Telegiornaliste anno XII N.
23 (496) del
29 giugno 2016
Grazia Sambruna, pessimista co(s)mica
di
Giuseppe Bosso
Ex analista di
Tv Talk, incontriamo Grazia Sambruna.
Di cosa si sta occupando adesso?
«Scrivo sempre di televisione su
Sound blog, partecipando alle conferenze stampa di
presentazione di programmi e intervistando personaggi, cantanti quando
escono i loro dischi; seguo anche quelle notizie che possono far
sorridere dal mondo del gossip».
Quale, tra i personaggi che ha incrociato a Tv Talk, le è
rimasto particolarmente impresso?
«Raffaella Carrà, che disse cose molto sagge quando partecipò, molto
prima che iniziasse l’epoca dei talent come
X factor e
The
Voice in cui l’abbiamo scoperta in questa nuova veste di ‘giudice’.
E anche Gerry Scotti, che come ho scritto nel blog che curo incrociai
dall’otorino da ragazzina (ride, ndr) dimostrandosi simpaticissimo come
allora».
Un format così, basato sul confronto tra giovani studenti e
personaggi televisivi, non risente di una collocazione come quella a cui
l’ha destinata la Rai?
«No, io lo seguivo anche prima di parteciparvi, indipendentemente dal
fatto che andasse in onda al venerdì sera o al sabato mattina, e gli
ascolti sempre alti confermano che c’è un seguito che prescinde da
questo».
Qual è stato, secondo lei, il personaggio o il programma dell’anno?
«Mi è piaciuto moltissimo Alessandro Catellan quando ha presentato la
serata dei David di Donatello su Sky; al di là dei film in gara dei
quali ero fan mi ho apprezzato la sua conduzione che ha saputo reggere i
ritmi alti della serata e tenere testa ai grandissimi attori e registi
presenti».
Sul blog che cura su Sound blog si definisce cultrice del
pessimismo co(s)mico: cosa intende?
«Un gioco di parole che esprime il mio modo di affrontare, cercando di
riderci sopra, i momenti negativi che non mancano mai, per
esorcizzarli».