Telegiornaliste anno XI N.
2 (433) del 19 gennaio 2015
Monica
Bertini: ringrazio i lettori per il titolo
di
Giuseppe Bosso
I lettori di telegiornaliste l'hanno insignita del
titolo di Telegiornalista dell'anno lo scorso mese di dicembre. Per
Monica Bertini il 2014 è stato davvero un anno da ricordare, come ci
racconta.
Quando hai appreso di aver vinto?
«Il mattino dopo la fine delle votazioni, quando accedendo ai social ho
trovato i primi messaggi di congratulazioni che mi avevano fatto capire
l’esito della finale».
Che sensazione ti ha suscitato?
«Particolare, nel senso che è un premio per il quale il merito va
attribuito anzitutto a chi mi ha votata, chi ha creduto in me nel
volermi a Sky e che per questo non smetterò mai di ringraziare e solo
successivamente a me; è una sensazione piacevole e soprattutto molto
gratificante, perché per me è una grande dimostrazione di affetto e di
stima da parte del pubblico che segue
Sky Sport24 e non solo, che ha reso l’anno appena concluso ancora
più bello dopo il mio arrivo nella grande famiglia di Sky».
Cosa credi abbia portato i lettori a votarti?
«Spero che in me abbiano scoperto una persona amica, di famiglia; io ho
questa concezione del lavoro di telegiornalista: sono in onda non perché
devo insegnare qualcosa a te che mi guardi, ma perché devo raccontarti
delle notizie, delle realtà, avvenimenti che accadono, che spero tu
abbia interesse ad ascoltare e che ti rendano quei momenti insieme
piacevoli. È anche questo il nostro mestiere».
Titolo a parte cosa ricorderai del 2014?
«Sicuramente, come ti dicevo, il passaggio a Sky. Per me ha
rappresentato finalmente un primo punto d’arrivo, dopo una lunga gavetta
iniziata a Parma nelle tv locali e poi proseguita a
Sportitalia, con tutte le vicissitudini che sapete riguardo il
fallimento e le difficoltà che ha avuto l’emittente... ma non mi voglio
certo fermare qui perché è vero che per me è stato un anno splendido ma
mi auguro di continuare così anche nel 2015».
Da un’emittente parmense al palcoscenico di Sky Sport: ti senti
realizzata?
«Realizzata sì, abbastanza, ma non appagata! Nel senso che non vorrei
certo finire qui il mio percorso perché lavorare a Sky è per un
giornalista una grande aspirazione, come per un calciatore arrivare al
Real Madrid oppure giocare nella squadra per la quale ha fatto il tifo
fin da bambino, quindi spero di poter continuare a fare sempre meglio in
questa meravigliosa realtà».
Cosa vuoi dire ai nostri lettori?
«Ringrazio tutti loro di cuore per l’affetto e la fiducia che mi hanno
dimostrato, soprattutto perché ho ‘lottato’ in finale con una collega
come
Barbara Capponi, che aveva vinto l’edizione precedente e che
lavorando in Rai ha la possibilità di raggiungere un bacino di pubblico
più vasto tipico della tv generalista ed in chiaro. Da parte mia, oltre
i doverosi ringraziamenti, la promessa di fare sempre bene e meglio per
meritare il vostro affetto, perché mi possiate sentire come una di
famiglia, come ti dicevo prima».