Telegiornaliste anno XII N.
21 (494) del
15 giugno 2016
Alessandra Paoloni ci racconta la sua gavetta
di
Tiziana Cazziero
Proseguendo il nostro ciclo di interviste a scrittrici emergenti questa
settimana abbiamo il piacere di incontrare
Alessandra Paoloni.
Ciao Alessandra e ben trovata: parlaci di te e della tua strada come
autrice; quando hai cominciato?
«Ciao Tiziana. Prima di tutto ti ringrazio moltissimo per questa tua
intervista: ho iniziato a scrivere fin da bambina brevi racconti e
poesie. All'inizio tenevo le mie storie chiuse nel cassetto ma poi,
concluso il liceo, ho trovato il coraggio di “fare il salto” e iniziare
a contattare delle piccole case editrici, alcune della mia zona e altre
trovate nel web; ho sempre avvertito la scrittura come qualcosa di
viscerale, indispensabile per me stessa. È come un meraviglioso vizio
che, una volta iniziato, non si può più smettere».
Sei partita da lontano, come tanti altri, da contratti con editori
minori, poi self e oggi, scrittrice Newton, parlaci di questi passaggi?
«Se ripenso alla mia gavetta, al percorso fatto fino ad oggi, quasi mi
commuovo: ho iniziato questo mio viaggio nell'editoria in punta di
piedi, pubblicando con case editrici piccole e medio-piccole,
organizzando con piacere e divertimento ogni singola presentazione,
conquistando ogni singolo lettore; le piccole case editrici sono state
trampolini di lancio, il
self è stato il campo in cui ho testato
l'indipendenza, valutandone i pro e i contro, l'esperienza che più di
tutte mi ha fatto conoscere le mie potenzialità e i miei limiti. La
Newton invece è la casa editrice che mi ha aperto gli occhi sul mondo
editoriale quello con “e” maiuscola, con tutte le sue gioie e le sue
insidie; considero la Newton un nuovo punto di partenza, anziché un
arrivo, e fin da principio per me è stata una sfida che mi ha fatto
maturare molto».
Nei prossimi giorni esordisci con il tuo libro in libreria firmato
dal tuo nome affiancato a una casa editrice importante e affermata, cosa
significa per te e cosa rappresenta nella tua vita da scrittrice?
«Ogni autore spera prima o poi di poter firmare un contratto con una
casa editrice importante; è il coronamento di un sogno e un nuovo
stimolo per fare sempre meglio e di più; per me significa finalmente
poter raccogliere i frutti di tutto quello che ho seminato in questi
lunghi anni; significa vedere l'orgoglio negli occhi delle persone che
hanno creduto in me fin da subito. Allo stesso tempo però è una
responsabilità, perché il lettore adesso si aspetta di vedermi ancora
più perseverante e ancora più forte. Io ce la metterò tutta!».
Oggi si felicitano con te in tanti, ma molti non sanno quanta gavetta
ci sia dietro; quanto credi sia importante un percorso formativo come
quello che hai vissuto tu negli anni?
«La gavetta che ho fatto (e che continuo a fare) è stata di fondamentale
importanza: mi ha insegnato l'umiltà, mi ha insegnato a saper attendere,
ad avere pazienza; mi ha aiutato a scoprire i miei punti forza, i miei
punti deboli, mi ha plasmato. Se non avessi avuto alle spalle tutti gli
anni di gavetta, le piccole esperienze, non avrei saputo apprezzare
l'arrivo inaspettato della Newton, non avrei saputo aspettare i suoi
tempi, non avrei accettato le regole della grande editoria, regole ben
diverse alle quali ero abituata. Non rimpiango niente della mia gavetta
e rifarei tutto, anche gli sbagli; ora sono pronta a ricevere nuovi no
senza aver timore di vacillare o dubitare di me stessa. Adesso non ho
più paura di fallire o di aver sbagliato strada, come spesso mi è
capitato di pensare negli anni precedenti».
Doppio di cuori, la tua nuova pubblicazione: vuoi parlarci di
questa novella?
«Questa novella è una sorta di prequel del romanzo
Le infinite
probabilità dell'amore; la breve novella approfondisce il rapporto
che i ragazzi-dipendenti hanno con l'agenzia di incontri e vacanze,
Doppio di cuori appunto, delle difficoltà che si hanno nel trovare
un lavoro sicuro oggi in Italia e delle possibilità che invece
un'agenzia simile offre ai suoi dipendenti; nella novella ritroveremo
alcuni dei personaggi e un episodio particolare del romanzo a cui si
riferisce. Consiglio di leggere entrambe le opere, non necessariamente
in ordine».
Le infinite probabilità dell’amore arriverà in libreria a fine
giugno: chi troveremo in questo romanzo e cosa tratta la trama, vuoi
parlarcene in breve?
«
Le infinite probabilità dell'amore in realtà era già uscito in
versione self con il titolo
Ti regalo l'amore; per l'uscita in
libreria cambia titolo, veste grafica, ma mantiene sostanzialmente i
contenuti: il romanzo parla di una storia d'amore nata per caso grazie
all'agenzia
Doppio di cuori; una storia ambientata nella nostra
Perugia, una favola che però nasconde dei segreti e dei colpi di scena;
Clelia, la protagonista, riscopre se stessa attraverso il viaggio che
compie assieme a Darryl, uno dei ragazzi dell'agenzia; il messaggio del
romanzo è tutto racchiuso nel loro rapporto e ci comunica che l'amore
salva, l'amore rende liberi e sicuri; e, perché no, l'amore è un
portafortuna: a me questo romanzo ne ha portata parecchia».