
Telegiornaliste anno XIX N. 2 (718) 
		del 18 gennaio 2023
		
		
Silvestra Sorbera, Un Natale a Regency Street
		
		di 
Tiziana Cazziero 
		
		Tra le firme della nostra testata, Silvestra Sorbera ci parla di una 
		delle sue ultime fatiche. 
		
		
Ciao Silvestra: Un Natale a Regency Street, come nasce questo 
		racconto? 
		«Ciao e tutti e grazie per l'opportunità. Nel periodo estivo avevo 
		sentito parlare di questo concorso della
		
Land Editore 
		e, con l'entusiasmo dei bambini, mi sono detta: perché no! E ho 
		provato». 
		
		
Parlarci della raccolta ideata dalla Land editore, cosa ti ha spinto 
		a partecipare? 
		«Non avevo mai scritto un regency anche se sono sempre stata tentata. 
		Avevo in testa già da tempo l'ambientazione ma ho sempre avuto un po' 
		timore di cimentarmi con questo genere. Ho approfittato del concorso per 
		mettermi alla prova e vedere se la storia che avevo in testa poteva 
		interessare». 
		
		
Ambientazione Regency, come ti sei trovata nel raccontare una storia 
		in questo periodo? Questa è stata la tua prima volta con questo periodo 
		storico? 
		«È stata la prima volta ed è stato molto divertente tanto che penso di 
		dare nuova vita ai protagonisti principali, soprattutto a nonna Mary che 
		in questo racconto ha avuto un ruolo importante ma le ho riservato poche 
		pagine». 
		
		
Milly è la protagonista della tua storia, ti sei ispirata a qualcuno 
		che conosci per creare questo personaggio? 
		«No, a nessuno in particolare. Mi sono immaginata come mi sarei trovata 
		io nella sua situazione. Nella sua vita, cosa avrei fatto. E poi è 
		venuto da sé». 
		
		
Altri progetti per il futuro? Cosa ci dobbiamo aspettare per il 2023?
		
		«Un romanzo è già pronto e adesso è in fase di rilettura ma non so in 
		che periodo dell'anno lo pubblicherò. In primavera arriverà la nuova 
		indagine del commissario Livia, la settimana che chiude ideologicamente 
		la trilogia nata con 
Ciccannina, seguita da 
Neve d'Aprile. 
		Nel nuovo romanzo le indagini si chiuderanno lasciando al commissario un 
		po' di tempo per capire cosa vuole veramente dalla vita».