Telegiornaliste anno XX N.
13 (760) del
10 aprile 2024
Anna
Ferretti, benvenuti su Moonevents
di
Giuseppe Bosso
Ci sono due pazzi che sono stanchi di vivere in manicomio:
una notte decidono di provare a fuggire…
così inizia la barzelletta che Joker racconta a Batman nella
conclusione di
The Killing Joke, capolavoro del fumetto
datato 1988. La nostra intervista potrebbe iniziare così: c’è
una creativa imprenditrice originaria della Puglia, che decide
di mettersi alla prova come scrittrice, elaborando una storia
che sarebbe riduttivo definire semplicemente ‘fantasy’, popolata
da maghi, vampiri e altre creature che vivono a metà tra il loro
mondo e il nostro. Incontriamo
Anna Ferretti per parlare di
Moonevents, edito da Albatros, da poco in
libreria.
Benvenuta, Anna, anzitutto come si è avvicinata al mondo
della scrittura e com’è nato Moonevents?
«Buongiorno a voi, diciamo che fin da piccola ho nutrito sempre
una grande fantasia e ciò mi ha condotto ad elaborare con la
semplice immaginazione, mondi chimerici e bizzarri che mi
permettessero di evadere da una quotidianità spesso complicata.
La prima volta che tentai di mettere tutto su carta, avevo
appena 9 anni. Brevi composizioni infantili e canzonette, frutto
dell'ammirazione, di una bimba di quell'età, per il mondo
Disney. Così allo stesso modo, le esperienze vissute poi da
adulta, i viaggi che mi hanno condotto nelle città che ho sempre
desiderato visitare, mi hanno portata ad elaborare Moonevents».
Chi leggerà la sua opera, senza fare spolier, potrebbe
rimanere sorpreso da com’è riuscita a condensare, sia pure su
una base strettamente fantasy, molti generi anche con più o meno
velate citazioni ad altre famose opere, da Cenerentola a
Harry Potter: dove ha trovato questa ispirazione?
«Come dicevo poc'anzi, il mondo fiabesco mi ha sempre
affascinata e ispirata, diventando tutt'ora, la koinè del mio
pensiero. Così fondendo, realtà e fantasia, ha preso vita questo
romanzo. Tuttavia, il lettore, man mano che si addentrerà
nell'opera, potrà riconoscere oltre che personaggi favolosi e
incantati, derivanti da
Cenerentola,
La Bella e la
Bestia,
Harry Potter,
Twilight, ecc., anche
tratti di letteratura inglese come Shakespeare, Charles Dickens,
dove nelle caratteristiche dei miei personaggi, si riscontrano,
magari anche velatamente, tratti delle loro opere».
Quali sono stati i riscontri che ha avuto, anche interagendo
tramite i social network con i suoi lettori?
«Considerando che il libro è pubblico solo dal 29 febbraio,
posso dire di aver avuto un riscontro piuttosto positivo durante
il mese successivo fino ad ora. Partiamo dal fatto che sono
molto attiva sui social già da tempo. Sono un'amante del vogue,
del trendy, per cui fino ad oggi avevo pubblicato per lo più
contenuti riguardanti l'estetica. Temevo che questo nuovo
argomento potesse non avere uguale rispondenza. Posso dire
invece che sono rimasta piuttosto soddisfatta, in quanto non
solo sto ricevendo molti consensi e complimenti, l'emozione di
scrivere le prime dediche a coloro che hanno acquistato il libro
e che abitano non troppo distanti da me, è stata unica devo
dire, forse anche un po' imbarazzante le prime 2 o 3 volte...
tuttavia la cosa più entusiasmante, che mi sta dando le maggiori
gratificazioni, è che mi sta permettendo di conoscere persone
culturalmente affini al mondo letterario, e ciò per me è fonte
di ispirazione e crescita quotidiana».
Nonostante non si direbbe, possiamo dire che gli italiani
siano un popolo di lettori?
«Diciamo che il mondo editoriale in Italia, in generale, è
piuttosto complicato, anche se resta un settore sempre
apprezzato. A ciò si affianca una cultura “del leggere”, dove
l'Italia non è certamente tra i primi paesi al mondo. Nonostante
questo le nuove tecnologie come audio libri ed ebook,
contribuiscono in maniera sostanziale alla fruizione ed
apprezzamento di un'opera, soprattutto tra i giovani. Malgrado
la crescita di questo nuovo settore digitale, però,
fortunatamente, il libro di carta resta sempre quello più
apprezzato dal pubblico in genere, soprattutto quando la lettura
è vissuta come un momento di svago e di sviluppo personale. Poi
vogliamo mettere l'odore della carta di un libro appena
stampato? Meraviglioso e travolgente! Ovviamente la mia
ambizione, va oltre i confini nazionali, vorrei vedere la mia
opera tradotta in altre lingue, per affacciarmi a Paesi che
potenzialmente fruiscono maggiormente della lettura».
Quali sono le difficoltà che ha incontrato in sede di
produzione e di promozione del suo libro?
«Come ho detto poco fa, affacciarsi al mondo dell'editoria in
Italia non è semplice. Per gli scrittori emergenti pubblicare la
propria opera è molto complicato, se non si è uno scrittore già
affermato, piuttosto che un influencer con milioni di follower,
dalle case editrici importanti non è facile farsi notare. Questa
è una realtà che tende a scoraggiare i nuovi scrittori e se non
si è temerari e fiduciosi, non si va avanti. A mio parere, non
ci si deve arrendere alle prime difficoltà che si incontrano sul
proprio cammino. Sono convinta che quando si ha un'idea e se si
crede davvero in essa, bisogna portarla avanti con convinzione e
fermezza, perché tempo ci vorrà e sicuramente ci saranno
sacrifici da fare, ma quell'idea ti condurrà dove volevi
arrivare. Questa è una consapevolezza che ho sviluppato con le
esperienze vissute. Certo una cosa è sicura, bisogna contare
sulle proprie forze... posso dire che nel tempo ho aperto
numerosi cerchi, che alle volte ho creduto di non riuscire più a
chiudere, o almeno di non riuscire a chiuderli tutti, ma mi sono
resa conto che con il duro lavoro e la determinazione, si può
arrivare a tutto! Per quanto riguarda la promozione del libro,
Moonevents è un romanzo fantasy per cui destinato ad un
pubblico di nicchia, ma è comunque un genere apprezzato in varie
fasce di età. I social hanno un ruolo fondamentale nella
pubblicizzazione, così come le presentazioni e i firma copie che
danno l'approccio diretto con il lettore. Detto questo
approfitto per informare i lettori che il 16 maggio nella città
di Francavilla Fontana, farò la prima presentazione, oltre che
in programma ho vari altri eventi».
Per gioco, se ci fosse la possibilità di realizzare un film
sul suo libro e lei potesse, magicamente, scegliere gli
interpreti, a chi assegnerebbe i ruoli dei suoi personaggi,
almeno cinque dei principali?
«Beh sicuramente Cornelius e Desdemona, gli imperatori eterni,
li potrebbero interpretare benissimo Kristen Stewart e Robert
Pattinson. Hanno già dimostrato che il ruolo di vampiri gli si
confà alla perfezione, l'incarnato pallido e gli sguardi vitrei,
nella saga di
Twilight, sono caratteristiche che li ha
contraddistinti. Per quanto riguarda Achim, l'antagonista del
romanzo, vedrei bene Willem Dafoe, che per la maggior parte
delle volte nella sua carriera cinematografica, ha interpretato
il ruolo del cattivo, quindi chi meglio di lui?! Infine Angelica
e Ivory, i protagonisti del mio romanzo, sono due fratelli
gemelli e in questi ruoli ci vedrei bene rispettivamente: come
Angelica, l'attrice Matilda De Angelis, protagonista della serie
crime
La legge di Lidia Poet su Netflix, temeraria e
audace e come Ivory, l'attore Lorenzo Zurzolo che, con i suoi
occhi chiari e la sua acconciatura un pò scapigliata, lo vedrei
adatto in questo ruolo. Oppure, perché no, alcuni dei miei amici
con i quali stiamo realizzando un cortometraggio di due o tre
scene circa, tra le principali, come: “la nascita della razza
mista”. Durerà non più di dieci minuti circa, e se riusciremo a
terminarlo in tempo, verrà proiettato durante la prima
presentazione di maggio e poi in seguito. Si tratta di un libro
fantasy, per cui si può dare un po' di libero sfogo alla
fantasia e rendere l'evento un po' più suggestivo! ».
Chi è Anna Ferretti, al di là della sua attività di
scrittrice?
«Beh io mi considero una persona piuttosto dinamica e
determinata, soprattutto cerco di vedere sempre il lato positivo
delle cose. Queste mie peculiarità mi hanno portata ad
intraprendere, nel corso del tempo, molti percorsi che
apparentemente potrebbero sembrare discordanti ma che alla fine
conducono tutti ad un punto di unione. La mia fervida
immaginazione, stravaganza, ma anche la mia passione per lo
stile ricercato e l'acribia per il dettaglio, sono sfociati, nel
tempo, non solo nella scrittura e nell'accoppiamento dei capi di
vestiario, ma anche nel fascino del design interno. Diciamo che
alcuni, scherzosamente, mi hanno definita, una sorta di dandy
contemporanea. Come dicevo prima, nella mia vita ho aperto
numerosi cerchi che con duro lavoro e devozione e alle volte
anche con dei momenti di sconforto e abbattimento, sono riuscita
a chiudere e mi hanno condotto ad essere la donna che sono oggi.
Ho conseguito la laurea magistrale in Giurisprudenza,
concludendo anche la pratica notarile; sono un'imprenditrice,
titolare di una struttura extra-alberghiera in Puglia
Tenuta Anna vicino al mare, che ho per
l'appunto, io stessa progettato e arredato, non solo negli
interni ma anche nell'aria esterna: giardino e piscina. Ma a
parte questo, negli ultimi anni ho architettato altri edifici,
dando libero sfogo all’inventiva e designer che è in me. Ma
ovviamente non ci si ferma qui, nella vita si punta sempre a
migliorarsi e ad andare oltre!».
Ha in mente un sequel, anche non nell’immediatezza, o di
proseguire con un nuovo genere?
«
Moonevents di per sé si presta ad avere un seguito a cui
ovviamente sto già pensando, ma che in questo momento è ancora
solo un'idea. Per ultimare quest'opera ho impiegato diverso
tempo, anzi diversi anni direi. Ma come dicevo prima la
perseveranza e la risolutezza alla fine pagano sempre. Nel
frattempo poi, ho composto un altro romanzo, che ha come filo
conduttore sempre il genere fantasy, ma con una trama incentrata
su una mia reale quotidianità. Lo scrivere resta e resterà per
me, sempre la migliore evasione dall'ordinarietà».