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Intervista a Maria Emma Galbassini   Tutte le interviste tutte le interviste
Maria Emma GalbassiniTelegiornaliste anno XI N. 28 (459) del 14 settembre 2015

Maria Emma Galbassini. Quella volta, con Formigoni, ho fatto solo il mio lavoro
di Giuseppe Bosso

Apprezzata ed esperta telegiornalista lombarda, Maria Emma Galbassini si racconta a cuore aperto, tra lavoro e vita privata.

Il giornalismo consiste principalmente nel dire 'Lord Jones è morto' a persone che non hanno mai saputo che Lord Jones fosse vivo: perché questa frase nella home page del suo sito?
«È una frase che ho letto da qualche parte, non ricordo dove, ma mi è piaciuta molto e l'ho fatta mia; è proprio così, il giornalismo consiste nel parlare alla gente di cose che spesso non conoscono o di cui ignorano gli antecedenti; non tutti infatti sono informati su tutto e non tutti conoscono i risvolti, i particolari, delle vicende. Quindi, quando un giornalista parla di un fatto, questo deve tenerlo presente per fare in modo che la notizia sia chiara e completa».

Rispetto ai suoi esordi in cosa trova cambiato il mondo del giornalismo?
«Il giornalismo non è cambiato molto da quando io ho esordito, nel 1999: oggi come allora c'è molta sottomissione al potere editoriale, spesso le notizie vengono gonfiate, o peggio modificate a piacimento, e con la crisi tutto è andato peggiorando; pur di mantener il proprio posto di lavoro molti giornalisti sono costretti a fare marchette, ossia a miscelare la notizia con la pubblicità, a scendere a compromessi, anche con se stessi, e si autoconvincono per non demoralizzarsi di star facendo un buon lavoro; è davvero difficile essere indipendenti, veri, sinceri, e credo che il lettore e il telespettatore questo lo stiano capendo. Io nel mio piccolo cerco di essere sincera e di raccontare i fatti per quello che sono senza aggiungere commenti, senza dare un risvolto politico; ma credo, scusate l'immodestia, che siano in pochi a farlo».

Si è pentita di aver ‘incalzato’ Formigoni, un paio di anni fa, venendo rimbrottata dall’ex governatore lombardo?
«Assolutamente no: ho fatto semplicemente il mio lavoro, e lo stesso Formigoni dopo qualche mese mi ha abbracciata durante una diretta tv su Telelombardia condotta da Marco Oliva, come a chiedere scusa per la reazione diciamo irruenta nei miei confronti. Nell'intervista all'allora governatore lombardo, che ha fatto il giro del web, è finita su tutti i quotidiani, mandata in onda più' volte su Striscia la notizia, e addirittura imitata da Maurizio Crozza, ho solo cercato di capire come mai Formigoni non avesse traccia delle ricevute relative alle spese che avrebbe a suo dire sostenuto per le vacanze in compagnia del faccendiere Daccò; il governatore lombardo è andato su tutte le furie arrivando a rubarmi il microfono dalla mano e dicendomi che io non sapevo fare la giornalista… beh, poverino, lo capivo, l'ho messo davvero in imbarazzo, gli ho chiesto addirittura davanti a telecamere ed agenzie l'estratto conto bancario del mese di agosto dell'anno precedente… figuratevi!».

Come ha cambiato la sua vita il diventare mamma?
«Diventare mamma è la cosa più bella che possa accadere ad una donna, io lo sono diventata due volte, nel 2002 e nel 2004; ho 2 bambine bellissime - scusate ancora l'immodestia - intelligenti e sane che adoro e che mi adorano; il mio rapporto con loro è davvero speciale, ci diciamo tutto, proprio tutto e spero che continui così nel tempo. Naturalmente lavorare a tempo pieno e fare la mamma non è cosa facile, è sempre una corsa, un cercare di fare incastrare tutti gli impegni, riuscire a soddisfare le esigenze di tutti; ma alla fine riesco sempre, non so come, a fare in modo che tutto vada bene».

Le sta stretta la dimensione locale?
«No: quando ero più giovane ero ambiziosa, mi sarebbe piaciuto lavorare in Rai o a Mediaset; ma poi ho preferito crearmi una famiglia e non ho più avuto il tempo di coltivare le relazioni che servono per arrivare a livello nazionale. Alla fine però sono serena, anzi, a volte guardo con tenerezza le colleghe che lavorano su testate nazionali: arrivare lì non è facile, spesso devi scendere a compromessi politici o peggio, ed io non l'ho fatto».

Segue qualche accorgimento dal punto di vista del look?
«Sono una donna semplice, direi essenziale; ma mi piacciono le cose belle: ogni tanto cedo alla tentazione dell'abito e della calzatura griffata, ma sempre di stile classico, mai eccentrico; mi trucco pochissimo, solo se devo uscire per una serata sottolineo lo sguardo, altrimenti mi basta un po’ di mascara e un lucidalabbra trasparente, miei compagni fedeli. Credo che la semplicità sia vincente, non stanchi mai».

Cosa pensa di Telegiornaliste?
«Sono molto affezionata a Telegiornaliste, un sito che ho conosciuto per caso quando facevo le prime conduzioni al tg di Antennatre nel lontano 1999; mi sono trovata a mia insaputa ad avere un fan forum con tanto di ammiratori e seguaci, e da allora ogni tanto dò una sbirciatina, pensate, l'ho messo tra i siti amici del mio web site».

I suoi prossimi impegni?
«Dopo un po’ di meritato relax dopo un anno lavorativo lungo e faticoso ho ripreso a lavorare al tg di Telelombardia da fine agosto; ogni sera alle 19 potrete vedere i miei servizi, principalmente di politica e di cronaca; poi saltuariamente la conduzione su Milanow il canale digitale del gruppo Mediapason dedicato al capoluogo lombardo, anche qui cronaca e politica con ospiti e telefonate in diretta, è davvero bello il rapporto senza filtri con il pubblico. E poi chi lo sa: la vita riserva sempre tante sorprese...».

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