Telegiornaliste anno XV N.
12 (594) del 3 aprile 2019
Benedetta
Battistoni, in goal a Mediaset
di
Giuseppe Bosso
Incontriamo
Benedetta
Battistoni, volto di Mediaset.
Per lei l’approdo a un network come Mediaset cosa ha rappresentato?
«Per usare un paragone calcistico potrei dire che questo approdo per me
è stato come fare goal».
In base alla sua esperienza per un giovane aspirante giornalista
meglio l’Italia o tentare la strada estera?
«Decisamente fare esperienza all’estero, se il giornalismo è la sua
aspirazione».
Quali sono finora gli eventi o i fatti da lei seguiti che l’hanno
maggiormente coinvolta?
«Tanti episodi, soprattutto di cronaca nera, e tra questi non posso non
citare l’omicidio di Marta Russo».
Immagine e professionalità possono coesistere?
«L’immagine è importante, ma la professionalità di più e per acquisirla
bisogna non avere orari, e occorre tanta curiosità e passione».
C’è spazio per la vita privata con un lavoro così impegnativo?
«Certo che c’è e lo posso ben dire, da madre di tre figli».
Tra le colleghe e i colleghi con cui interagisce quotidianamente c’è
qualcuno che ammira in particolare?
«Ammiro i grandi del giornalismo, e fra questi Eugenio Scalfari unico
fra tutti».
Cosa vede nel domani?
«Un giornalismo diverso, più orientato sui siti e sempre più veloce, ma
ci sarà sempre spazio per gli approfondimenti e le inchieste».