Telegiornaliste anno XII N. 5 (478) del 8 febbraio 2016
Ilenia Lazzarin: mi riconosco (quasi) completamente nella mia Viola
di Un posto al sole
di
Giuseppe Bosso
Nel 2001 il pubblico di
Un posto al sole conosce una ragazzina
milanese, inizialmente scontrosa e insofferente con gli
abitanti di Palazzo Palladini, storica location dello
sceneggiato ambientato a Napoli da quasi vent’anni in onda
su Rai tre. Ne è passato di tempo da allora, e
parallelamente al personaggio di Viola Bruni anche la sua
interprete,
Ilenia Lazzarin, è cresciuta e, differentemente da
come si era inizialmente posta nella finzione, a Napoli ha
ormai messo solide radici. Amatissima dai fans che la
seguono anche sui social network, si racconta con la
solarità e la schiettezza che l’hanno sempre caratterizzata.
Quanto c’è di Ilenia in Viola e viceversa?
«Di Viola in me decisamente poco; dovrei imparare da lei, un
personaggio molto buono, altruista, che spesso rinuncia a se
stessa sacrificandosi per gli altri, diplomatica… non sono
proprio così io, anzi, decisamente impulsiva e reattiva…
dovrei imparare da lei, pacatezza e savoir faire. Ma ci sono
anche lati in cui mi riconosco, come il valore della
famiglia e dell’amicizia in cui credo tantissimo,
inguaribile romantica come sono io… credo nell’amore, anche
se non mi sacrificherei come ha fatto lei, in passato,
rinunciando a se stessa per storie che alla lunga si sono
rivelate sbagliate. Non che non sia capitato anche a me, ma
in modo decisamente meno ‘crocerossino’ rispetto a Viola. E
poi altra cosa che abbiamo in comune l’interesse per la
cultura e per la città di Napoli, che amo visitare nei
luoghi in cui Viola opera come guida turistica».
Prima di entrare nel cast di Un posto al sole
hai debuttato, praticamente ragazzina, nel ruolo di una
ragazza madre in Atlantis, di Gilberto Squizzato:
pensi sia arrivato per Viola il momento della maternità?
«Non vedo l’ora che arrivi questo momento, per Viola e per
me. Ma devono crearsi i presupposti perché possa formarsi
una famiglia stabile e in un luogo sicuro. Finché non sarà
così non sarò d’accordo con l’idea di avere un figlio per
puro egoismo; oggi troppe donne, per il solo egocentrato
bisogno e desiderio di fare un bambino, generano figli senza
avere loro stesse una stabilità, una stabilita sentimentale
e relazionale, economica e fisica in un luogo confortevole
adatto alla crescita sana di un pargolo, che finisce per
ripercuotersi sui bambini stessi. Se riuscirò ad avere
questo regalo dalla vita ne sarei molto grata, ma se non
dovesse essere, perché ci sono altri piani per me, sarò
felice comunque di rendermi utile ai bambini di altre donne,
bambini bisognosi e seguire la mia "missione" su questa
terra».
Il vostro set, solitamente solare e radioso, è stato
ultimamente scosso da una gravissima tragedia che ha colpito
la tua ‘mamma’ Marina Giulia Cavalli: come hai vissuto la
scomparsa di Arianna, sua figlia?
«Scusa, ma preferisco non parlarne, proprio perché credo che
siano momenti talmente devastanti e personali che solo i
diretti interessati ne debbano, se vogliono, parlare».
Ok, giusto così. Tornando a te, sei spesso impegnata, con
i tuoi colleghi, in iniziative sociali e benefiche:
prossimamente?
«Non al momento, ma durante l’anno capitano occasioni
continue che raccogliamo sempre in prima linea, pronti a
mettere a disposizione la nostra popolarità che speriamo
serva a sensibilizzare e a smuovere le persone. Io sono
ambasciatrice di
CBM,
una onlus che opera per prevenire e curare la cecità nelle
zone più povere del mondo, e di questo sono orgogliosa;
credo in questo progetto; l’importante non è tanto
raccogliere fondi, ma smuovere, come ti dicevo, far capire
alla gente che si può fare tanto con poco, non
necessariamente andare in Africa, ma anche dare una mano a
chi ti è vicino con un piccolo gesto come andare a fare la
spesa. Sarebbe davvero un mondo più bello se capissimo che
non nasciamo per vivere solo di noi stessi, ma per aiutarci
l’un l’altro».
A cos’altro stai lavorando, oltre al set di Napoli?
«Ci sono varie cose che bollono in pentola… una cosa che
posso dire, e di cui sono fiera, è che sono la nuova
testimonial dei gioielli Pandora, marchio molto amato dalle
ragazze».
Sei sicuramente molto ‘social’: interagisci con i fans
via
Facebook e
Twitter, sei molto seguita e ammirata. Cosa ti suscita
questo filo diretto con loro?
«Gratitudine immensa per chi segue me e noi della soap;
siamo una squadra molto seguita, anche molti miei colleghi
hanno questo rapporto interattivo con i fans; è un
bellissimo modo di essergli vicino e mostrarci come siamo
anche nella vita privata di tutti i giorni, parte del nostro
lavoro del resto. Talvolta però qualcuno avanza pretese
piuttosto esagerate, tipo che risponda proprio a tutti… mi
dispiace, ma purtroppo questo non è possibile, non riuscirei
più a lavorare se lo facessi, e non lo dico certo con
presunzione; spero se ne rendano conto anche loro che è
materialmente impossibile rispondere a uno per uno, finirei
per non vivere davvero… ma a parte questo sono persone
splendide che mi danno tanta energia».