Telegiornaliste anno XIII N.
10 (520) del 15 marzo 2017
Raffaella
Cesaroni,
le novità di Sky un fulmine a ciel sereno
di
Giuseppe Bosso
Abbiamo il piacere di intervistare nuovamente
Raffaella Cesaroni, volto storico di
Sky Tg24.
Inevitabile parlare dei recenti cambiamenti che hanno riguardato
l’emittente all news del network, con trasferimento dalla storica sede
di Roma a Milano, e del clamore che ha riguardato una giovane collega.
Raffaella ci risponde con pacatezza ma al tempo stesso senza
indecisioni.
Come hai vissuto le nuove decisioni di Sky?
«Un fulmine a ciel sereno, sia pure da tempo in parte annunciate su
questo futuro milanese di Sky; soprattutto se Sky Tg24 è un’avventura
che hai vissuto fin dal primo giorno, nell’estate 2003, e la consideri
un po’ come una figlia, nata in quei giorni con una prospettiva che
nessuno di noi poteva immaginare gli sviluppi che avrebbe avuto nel
corso degli anni; trovarsi il 18 gennaio di fronte ad un futuro già
organizzato lontano da Roma è stato così; quando abbiamo iniziato la
maggior parte di noi, età media 30 anni, eravamo pronti a immergerci
completamente nel lavoro non avendo ancora messo su famiglia, come oggi
invece abbiamo quasi tutti; la nostra vita è strutturata a Roma, il
pensiero va innanzitutto a chi non potrà affrontare questo
trasferimento».
Una tua collega, Diletta Leotta, è ultimamente parecchio sotto i
riflettori: senza entrare nella vicenda specifica, non pensi si sia
esagerato nei suoi confronti?
«Con Diletta ho lavorato, abbiamo condiviso sedute al trucco, tantissime
dirette… è una ragazza preparata, che studia e si impegna moltissimo, a
dispetto della sua fisicità prorompente è soprattutto tantissima
sostanza, e lo dimostra anche la sicurezza con cui è scesa dalle scale
sul palco dell’Ariston a Sanremo; per come la conosco le critiche le ha
messe in conto e non se ne è curata più di tanto; le auguro di restare
sempre con i piedi per terra, continuare a basare il suo lavoro sulla
preparazione e a non cercare scorciatoie, non ne ha davvero bisogno».
Elezioni americane, scandali politici, calamità naturali e caos
immigrazione: tanti eventi che hanno impegnato anche la vostra
redazione, dove hai avvertito maggiore adrenalina?
«Le elezioni americane le abbiamo preparate e seguite da mesi con la
doverosa attenzione che un evento di questa portata richiedeva; il
terremoto di agosto e di ottobre nel Centro Italia sono stati eventi
imprevisti che hanno creato una grande partecipazione, emotivamente ci
ha coinvolti in maniera totale. Potrei dire che l’elezione di Trump
l’abbiamo vissuta con la testa, il sisma con la pancia».
Nonostante i problemi attuali, Sky rappresenta un’aspirazione per un
giovane giornalista?
«Non solo per i giovani. Sky è e continua ad essere una grandissima
opportunità; ricordo i nostri primi anni, con una redazione ancora da
completare, ma con la convinzione che stavamo mettendo le basi per un
grande futuro, e quegli occhi li vedo ancora adesso, anche in estate in
occasione delle sostituzioni. Continuiamo a raccontare il mondo in
maniera obbiettiva, anche se non mancano critiche… mi auguro che il
cambiamento da Roma a Milano non significhi ridimensionamento, sarebbe
un peccato. Dobbiamo continuare ad essere una voce corretta, ma forte e
considerata nel panorama nazionale. Purtroppo o per fortuna oggi sembra
che basti avere un iphone in mano ed essere al posto giusto nel momento
giusto per potersi definire giornalisti; può essere d’aiuto per
raccontare la realtà, ma non deve andare a discapito della
professionalità, che significa raccontare la realtà con sale in zucca,
in modo adeguato, è fondamentale».
Quanto è importante per te l’interazione con il pubblico e con i
fans?
«Moltissimo. Dalle risposte che ho capisco che quello che faccio lo sto
facendo bene; ho una pagina ufficiale Facebook gestita in modo
professionale, dove non potrete mai leggere offese, insulti. Le persone
che cliccano mi piace evidentemente mi apprezzano. Ricevo certo
critiche, ma mai senza andare sopra le righe. Non cerco tanti like,
racconto anche della mia vita privata ma in modo limpido e con rispetto
per i miei cari».
Cosa vede Raffaella nel domani?
«Anzitutto la mia famiglia, che ci sarà sempre quale che sia l’azienda
per cui lavorerò. La passione forte per il lavoro che ho e che metto in
campo ogni giorno. Spero di restare comunque a Sky».