Telegiornaliste anno XII N.
26 (499) del 21 settembre 2016
Alessandra
Appiano,
basta violenza su donne e bambini in tv!
di
Giuseppe Bosso
Incontriamo
Alessandra Appiano, giornalista e scrittrice ospite di varie
trasmissioni.
Dove potremo vederla prossimamente?
«Proseguirò le mie ospitate in vari programmi Rai, dopo una pausa estiva
della quale sentivo proprio bisogno».
Nelle trasmissioni a cui partecipa percepisce lo specchio dell’Italia
di oggi?
«Sì, anche se dispiace constatare come da qualche tempo si incentri
soprattutto l’attenzione su casi di violenza, in particolare contro
donne e bambini; ma ogni format segue le sue linee, come
A torto o a
ragione, a cui continuo a partecipare, dove si affrontano temi in
cui ogni spettatore può riconoscere la sua quotidianità trovando spazio
per commentare. Probabilmente non è un tipo di format che può
riscontrare seguito in un pubblico più giovane che tende a riconoscersi
in altro genere di programmi».
Secondo lei è giusto, a proposito di casi di cronaca e di violenza,
soffermarsi sugli aspetti più ‘macabri’?
«Non penso sia un discorso che riguardi le trasmissioni a cui partecipo;
rispetto al passato sicuramente c’è maggiore attenzione sul tema, e
ritengo che questo sia dovuto, fortunatamente, anche al fatto che oggi
le vittime denuncino con maggiore frequenza».
L’Italia è un Paese per scrittrici?
«La crisi economica ha inevitabilmente avuto ripercussioni anche sul
settore dell’editoria, non migliorando un quadro già problematico per
una giovane scrittrice che intenda avventurarsi in questa strada.
Comunque non mancano esempi positivi al contrario, che spero possano
aumentare».
Cosa farà da grande?
«Spero di migliorare dal punto di vista ‘tecnologico’; in passato ho
avuto la possibilità di colmare le lacune nel campo con il supporto di
un’amica più giovane di me. Anche se il progresso tecnologico ha finito
per cambiare, accelerandoli, i tempi dell’informazione, in contemporanea
a dei ritmi di vita sempre più frenetici, per i quali l’ampliamento
delle possibili fonti non ha comunque comportato qualitativamente,
sempre, analoghi miglioramenti. Gli aspetti positivi ci sono, ma dal mio
punto di vista non colmano quelli negativi. Tornando a me, spero di
continuare il mio lavoro di scrittrice e questo ‘gioco’ che vivo con
piacere di partecipare a programmi tv dove spero di essere una voce
femminile sensata e garbata».