Telegiornaliste anno XIII N. 20 (530) del
7 giugno 2017
Daniela Valenzi, vi racconto la mia Passarella
da Sogno
di
Alessandra Paparelli
Incontriamo Daniela Valenzi, imprenditrice nella moda, curatrice e
ideatrice di un importante evento quale Passerella Da Sogno.
Come hai iniziato la tua attività?
«Ho iniziato da piccola: studiavo ma la passione per il mondo dello
spettacolo mi ha sempre attirata; inizio con le radio private e faccio
la speaker per alcuni anni in radio molto note, successivamente
giornalista pubblicista e lavoro per alcuni anni all'agenzia
giornalistica Area. Sentivo però che mi mancava qualcosa dato che la mia
passione è sempre stata quella della moda: iniziai quindi ad addentrarmi
in questo meraviglioso seppur complicato mondo».
Sei una persona che usa molto la creatività?
«Sono una creativa, mi piace organizzare nonché stare dietro le quinte
per poi vedere i risultati di ciò che ho prodotto: sono molto
autocritica quindi con molta umiltà se commetto errori, ne traggo
insegnamento».
Un mondo prettamente maschile aperto però ormai anche alle donne: che
difficoltà hai trovato nel tuo percorso lavorativo, come donna?
«L'imprenditoria femminile è sicuramente in crescita, ma le difficoltà
sono ancora tante: la donna deve fare i conti con una serie di
problematiche poiché oltre al lavoro ci sono famiglia, figli e non è
facile coniugare vita privata e lavoro, soprattutto quando si è a capo
di un’impresa; la donna è forte e se vuole raggiungere un obiettivo ci
mette tutte le proprie forze per raggiungerlo ed alla fine ci riesce».
Come si può risollevare, valorizzare e aiutare la piccola e media
impresa?
«Credo che le piccole e medie imprese, che oggi purtroppo soffrono di
una crisi evidente e palese, potrebbero risollevare le proprie sorti se
solo le grandi aziende e le banche rischiassero maggiormente, dando
fiducia e investendo in quei settori che stanno morendo; questo
significherebbe produrre lavoro e dal lavoro si produce denaro. Ho
semplificato molto, ma il concetto è questo: il denaro c'è ma non gira,
o meglio gira sempre in grandi realtà e questo penalizza i più deboli;
bisognerebbe aiutare chi vuole lavorare in maniera autonoma ad esempio
rendendo più semplice l'accesso al credito per le imprese che, secondo
un sondaggio, sembra essere maggiormente disponibile per gli uomini
piuttosto che per le donne».
Parliamo di moda, entriamo nel tecnico: la creatività è appannaggio
del mondo maschile?
«Se parliamo di moda posso dire che
è una bella lotta: conosco
stilisti che a livello creativo lo sono molto di più e hanno una
grandissima creatività. Però la donna ha un tale universo dentro che la
creatività e la fantasia sono proprio nel suo dna».
Parliamo di Passerella da Sogno, di che si tratta e come è
nata?
«
Passerella da Sogno è un contest per giovani stilisti emergenti
patrocinato dalla Regione Lazio e dalla Camera Nazionale Moda e Costume:
l’obiettivo primario è quello di dare un’opportunità agli emergenti
fashion designer italiani ed essere una vetrina per le loro creazioni,
sottolineando la vitale importanza della creatività giovane e del Made
in Italy come fonte di sviluppo, crescita e rinascita; gli stilisti
partecipanti non versano né quote né iscrizioni, per dare modo a tutti
di partecipare».
A breve un evento importante che riguarda proprio Passerella da
Sogno: parlaci dell’importante kermesse.
«Inizierà sabato 24 giugno nella suggestiva Street di Cinecittà World:
alla sua II edizione, quest'anno vede partecipazioni di alto livello; i
giovani fashion designers presenteranno le loro creazioni al cospetto di
una giuria d'élite che vede come Presidente lo stilista di fama
Internazionale Anton Giulio Grande il quale durante la serata verrà
premiato dal consigliere della Regione Lazio per Forza Italia Adriano
Palozzi; avremo anche la Dott.ssa Ling Yan in rappresentanza della Cina,
produttrice cinema e settore moda italiana. A presentare la kermesse, il
conduttore Sky e Rai Anthony Peth. Tante le presenze autorevoli in vari
campi che ne prenderanno parte: un momento molto romantico sarà quello
con le splendide creazioni dell'Atelier Spose, Paola Cipriani Couture.
Inoltre,
Passerella da Sogno sbarca anche a Napoli, presente una
delegazione cinese in un contesto magico, da sogno».
Come riesci a conciliare i tuoi impegni di imprenditrice di successo
con quelli di madre e moglie?
«Naturalmente lavoro molto e a volte il mio lavoro mi porta lontano
dalla famiglia che, tengo a sottolineare, resta la mia priorità. Ho una
figlia, un nipote che adoro e grazie a Dio ho ancora una mamma, riesco
comunque a gestire e fare tutto».
Come coltivi i rapporti umani all’interno di un mondo bellissimo ma
complesso come quello della moda?
«Le soddisfazioni, la credibilità, le proposte che sto ricevendo, la
fiducia di tante persone con le quali oltre il lavoro si è instaurato un
rapporto di grande affetto mi rendono entusiasta; credo che la parte
umana, l’umanità, i valori e avere una squadra che ti supporta e crede
nel mio lavoro e nei miei progetti sia già un grande traguardo»
Un sogno realizzato o ancora da realizzare? Cosa ti auguri per il
futuro?
«Sogno, sogno molto e sognare aiuta: spero che il mio Contest un giorno
possa diventare un punto di riferimento per tanti giovani che vogliono
intraprendere questa professione, sono loro il nostro futuro. Colgo
l’occasione per invitare le aziende sperando che tante altre ancora
sposino questo progetto, per dare modo a Passerella da sogno di
migliorare e cresce ancora».