Telegiornaliste anno XII N. 19 (492) del
1 giugno 2016
Tiziana Iaccarino festeggia quindici anni di
carriera da scrittrice
di
Tiziana Cazziero
Tiziana
Iaccarino ha festeggiato i suoi quindici anni di carriera con la
scrittura. Le abbiamo chiesto di raccontarci la sua esperienza.
Ciao Tiziana, grazie per aver accettato il nostro invito: quindici
anni di esperienza professionale con la scrittura, com’è cominciato
tutto?
«Sono stata sempre una persona romantica: amavo le poesie e scrivere,
mettere nero su bianco le mie sensazioni, i miei sogni, i desideri, i
sentimenti quando ero allegra, triste, entusiasta o malinconica… ho
capito in adolescenza che ciò che scrivevo poteva piacere; erano solo
poesie e cominciai a partecipare a numerosi concorsi letterari, sia
nazionali che internazionali. Poi sono passata alla prosa e alla stesura
delle prime storie».
Ti va di raccontarci com’è cambiata la tua vita di scrittrice durante
questi anni e come vivi oggi l’essere una scrittrice?
«All'inizio come per ogni esperienza si è soprattutto entusiasti di
tutto ciò che è nuovo: si va alla scoperta di un ambiente che non si
conosce, ci si avventura, si sperimenta, si scrive, si modifica, si
cambia, si spera di conoscere persone interessanti e magari di imparare
da loro e di migliorare se stessi. Ecco, credo di essere molto cambiata
grazie alle persone che ho incontrato lungo il mio percorso, alle
esperienze fatte, alle case editrici che hanno pubblicato i miei lavori,
a me stessa e ai colleghi, a chi ha voluto o ha potuto dedicarmi un po'
del suo tempo; oggi io ho voglia di continuare a sognare; spesso la
realtà è troppo dura da accettare e scrivere mi permette di creare
storie parallele alla mia nelle quali rifugiarmi in compagnia dei
personaggi che creo».
Autrice prolifica: Hai scritto romance, erotico e storico, quale tra
questi generi senti a te più vicino?
«Non saprei, sinceramente: direi che mi piace molto il romance, ma amo
anche l'erotico; ho fatto eccezione con la commedia romantica, perché la
serie
Lanty&Cookies è nata per un desiderio spasmodico di
sorridere e di ironizzare sui problemi di coppia».
Il rifugio del piacere è il tuo erotico da autrice in regime
di self-publishing: come ti sei sentita nelle vesti di una scrittrice di
erotico? Hai trovato delle difficoltà? Se sì, quali? E di cosa tratta la
storia?
«
Il rifugio del piacere è stata una delle mie storie più vendute,
un'esperienza che volevo fare da tempo; è nata dal desiderio di
lasciarmi andare completamente, di denudarmi in un certo senso, di fare
mie determinate espressioni e situazioni nate da una storia diversa
dalle solite. Una storia forte e, allo stesso tempo, particolare,
trasgressiva, ma pure romantica. Non voglio raccontarla per non togliere
la sorpresa a chi la scaricherà, perché spero ne rimanga piacevolmente
colpito».
Ho letto che presto potrebbe esserci un seguito: era già programmato
fin dal primo volume oppure è una decisione arrivata dopo, puoi
anticipare qualcosa?
«Il sequel è arrivato un anno dopo; non avevo pensato all'inizio a far
proseguire la storia, anzi: per me era chiusa. Ma i riscontri avuti
dalla stessa mi hanno convinta che, forse, era il caso di far sapere
come sarebbe andata in seguito. Preferirei non anticipare niente».
Cosa pensi dell’editoria moderna? Si vede un avanzamento
dell’editoria indipendente, perché secondo te molti autori scelgono
questa strada? Più sicura? Per i tempi brevi di pubblicazione? Per
autonomia e non dover passare la trafila con editore? Qualche elemento
sfavorevole dell’essere self qual è a tuo avviso?
«L'editoria indipendente è una scoperta rivoluzionaria che ha fatto un
percorso lungo e faticoso per farsi notare e apprezzare; un tempo gli
autori che si autopubblicavano venivano considerati degli scarti, oggi
si sono rivelati artisti di talento che sanno curare molto bene le loro
opere e che vendono, fanno concorrenza alle case editrici e si fanno
apprezzare. Il settore è cambiato in meglio, secondo me; penso che le
nuove leve ne abbiano beneficiato e che in molti abbiano meritato le
loro conquiste personali. Al momento non trovo elementi sfavorevoli
riguardo al self-publishing, a parte il fatto che, in alcuni casi, venga
ancora bistrattato da chi è rimasto ancora indietro, pensando che i
tempi non siano cambiati. Invece lo sono, eccome!».
Il sentiero della perdizione è il tuo ultimo romanzo
pubblicato, arriva dopo il primo volume Come miele sul cuore:
Cosa dobbiamo aspettarci da questa storia?
«
Il sentiero della perdizione rivela il seguito di una storia che
aveva appassionato molte persone: un triangolo amoroso che ha
affascinato e conquistato, incuriosito e fatto discutere: un uomo ricco
perdutamente innamorato di una giovane sul lastrico e un ragazzo
appassionato che le ricorda quanto sia importante sentire fino in fondo
le proprie decisioni; questa storia sorprenderà molto, perché c'è anche
un colpo di scena finale che lascerà qualcuno di stucco. Ringrazio
infinitamente per questo spazio e spero di conoscere i pareri delle
persone che leggeranno le mie opere».