriera? Vuoi confidare con noi qualche episodio citato nel libro che ti è rimasto impresso in modo particolare?
«Ho vissuto migliaia di episodi che potrei raccontare, ma, per molti, rimando alla lettura del mio libro. Uno, però, lo voglio ricordare qui: riguarda un noto personaggio della televisione che, pur avendo tentato subito un approccio fisico sfacciato e indesiderato, ci tenne a precisare che aveva preso un impegno con la compagna che "avrebbe dovuto sposare per forza", perché – testuali parole – "non voglio avere problemi con lei!". È lo stesso che poi ha riempito per anni le copertine dei giornali con la solita favola del "grande amore indovinato". Come tanti altri vip, si è comportato esattamente come molti uomini comuni: stessi modi, stessa arroganza. Ma lui, in particolare, mi ha sempre provocato una certa nausea vedendolo raccontare il suo amore (immaginario) per la moglie. Una recita continua che non mi appartiene».

Negli ultimi anni si parla sempre più spesso di donne e dei loro diritti. Il tuo libro vuole alzare l’attenzione su questo tema spigoloso che interessa le donne e le loro vite professionali e private?
«Parlare di diritti delle donne, come giustamente hai osservato, è un tema complesso e spesso spigoloso. Purtroppo, in molti contesti professionali — dallo spettacolo ad altri ambienti lavorativi (anche il più semplice) capita ancora troppo spesso che le donne si trovino in situazioni in cui devono accettare relazioni clandestine o rapporti occasionali per poter emergere, ottenere una posizione migliore o, semplicemente, mantenere il proprio posto. In questi casi, non si può parlare di emancipazione. Quando una donna è considerata attraente, è più difficile che venga rispettata semplicemente per il suo ruolo o le sue competenze professionali: molto spesso le viene richiesto, esplicitamente o in modo velato, anche qualcosa sul piano sessuale. È chiaro che, questa dinamica, non riguarda chi non risponde a determinati canoni di attrattiva fisica (colei che non piace) ma è proprio questo a dimostrare quanto il problema sia profondo e radicato ovunque. Finché non esisteranno davvero pari dignità, rispetto e autonomia tra uomini e donne nei luoghi di lavoro (ed anche in famiglia), continuerà a esserci questa sorta di “dovere implicito” per molte donne di accettare compromessi per non perdere opportunità o visibilità. E questa è una forma sottile ma grave di discriminazione. Bisognerebbe raccontare, non tacere, sempre!».

Amore e VIP e tradimento. Che tipo di connubio è secondo la tua personale esperienza raccolta nel libro?
«Non esiste un legame particolare tra l'amore dei VIP e il tradimento. I personaggi famosi vivono spesso relazioni superficiali che, più che veri amori, sono semplici infatuazioni: passioni intense ma di breve durata. Tuttavia, questo non è un fenomeno esclusivo del mondo dello spettacolo. Anche nelle coppie comuni accade lo stesso. Essere ricchi e famosi non garantisce certo la fortuna di restare innamorati per tutta la vita».

Cosa dovrebbe suscitare nel lettore il libro?
«Questo libro non chiede il permesso per disturbare. Anzi, pretende di suscitare sdegno, disgusto e rabbia. Non è solo una raccolta di storie oscene: è uno specchio spietato della volgarità maschile, quella che si consuma senza freni quando certi italiani si sentono al sicuro, soli con una donna che desiderano. Chi si scandalizza, mente. Lo scandalo è la materia prima del racconto, il motore che lo muove. Ma sotto la superficie lurida, c'è la verità nuda e cruda: un'apertura degli occhi che, per molti, sarà insopportabile. Anche i più incalliti puttanieri, leggendo, non potranno che riconoscere che c'è chi va oltre, ben oltre. Oltre il buon gusto. Oltre la morale. Oltre perfino l’immaginabile. E forse, nel disgusto, qualcuno troverà finalmente la lucidità per guardarsi dentro».

Grazie per essere stata con noi. Se c’è qualcosa che vuoi aggiungere e che non è stato detto, questo è il momento.
«Grazie a Te e a tutti i vostri lettori. Ma permettetemi di aggiungere una cosa: le situazioni scandalose raccontate nel libro non sono nulla in confronto al vero scandalo — il silenzio. Mi indigna, profondamente, quell'enorme fetta di donne che, pur subendo, scelgono di tacere. Lo fanno per salvare un lavoro, per mantenere in piedi una parvenza di vita matrimoniale, per non disturbare. Eppure è proprio quel silenzio che alimenta il sistema. Questo è lo scandalo più feroce. Perché l’omertà non è solo maschile. E il prezzo del quieto vivere, troppo spesso, è la dignità».

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