Homepage di www.telegiornaliste.com
HOME SCHEDE+FOTO FORUM PREMIO TGISTE TUTTO TV DONNE INTERVISTE ARCHIVIO

Intervista a Chiara Biggi   Tutte le interviste tutte le interviste
Chiara BiggiTelegiornaliste anno XX N. 18 (765) del 29 maggio 2024

Chiara Biggi, guidare con sicurezza
di Giuseppe Bosso

Abbiamo il piacere di incontrare, a margine dell’evento formativo svoltosi lo scorso 16 gennaio presso la sede Anas di Napoli organizzato con il supporto dell’Ordine dei giornalisti della Campania, dove ha vestito il ruolo di moderatrice, Chiara Biggi, referente per la Campania e la Basilicata dell’Ufficio Stampa dell’ente che si occupa delle infrastrutture stradali dopo essere stata a lungo telegiornalista.

Benvenuta su Telegiornaliste, Chiara. Anzitutto le tue sensazioni dopo questa giornata di formazione?
«Vi ringrazio per lo spazio e l’attenzione. Questi eventi per noi sono fondamentali, grazie anche al supporto dell’Ordine dei giornalisti della Campania della Polizia Stradale e la Polizia di Stato, per instillare la cultura della sicurezza stradale e la direzione dell’attenzione alla guida. Questo corso è stato interessante, ha coinvolto tanti aspetti da quelli tecnici a quelli della comunicazione, ci ha permesso di approfondire gli aspetti operativi della sicurezza stradale e le tematiche legate alla incidentalità stradale. Iniziative come questa hanno la principale finalità proprio di prevenzione, e su questo aspetto siamo molto attivi anche nelle scuole e con i giovani».

Raccontaci come si è svolto il tuo percorso giornalistico che ti ha portata a diventare referente per la Campania e Basilicata dell’Ufficio Stampa di Anas, e spiegaci più in particolare in cosa consiste la tua mansione?
«Sono una giornalista professionista da oltre 12 anni e prima ancora pubblicista da quando non ero ancora maggiorenne. La comunicazione è sempre stata la mia passione e per questo – con l’appoggio dei miei genitori, in particolare di mio padre, che purtroppo non c’è più ma che per me è stato un grande riferimento ed una grande spalla – ho indirizzato il mio percorso di studi in tal senso, conseguendo, nei tempi, la Laurea in Scienze della Comunicazione e la specializzazione in Scienze dello Spettacolo con Lode, con una tesi di laurea sulla tragica storia di Alfredino, il bimbo caduto nel pozzo a Vermicino».

Avvicinarti in questo modo al mondo della circolazione stradale è qualcosa che ti è capitato per caso o il tuo è un percorso che, per così dire, si è indirizzato in questo senso?
«Ho scelto di non iscrivermi alla scuola di giornalismo poiché, come dicevo, avevo già approcciato a questa professione, con diverse esperienze sul campo grazie anche alle collaborazioni con testate, radio e tv locali tra le quali il quotidiano Roma, Il Corriere del Pallone, Radio CRC e l’agenzia Videocomunicazioni che adesso si chiama Videoinformazioni. Durante l’Università, grazie ad uno stage, ho avuto modo di lavorare presso la redazione di Sky Sport (che all’epoca si trovava a Cologno Monzese, in provincia di Milano) e lì sono rimasta oltre il tempo inizialmente stabilito; è stato proprio a Milano che ho poi incrociato Anas, all’epoca alla ricerca di un addetto stampa per la costruenda Monza-Cinisello Balsamo. Sono rimasta in Anas in Lombardia tre anni, per poi approdare alla Direzione Generale di Roma per altri quattro anni circa ed infine presso Anas Campania ormai nove anni fa».

Rispetto al tuo precedente lavoro di telegiornalista, in questo ruolo ‘istituzionale’ avverti maggiori o minori condizionamenti?
«Non vi è alcun tipo di condizionamento, l’ufficio stampa rispetto a stampa e televisione svolge un ruolo diverso ma altrettanto prezioso, perché consente di dare informazioni puntuali e tempestive, ed è per questo che il nostro invito è sempre quello di rivolgersi al nostro ufficio stampa».

Hai preso parte, lo scorso novembre, al convegno organizzato dall’Ordine dei giornalisti della Campania a Pontecagnano dedicato proprio al ruolo degli uffici stampa con particolare riguardo agli aspetti deontologici: rispetto alla tua precedente esperienza da giornalista di un’emittente televisiva una volta che ti sei calata in questo ruolo, per così dire, ‘istituzionale’, quali differenze hai riscontrato?
«Lasciami, innanzitutto, ringraziare l’Ordine dei Giornalisti della Campania al quale orgogliosamente appartengo; sotto l’egida del Presidente, Ottavio Lucarelli, infatti, nella nostra regione si stanno organizzando una serie di Corsi di Formazione, tutti gratuiti, nell’ambito della Formazione Obbligatoria. Sì, nel convegno che hai citato ero tra i relatori ed uno degli scopi dell’incontro era proprio quello di ricordare l’importanza del rispetto della Legge 150/2000, che regolamenta, tra le altre cose, anche l’attività dell’ufficio stampa, per l’appunto. Posso dirti che, anche se nell’immaginario collettivo il giornalista d’ufficio stampa non viene considerato un cronista “della prima linea” non è affatto così, nel senso che, a parte dover garantire la nostra professionalità anche al di fuori del consueto “orario d’ufficio”, noi giornalisti d’ufficio stampa diventiamo veri e propri “portatori di notizie” e dal nostro lavoro dipende, se vogliamo, anche quello di altri colleghi: sia dei tecnici e del personale su strada che operano quotidianamente per implementare e garantire gli standard di sicurezza delle arterie viarie che percorriamo, sia dei giornalisti che devono scrivere e produrre articoli o servizi radio/tv; è attraverso la nostra attività, infatti, che vengono “raccontati” alla stampa (e di conseguenza ai cittadini), ad esempio, i lavori stradali, gli investimenti per il potenziamento e la manutenzione del patrimonio infrastrutturale, gli incontri di Anas con il territorio e più in generale tutte le iniziative che fanno parte della mission dell’Azienda; nel contempo, forniamo informazioni in tempo reale su eventuali incidenti, calamità naturali o eventi vari che dovessero rendere necessarie interruzioni temporanee della circolazione. A questo proposito fammi aggiungere che su questo ed altri temi affini, per il rispetto della professione e della professionalità, lavoriamo anche con la Commissione Uffici Stampa, istituita dall'Ordine dei Giornalisti della Campania, della quale sono vicepresidente».

Purtroppo negli ultimi anni abbiamo dovuto quasi quotidianamente riscontrare notizie di incidenti stradali, spesso mortali, dovuti a varie cause, dalle avverse condizioni atmosferiche a quelle legate al comportamento non sempre responsabile degli automobilisti, rispetto ai quali siete costantemente impegnati in iniziative di sensibilizzazione: quali sono le attività in programma nel 2024?
«Secondo dati Istat-Ocse, oltre il 93% degli incidenti stradali deriva da comportamenti errati alla guida, e purtroppo le statistiche del 2022 hanno riscontrato come ci sia stato un aumento considerevole, rispetto all’anno precedente, sia dei morti che dei feriti in incidenti stradali, che restano la prima causa di morte, con un’incidenza pari al 35%, fra i giovani della fascia di età compresa tra i 15 e i 29 anni; è principalmente in ragione di ciò anche Anas – in collaborazione con Polizia Stradale e con numerosi altri Enti ed Istituzioni – partecipa ed indice numerosi progetti volti alla diffusione dei valori e dei principi della educazione e della sicurezza stradale, in particolare nelle scuole per gli alunni, che alla fine di laboratori gratuiti vengono premiati come Anas Ambassador, ovvero ambasciatori di sicurezza. Sensibilizzare i giovani su questi temi, infatti, risulta di primaria importanza, anche secondo quanto stabilito dal competente Ministero e dalla Comunità Europea, con l’obiettivo di contribuire alla “vision zero” ovvero azzerare l’incidentalità stradale entro il 2050. Tra i comportamenti scorretti dei guidatori da segnalare in particolare: l’eccesso di velocità, l’utilizzo di dispositivi elettronici al volante e la guida in stato di ebrezza o sotto l’effetto di stupefacenti. Lavorare affinché alla guida ciò non accada più passa quindi anche attraverso iniziative concrete come gli incontri sul territorio».

Non possiamo negare che proprio la circolazione stradale nel nostro Paese negli ultimi anni ha risentito tantissimo dei cambiamenti climatici che anche l’Italia sta vivendo, come purtroppo abbiamo potuto riscontrare in occasione dei recentissimi eventi che hanno colpito la Toscana e altre regioni: che sensazioni hai modo di avvertire dall’utenza con cui hai modo di interagire da questo punto di vista?
«Certo; io stessa, da automobilista e scooterista, prima di mettermi in viaggio – sia per un tragitto breve che a maggior ragione per uno lungo – mi informo sulle condizioni meteorologiche. In caso di pioggia, infatti, occorre diminuire la velocità ed aumentare la distanza di sicurezza e viaggiare informati è indispensabile per prevenire imprevisti. Tra l’altro, tutte le mattine – dal lunedì al venerdì, alle ore 6.50 circa – siamo in collegamento su RaiNews 24 per aggiornamenti e “pillole di sicurezza stradale”, ricordando, tra le altre cose, che per informazioni sulla circolazione in tempo reale è possibile scaricare l’applicazione VAI di Anas, disponibile gratuitamente per tutti gli smartphone ed i tablet. È attivo inoltre il Servizio Clienti Pronto Anas, raggiungibile chiamando il numero verde gratuito 800.841.148 e consultabile il sito www.stradeanas.it. Infine sono disponibili i canali Linkedin, Instagram, X e Facebook».

HOME SCHEDE+FOTO FORUM PREMIO TGISTE TUTTO TV DONNE INTERVISTE ARCHIVIO
Facebook  Twitter  Instagram

Telegiornaliste: settimanale di critica televisiva e informazione - registrazione Tribunale di Modena n. 1741 del 08/04/2005
Vietata la riproduzione, anche parziale, senza l'esplicito consenso del webmaster