Telegiornaliste anno XIV N.
26 (573) del
10 ottobre 2018
Federica
D'Amico, voce per le voci
di
Giuseppe Bosso
Incontriamo la doppiatrice
Federica D'Amico per parlare del portale
ilDoppiaggio.it, primo portale per i professionisti
di questo settore.
Federica, come nasce il portale ilDoppiaggio.it?
«Nasce dall’esigenza di poter gestire le informazioni sul
proprio lavoro di doppiatore in modo autonomo. Volevo che ogni
doppiatore potesse indicare i personaggi che si trovava ad
interpretare, quasi in tempo reale. Partendo dalla figura del
Doppiatore ho poi pensato che anche il Direttore del
doppiaggio, l’Assistente e l’Adattatore dialoghista, avrebbero
potuto avere il loro profilo in cui indicare tutti i lavori
fatti nella loro carriera. Da questa necessità di base, si è
poi allargato l’orizzonte delle possibili funzioni che il
portale avrebbe potuto avere. È stato pensato per diventare ad
esempio una specie di albo di tutti i professionisti del
settore, per aiutare i direttori nella scelta dei doppiatori da
distribuire sui vari personaggi, per permettere alle società di
doppiaggio di essere associate in modo lampante alle opera di
cui hanno seguito l’edizione italiana, nonché per avere un
database con informazioni minuziose su tutto il cast vocale
completo di un opera. Questa ultima funzione trova vantaggi
sotto diversi aspetti, compreso quello di fornire agli
appassionati del settore, uno strumento agevole per essere
sempre informati sul proprio doppiatore preferito».
Qual è stata la risposta che avete avvertito dai vostri
colleghi e dal pubblico?
«Siamo online solo da pochissimi mesi, quindi ci troviamo in
una fase embrionale, per quanto riguarda le informazioni
contenute nel database. Ma la risposta di coloro che iniziano
ad utilizzare il portale per inserire i loro lavori è molto
positiva. I feedback che ricevo sono di grande entusiasmo sia
per la possibilità di autogestire lo spazio dedicato ai
professionisti, sia per la facilità con cui ci si può
attribuire i ruoli interpretati. Il portale è stato ideato per
fornire all’utente la massima resa con il minimo sforzo e per
ora sembra che soddisfi le aspettative».
Quali sono le aspettative future? Potrà diventare una vera e
propria fonte professionale e ufficiale per i doppiatori?
«L’obbiettivo è chiaramente quello di far conoscere a livello
nazionale questo strumento, in modo da renderlo un punto di
riferimento per il nostro settore. Per come è stato strutturato
e per la facilità di utilizzo di cui parlavo prima, sono sicura
che non faticherà troppo a entrare nell’uso più o meno
quotidiano di tutti i professionisti del doppiaggio. Inoltre,
le funzionalità messe a disposizione aumenteranno nel tempo,
per agevolare sempre di più il lavoro. Per menzionare già un
piccolo successo, posso dire che ilDoppiaggio.it è stato
ufficialmente riconosciuto dal
Nuovo Imaie, come una delle fonti da cui attingerà
le informazioni per quanto riguarda la questione dei diritti
audiovisivi. Partendo da qui, speriamo di raggiungere
obbiettivi sempre più importanti per tutti i professionisti».
Cosa pensa a proposito delle polemiche che personaggi come
Vincent Cassel hanno spesso creato parlando della vostra
categoria?
«Premesso che ormai chi vuole guardare i film o le serie tv in
originale, ha tutta la possibilità di farlo, credo che come
qualsiasi lavoro, lo si può fare bene o male, dipende da quanta
professionalità si impiega. Non possiamo negare che anche nel
nostro settore ci siano delle cose brutte da “sentire”, che
peggiorano l’opera originale, ma molto più spesso viaggiano in
parallelo, restituendo la stessa bellezza».
Com’è cambiata questa arte nel corso degli anni, per la sua
esperienza?
«Quello che è cambiato moltissimo è il metodo di lavoro, come
in realtà sono cambiati tutti i lavori in cui è arrivata la
tecnologia avanzata. Oggi tecnicamente possiamo fare delle cose
un tempo impossibili anche solo da immaginare, rendendo il
lavoro più facile e meno stancante per tutti. Il problema però,
è che invece di utilizzare il tempo recuperato per dedicarsi di
più alla resa, lo si deve usare per produrre di più. Rispetto a
qualche anno fa le ore di messa in onda sono decuplicate con
tutte le tv e le piattaforme esistenti. Con il risultato
paradossale che ci si stanca molto di più rispetto a prima,
cercando comunque di mantenere alta la qualità della nostra
arte».
Venendo a lei, dove potremmo ‘ascoltarla’ prossimamente?
«A breve su Netflix uscirà la quarta stagione di
Brooklyn
Nine-Nine, dove interpreto il ruolo di Gina, una segretaria
non troppo convenzionale di un distretto di polizia».