Telegiornaliste anno XIV N.
30 (577) del
14 novembre 2018
Vittoria
Tomasi, comunicatrice a tutto tondo
di
Tiziana Cazziero
Abbiamo il piacere di incontrare la giornalista e scrittrice
Vittoria
Tomasi.
Ciao Vittoria e grazie per il tuo tempo. Scrittrice, giornalista,
conduttrice televisiva, come concili le tue attività?
«Qui si parte con le domande difficili! Non sempre è facile, ma posso
dire con il tempo di aver trovato una certa sintonia tra queste attività
diverse, ma allo stesso tempo simili, legate dal filo diretto della
comunicazione. Il segreto è sapersi organizzare. Certo, le notizie non
sempre sono prevedibili, ma le registrazioni televisive sì, e nei
ritagli di tempo mi dedico alla stesura dei miei romanzi».
Quando hai capito che il tuo futuro sarebbe stato nella
comunicazione?
«Sin da bambina. Ho sempre amato il mondo della scrittura e mi divertivo
a inventare storie e a scriverle su un quadernino. Per quanto riguarda
l’amore per la conduzione televisiva, invece, è nato dopo la
partecipazione al concorso di Miss Italia, un’esperienza che mi ha
aiutato tantissimo a vincere la timidezza».
Presentatrice e scrittrice, se dovessi scegliere, in quale tra queste
due figure ti senti più affine?
«Spero di non doverlo mai fare perché non saprei cosa scegliere. Adoro
scrivere e inventare nuove storie per emozionare i lettori, ma anche
raccontare al pubblico vere storie di vita mi dona una sensazione
impagabile».
Il mondo editoriale è molto cambiato negli ultimi anni, cosa ne
pensi? Internet prenderà il controllo sulla carta stampata?
«È probabile. Ormai dipendiamo da Internet per fare qualsiasi cosa,
inclusa questa intervista. Però penso che la carta stampata possa ancora
dare ‘filo da torcere’ al web. Ha dalla sua parte la tradizione e le
sensazioni tattili e olfattive che non ci può donare nessun device».
Parliamo dei tuoi libri. Quale genere ti piace trattare e a chi sono
rivolti?
«Sono partita con due racconti fantasy-storici, la saga di
Anita e la
Setta dei Padroni del Tempo, per poi dedicarmi al mondo del rosa,
con due storie d’amore totalmente diverse, entrambe dedicate a un
pubblico giovane, ma non solo:
Welcome to Chrissi Island, scritto
sotto forma di diario, e
Lasciata all’altare».
Da dove arriva l’ispirazione per le tue storie?
«Direi dalla vita di tutti i giorni. A volte mi capita di prendere
ispirazione da fatti realmente accaduti, luoghi che visito (come nel
caso di
Chrissi Island), ma anche da persone che incontro. In
certi casi l’idea mi arriva come un fulmine a ciel sereno, in altri
basta qualche notte di sonno».
Lasciata all’altare è una delle tue ultime opere pubblicata con
Delos Digital, vuoi raccontarci qualcosa di questa storia?
«Si tratta di una commedia romantica che racconta le disavventure di
Sofia, una giovane giornalista (guarda caso) che ha deciso di
intraprendere la carriera di wedding planner per sbancare il lunario. Il
suo banco di prova sarà il matrimonio del fratello che, come potrete
immaginare dal titolo del libro, si rivelerà un vero disastro. Inoltre,
a tentare la protagonista avremo un affascinante ufficiale di crociera e
un misterioso cavaliere mascherato, Messer John…».
Sei una comunicatrice a tutto tondo, ma qual è la prima definizione
di te stessa in ambito professionale che ti viene subito in mente?
«Proprio quella che hai dato tu! Mi sono sempre definita comunicatrice a
tutto tondo, anche perché non credo ci sia altra espressione per
riassumere quello che faccio: giornalista, conduttrice televisiva,
scrittrice, copywriter, ufficio stampa e anche blogger di viaggi: per
passione ho aperto il blog
Una penna in valigia in cui propongo itinerari alla
scoperta dell’Italia ed Europa».
Gli ebook stanno diventando preponderanti rispetto ai cartacei, tu a
quel formato sei più legata?
«Non posso dire di preferirli alla carta perché sarebbe una bugia. Il
libro cartaceo ti regala sensazioni tattili che un ebook ancora non può
dare. Però l’ebook vince in fatto di comodità: puoi avere centinaia di
libri sempre con te, a portata di e-reader o smartphone. Un’ottima
compagnia quando si viaggia da soli o si è in attesa».
Progetti per il futuro? Cosa dobbiamo aspettarci?
«Ce ne sono davvero tanti. Sul fronte televisivo, da novembre inizierò
la conduzione della nuova edizione del programma
Salute 3.0 che
tornerà in veste totalmente rinnovata. Sul fronte letterario ho appena
terminato la stesura di una nuova storia, molto diversa dalle
precedenti, e ora sono alla ricerca di una nuova ispirazione».