Telegiornaliste anno XVII N. 29 (679) del
27 ottobre 2021
Michela
Paolino, la mia Cenerentola attuale
di
Giuseppe Bosso
Incontriamo
Michela Paolino, scrittrice varesina che ci parla
della sua ultima fatica letteraria, edita da L'ArgoLibro
Come nasce Cenerentola in quarantena e da cosa ha
tratto ispirazione?
«
Cenerentola in quarantena nasce un po' per gioco. Ho
scritto i primi capitoli sotto forma di racconti, per
rispondere a un'iniziativa della rete bibliotecaria della
mia provincia, Varese, che prevedeva la pubblicazione di
brevi testi su un proprio blog. Da lì nella mia testa si è
delineata tutta la storia, ed è arrivata l'idea di stilare
un vero e proprio romanzo. Una storia attuale, ispirata
dalla situazione anomala che tutti noi ci siamo trovati (ed
in parte ancora ci troviamo) a vivere».
Matilde, la protagonista, simbolicamente rappresenta, con
l’evento di cui parla nel libro e che ovviamente lasciamo
scoprire alla curiosità dei lettori, la delusione per
un’attesa tradita e il sapersi rimboccare le maniche anche
di fronte all’avversità che ha rappresentato il covid?
«Sicuramente rappresenta una delusione all'inizio. Ma poi,
la situazione che vive, passa dall'essere negativa,
all'essere speciale. Quello che sembra solamente un periodo
no, diventa un periodo diverso e sorprendente. Questo è un
po' il messaggio positivo e di speranza che vorrei passasse:
a volte dietro una situazione apparentemente nera, può
nascondersi l'inaspettato e rivelarsi ancora più bello, e
per l'appunto speciale».
In che modo ha cercato di promuovere la sua opera, tenuto
conto delle limitazioni che, ora in calo, per molto tempo ha
avuto la possibilità di andare per l’Italia a fare
presentazioni?
«Proprio per via delle limitazioni ho promosso il mio
romanzo principalmente online, tramite social e con
iniziative via Instagram che hanno goduto di un ottimo
seguito. Ho inoltre avuto la fortuna di collaborare con
alcune scuole, con "presentazioni tramite schermo", e solo
per un paio di classi dal vivo».
In prospettiva futura valuterebbe la possibilità di una
trasposizione cinematografica o televisiva del racconto?
«Assolutamente sì! Anche se al momento mi sembra un sogno
molto lontano. Ma la vita mi sta insegnando che non bisogna
mai dire mai, quindi chissà...».
Chi è Michela Paolino, oltre la promettente scrittrice
che sta acquisendo visibilità con i suoi libri?
«Michela è una giovane donna, che lavora come impiegata
presso un'azienda attiva in campo internazionale (sfruttando
gli studi linguistici). In parallelo, però, sente la
necessità di dare sfogo alla parte artistica di sé. Così
scrive (sia per narrativa, che per il proprio blog), ogni
tanto disegna, e coltiva una passione per la moda, che per
lei è anche un importante mezzo di espressione. Inoltre ama
viaggiare, esplorare i dintorni, praticare sport, e stare in
compagnia di famiglia e amici. Insomma, è una giovane donna
che non si annoia mai!».