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Rossella PisaturoTelegiornaliste anno XVI N. 31 (648) del 25 novembre 2020

Rossella Pisaturo, reinventarsi nel lockdown
di Giuseppe Bosso

Social manager, giornalista con tesserino conseguito quest’anno, voce di Rcs Radio Castelluccio, incontriamo Rossella Pisaturo.

Da presentatrice di eventi e social manager, oltre che conduttrice radiofonica come ha cambiato la tua vita professionale la pandemia?
«Non potendo usufruire dello studio radiofonico a Salerno per andare in diretta FM, causa lockdown, abbiamo dovuto reinventarci tutti. Siamo stati immersi nella tecnologia, con lo smartworking. È stato inizialmente difficile e strano, la nostra preoccupazione era rassicurare l’utente a casa che ci seguiva in diretta social. Spero davvero di esser stata in grado di trasmettere il giusto supporto con l’informazione e le varie interviste. È stata una bella sfida, dal punto di vista professionale, ogni giorno ho imparato cose nuove, mi informavo e studiavo costantemente.

Si dice “da un problema può nascere una risorsa”, pensi si possa dire così anche per questo momento, nel senso di possibilità che possono nascere anche da una situazione di emergenza come quella che stiamo vivendo?
«Se intendi come possibilità di scoprire nuove forme di comunicazione, si. Credo che molte cose oramai non si ristabiliranno più. La tecnologia è diventata parte integrante del nostro quotidiano. Dal nuovo approccio con il pubblico, ritengo comunque che si sia abituato a non usufruire del mezzo via FM. I social vestono un ruolo importantissimo».

Come è cambiato invece il tuo modo di relazionarti con gli ospiti delle tue trasmissioni?
«Mi è dispiaciuto, ovviamente, non accogliere più i miei ospiti, non intervistarli in presenza. Adesso stiamo agendo con interviste telefoniche. Siamo in zona rossa e gli spostamenti sono effettivamente un problema. Mi piace molto il contatto diretto con le persone, accoglierli in studio e far sentire loro a proprio agio. Tuttavia, è giusto dare altre priorità. Ci troviamo in un momento storico, la situazione è delicata e non possiamo commettere errori!».

Come ti sei avvicinata al mondo radiofonico e con quali prospettive?
«La radio è il mio primo amore. Ho intrapreso questo percorso a Napoli, durante gli anni universitari, e da allora non l’ho più lasciato. Mi hanno “buttata” ai microfoni letteralmente per gioco, perché ho una parlantina sveglia. Avevo già capito di non poterne fare più a meno. Da allora, poi, ho studiato anche per quello. Alternavo studio universitario a corsi di dizione, formazione. È stato impegnativo, gestire il tutto. Ma credo fermamente che i sacrifici, ripaghino sempre. Conclusa la parentesi napoletana, sono ritornata nel salernitano. Ho conosciuto l’Editore di Rcs75 Radio Castelluccio Lucio Rossomando ad una mostra, già 3 anni fa, e ci siamo subito capiti. Sono grata di far parte di questa splendida famiglia, ho potuto seguire eventi importanti. Sono reduce da un Giffoni Film Festival davvero impegnativo, e anche quest’anno abbiamo seguito il Festival di Sanremo direttamente dalla Sala Stampa Lucio Dalla».

Ti sta stretto il contesto di Radio Castelluccio?
«No, non mi sta stretto. Ho trovato un ambiente in cui mi sento gratificata, una costante sfida quotidiana, adrenalina pura. Sarebbe difficile immaginarmici senza!».

Qual è stato l’evento che più ti è mancato nell’anno della pandemia, e che speri di ritrovare presto?
«Più che un evento specifico, ti dico che mi è mancata la possibilità di partecipare dal vivo a varie cose. Anche una semplice conferenza stampa! Lo dico sempre: il contatto con le persone, è alla base di questo lavoro. Spero di ritrovare al più presto questo contatto».

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