Telegiornaliste anno XIX N. 18 (734) del 31 maggio 2023
Ivana
Delvino, in prima linea ogni giorno
di
Giuseppe Bosso
Incontriamo
Ivana Delvino, volto di
Tgr Emilia Romagna.
Inevitabile partire dalla tragedia che ha colpito l’Emilia Romagna:
quali sono le sensazioni che le hanno suscitato le immagini della
terribile alluvione?
«La tragedia dell'alluvione ci ha violentemente catapultato in una
situazione d'emergenza simile solo al terremoto che abbiamo subito nel
2012. È stata una ferita profonda per tutti e siamo impegnati
costantemente per dare un'informazione puntuale che possa aiutare chi è
in difficoltà».
Cosa ha comportato per la vostra redazione il dover affrontare questa
emergenza e come vi siete attivati anche per fornire supporto alle
popolazioni colpite in prima linea?
«Siamo in prima linea sul fronte dell'informazione. Nelle prime ore
abbiamo diffuso gli appelli dei sindaci e della protezione civile per
mettere in salvo le persone in pericolo. Ora il nostro compito è
documentare costantemente le situazioni ancora gravi. Ci sono comuni
dove le strade sono piene d'acqua e c'è bisogno di non spegnere i
riflettori sull'emergenza».
Parlando in termini strettamente giornalistici, trovarsi in una
situazione di emergenza territoriale rappresenta un impegno maggiore
rispetto a tempi, per così dire, ‘ordinari’?
«Certo nel momento dell'emergenza significa non avere giorni di riposo e
lavorare senza limiti di tempo per cercare di trasmettere
un'informazione completa».
Siamo in presenza di un’ennesima tragedia legata ai cambiamenti
climatici che hanno ripercussioni anche nel nostro Paese: bisognerebbe
dare maggiore spazio, quantitativo e qualitativo, da parte
dell’informazione a queste tematiche che ormai non possiamo più
ignorare?
«L'informazione dà ampio spazio al tema dell'ambiente e del cambiamento
climatico. Per mesi ci siamo occupati del problema della siccità, ormai
non si può più perdere tempo».
Cosa ha rappresentato per lei l’approdo a Tgr Emilia Romagna?
«Io sono cresciuta nella redazione della Tgr Emilia Romagna. Sono
arrivata all'inizio della mia carriera e qui ho conosciuto i
professionisti che mi hanno insegnato il lavoro giornalistico. Ci sono
sempre sfide nuove e questo è uno dei motivi per cui ho rinunciato ad
altre occasioni».
Prescindendo da questi ultimi giorni, qual è stata l’esperienza o
l’evento che ha seguito e che l’ha maggiormente coinvolta da quando ha
iniziato il suo percorso giornalistico?
«Sicuramente la tragedia del terremoto del 2012 è l'esperienza
professionale che mi ha coinvolto maggiormente. È stato un periodo
difficilissimo, ma fondamentale nel mio percorso lavorativo».