Telegiornaliste anno XV N. 17 (599)
del 22 maggio 2019
Barbara Kal: mai smettere di studiare
di
Antonia del Sambro
Barbara Kal è una artista poliedrica che passa con successo
dal giornalismo, al doppiaggio, alla conduzione. Il suo
segreto è una grande determinazione ma soprattutto una
eccellente preparazione che anno dopo anno ha arricchito il
suo curriculum e l’ha fatta diventare molto professionale e
anche molto convincente agli occhi di tutti i suoi
ammiratori. Fatica, impegno, doti personali: tutto questo
fanno una delle artiste più credibili del mondo dello
spettacolo italiano. Noi l’abbiamo intervistata e ci siamo
fatti raccontare un po’ di cose.
Barbara parliamo subito dei tuoi progetti in corso o da
realizzare. Cosa ti riserva questo 2019
«Grazie del vostro invito. Il 2019 mi vede già in piena
attività come conduttrice del format che conduco
Enjoy Side, prodotto dalla
Video Action di Firenze che è dedicato alle
eccellenze soprattutto italiane. Ci sono diversi progetti
nel cassetto ma non vorrei svelare nulla, ho imparato a
essere certa di un lavoro solo quando effettivamente lo
inizio».
Tu fai molte cose, dalla speaker radiofonica alla
doppiatrice. Ce l'hai ancora un sogno nel cassetto, qualcosa
che non sei ancora riuscita a fare?
«In realtà come doppiatrice e speaker vorrei lavorare molto
di più. Come attrice invece mi alterno tra Fiction, docufilm
e spot. I periodi lavorativi si alternano ad altri in cui
sono assente dagli schermi tv e dai set ma in questi periodi
ci sono comunque molte cose da fare: tra studio,
organizzazione e provini».
Cosa vuol dire recitare in un mondo 3.0 dove tutto sembra
passare ormai solo dal web?
«In realtà cerco di sfruttare anche il web per la mia
professione, sia come conduttrice che come attrice. Si
possono creare molte sinergie interessanti e entrare in
contatto con molte opportunità. L'importante è farlo in modo
professionale».
Che consiglio daresti a una ragazza che desidera
intraprendere il tuo stesso percorso?
«La cosa più importante che spesso vedo non viene proprio
considerata è studiare, e non smettere mai di farlo, capire
veramente cosa si vuole, essere disposti a tanti sacrifici,
a tanti no, a tanti momenti difficili. Il mio è un lavoro
molto bello ma spesso chi è al di fuori non si rende conto
di quanta fatica e impegno ci siano dietro alla "facciata".
Se si vuole fare con professionalità. Io non ho ferie,
domeniche o giorni liberi... poi ho iniziato relativamente
tardi ed è ancora più complicato».
Come ti vedi tra dieci anni e dove soprattutto?
«Questa è una domanda da un milione di euro... scherzi a
parte non so dirvi dove mi vedo ma sicuramente ho molti
sogni ancora da realizzare. Certo non so se si avvereranno
ma io ci metterò tutto il mio impegno. Spero di riuscire a
lavorare nel cinema: per poco ancora non è accaduto, spero
di continuare a fare tutte le cose che faccio oggi e di
poter essere un'attrice e una conduttrice sempre più
preparata, e so che tutto ciò richiederà studio e
determinazione. Poi perché no, un po' di radio non sarebbe
male, e chissà se la Rai prima o poi mi vorrà a con sé».