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Intervista a Simona Teodori   Tutte le interviste tutte le interviste
Simona TeodoriTelegiornaliste anno XIX N. 25 (741) del 18 ottobre 2023

Simona Teodori: donne speciali piene di risorse
di Antonia del Sambro

Sta per iniziare il NeRoma Noir Festival, un evento culturale e letterario che vedrà nomi tra i più importanti del nostro panorama editoriale come Patrizia Rinaldi, Carlo Lucarelli, Giancarlo De Cataldo, Davide Vecchi, Francois Morlupi e tantissimi altri. Al timone anche per questa edizione 2023 ci sarà Simona Teodori, avvocata di successo, ricercatrice storica e scrittrice. E mentre sta ultimando i preparativi finali per il festival che si aprirà ufficialmente venerdì 20 ottobre si è fermata un attimo per raccontarci del suo lavoro e dell’evento romano più importante di questo autunno e del suo amore per tutte le donne.

Simona, benvenuta su Telegiornaliste. Tu sei un avvocato, una ricercatrice storica e anche una scrittrice; quindi, ti chiedo subito come riesci ad armonizzare e conciliare il tutto? E la tua vera passione qual è?
«Innanzitutto, grazie a voi. Non sono un caso speciale ma sono fortunata, perché la mia vita professionale, pur essendo piuttosto intensa, mi offre l’opportunità di gestire il tempo e, di conseguenza, di decidere quando poter studiare, fare ricerca in archivio oppure scrivere. Le mie passioni più grandi sono la storia e la scrittura».

Sta per iniziare NeRoma di cui tu sei coordinatrice e organizzatrice insieme allo scrittore Fabio Mundadori. Non eri già abbastanza impegnata di tuo per volerti buttare a capofitto anche in questa avventura? E cos’è il NeRoma, ti va di raccontarlo alle nostre lettrici.
«Il NeRoma Noir Festival è un’avventura meravigliosa in cui mi sono lanciata con entusiasmo dalla prima edizione (nell’ottobre 2018) e oggi siamo giunti alla sesta. Si tratta di una manifestazione della narrativa di genere thriller, giallo e noir che ha visto ospitare i più bei nomi del panorama letterario italiano attuale. I miei compagni di viaggio – organizzatori del festival – sono Fabio Mundadori e Fiammetta Bianchi e siamo davvero emozionati per l’edizione di quest’anno, che ospiterà penne straordinarie, di autori noti e di autori emergenti».

Nella primavera 2024 uscirà la tua ultima fatica letteraria edita da Newton Compton, so che non puoi né spoilerare né anticipare molto ma so anche che possiamo dire tranquillamente che la protagonista è una donna eccezionale realmente vissuta e dato che le nostre lettrici si appassionano sempre a questo tipo di racconto puoi lasciarti scappare solo una piccola indiscrezione tra amiche?
«Il libro che uscirà a marzo 2024 con Newton Compton è un lavoro cui tengo moltissimo, in primo luogo perché sono molto legata alla protagonista – nonostante si tratti di una giovane donna nata nel 1577 – e in secondo luogo perché il romanzo ha richiesto anni di ricerca. Il sipario si apre sulla Roma barocca di Caravaggio, nei suoi vicoli oscuri, dove la storia serpeggia insieme alle passioni umane più alte e insieme a quelle più infime e segrete».

Tutto questo per dire che al prossimo NeRoma in cartellone ci sarai anche tu con il tuo libro e ti dovrai barcamenare nella tua doppia veste. Preoccupata o felice di questa cosa?
«Felicissima».

Simona, io per confidenza nei tuoi confronti in questa chiacchierata ho giocato un po’ con te ma realmente tu sei una donna che riesce a portare avanti tante cose interessanti e anche molte delle tue passioni, in più sei una mamma e quindi hai le giornate completamente piene. Pertanto, chi meglio di te può dare una “dritta”, un consiglio alle giovani lettrici con la passione per la scrittura e insieme con impegni lavorativi o familiari differenti. Che cosa ti sentiresti di dirgli o di augurargli?
«Amo profondamente le donne. Sono esseri speciali, pieni di risorse, capaci di declinare la propria quotidianità in armonia con la realtà che le circonda e con i loro sogni. Una donna che scrive deve destreggiarsi tra mille impegni, questo è vero; tuttavia, è necessario ritagliare del tempo per sé e per coltivare le proprie passioni. Scrivete sempre e comunque, anche solo per voi stesse. Se avete urgenza di dire qualcosa, a prescindere dalle dinamiche legate all’editoria, fatelo e fatelo ora, senza rimandare».

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