Telegiornaliste anno XV N.
31 (613) del
20 novembre 2019
Monica
Giandotti, da Santoro ad Agorà
di
Giuseppe Bosso
Reduce dall’esperienza alla conduzione di
Agorà Estate, incontriamo la giornalista del Tg3
Monica
Giandotti.
Che bilancio trae dall’esperienza di Agorà Estate?
«Un’esperienza straordinaria, la diretta tutte le mattine crea un
rapporto fortissimo con gli spettatori. Un importantissimo passaggio
professionale».
C’è stato un momento o un’occasione che ricorderà particolarmente di
questa esperienza?
«Sicuramente la stagione estiva appena conclusa, con la crisi di governo
e la formazione della nuova maggioranza. Passaggi delicati che
richiedono, nella narrazione quotidiana, molta lucidità ed equilibrio».
Che differenze ha riscontrato tra la conduzione del tg e quella di un
programma?
«Due lavori molto diversi. Da conduttore del tg sei il collettore del
lavoro di tutta la redazione ed è una grande responsabilità. Da
conduttore di un programma serve la capacità di improvvisare e seguire
un copione diverso da quello immaginato».
Dalla cronaca sportiva alla cronaca politica, come ha vissuto questo
passaggio?
«Passando per la cronaca locale, giudiziaria, anche nera. Ho fatto anche
informazione per il settore dedicato ai consumatori. Alla cronaca
politica sono arrivata sostanzialmente con il tg».
Che ricordi ha dell’esperienza che l’ha vista lavorare accanto a
Santoro e Travaglio ad Anno Zero? Quanto è stata importante per
la sua carriera?
«Un’esperienza decisamente formativa. Michele Santoro ha cresciuto molti
dei giornalisti più importanti attualmente sul mercato. Conosce le
regole del racconto televisivo come nessuno, lavorare per lui è una
grande fortuna e per questo non è sempre facile».
Gioie e dolori di essere una giornalista Rai?
«Io credo fortemente nel Servizio Pubblico. E penso che più che il dove
conti il modo in cui lo si fa. Servizio Pubblico è considerare il
telespettatore editore e consumatore del prodotto. In sostanza l’unico e
indiscutibile referente del tuo lavoro».
Se ne ha, quali sono le regole che segue nella scelta del look per
andare in onda?
«Quando posso mi affido a persone più brave di me. E quando non posso
prediligo capi tinta unita».
Che idea si è fatta del nostro sito?
«Che siete ormai un cult».