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Intervista a Giorgia Berti   Tutte le interviste tutte le interviste
Gemelle Giorgia e Greta BertiTelegiornaliste anno XI N. 38 (469) del 23 novembre 2015

È arrivata la felicità per due gemelle, prima parte:
Giorgia Berti-Bea, la nostra vita non è cambiata con il successo della serie

di Giuseppe Bosso

Grandi risultati in termini di ascolto e apprezzamenti per la fiction È arrivata la felicità, in onda il giovedì nel prime time di Raiuno. Merito soprattutto di un cast di prim'ordine, in cui spiccano i protagonisti Claudia Pandolfi e Claudio Santamaria, ottimamente affiancati da altri nomi illustri da Lunetta Savino a Edwige Fenech e Ninetto Davoli. Ma grande simpatia hanno riscontrato, nel ruolo delle figlie della protagonista Angelica, Bea e Laura, due gemelle che con questa interpretazione segnano il loro debutto sul piccolo schermo. Giorgia e Greta Berti si raccontano ai nostri microfoni. Cominciamo con Giorgia, che si dimostra ben diversa dal suo personaggio, una ragazza superficiale e vanesia.

Grande successo per È arrivata la felicità, cosa stai provando?
«Ne sono molto felice, ma la mia vita prosegue normalmente senza cambiamenti».

Cosa ha significato per te e Greta esordire come attrici al fianco di attori come Claudia Pandolfi, Edwige Fenech, Ninetto Davoli e Lunetta Savino?
«Un’enorme fortuna, lo pensavo all’inizio e lo penso tuttora. Sono dei grandi maestri, e vederli dal vivo anziché in tv è stato un regalo prezioso».

Ti riconosci nel personaggio di Bea e nel suo rapporto con la sorella gemella?
«No, Bea è lontanissima da come sono io, e da come sono i miei rapporti con Greta; non mancano piccoli litigi, ma siamo molto legate, ci vogliamo un bene infinito».

Ci sarà una seconda serie?
«Non lo sappiamo, ma spero di sì, mi manca il set e rivedere i nostri compagni di avventura».

La serie sta avendo un buon successo nonostante debba confrontarsi con il Grande Fratello e X Factor, programmi molto amati dal pubblico dei giovani. Credi che sia stata una buona idea lanciare una serie di questo formato contro questi programmi?
«Non lo so, se la Rai ha fatto queste scelte devono esserci dei motivi. Per quanto mi riguarda vedevo X Factor come tanti miei amici, è sicuramente un format adeguato al pubblico giovanile così come la nostra serie è un prodotto per tutta la famiglia; e comunque nonostante questa concorrenza la Rai ha ascolti altissimi».

Tu e Greta avete vissuto questa esperienza come un gioco oppure potrebbe diventare la vostra strada in futuro?
«Ci piacerebbe continuare questa avventura, ma al momento c’è ancora la scuola, la nostra vita di tutti i giorni; per adesso stiamo frequentando una scuola di recitazione per migliorare, vediamo cosa ci porterà».

Chi vi ha fatto finora l’apprezzamento più bello?
«Nessuno in particolare, è stato sicuramente divertente sorprendere i nostri parenti e amici che non erano a conoscenza di questa nostra passione per la recitazione e sono rimasti stupiti di vederci nella fiction».

Che sensazione ti hanno suscitato i tragici fatti di Parigi dei giorni scorsi?
«Non è semplice esprimere un parere su ciò che è successo a Parigi… penso che sia inevitabile aver provato orrore e un terribile senso di impotenza davanti ad una tragedia simile. Sono rimasta scioccata, non sapevo nemmeno cosa pensare, ho preferito il silenzio: invece di esprimere opinioni a riguardo ho riflettuto tra me e me, per rispetto verso tutte le vittime del terrorismo e delle guerre, che da tempo immemore si susseguono nella nostra storia. Ci si aspetta che l’animo umano non sia più capace di simili barbarie e che agisca secondo una morale incondizionata a favore di un bene comune e invece le ragioni economiche, politiche e religiose continuano a condizionare la nostra società. Ho paura per tutti quei giovani i cui sogni e speranze questo evento sembra aver spazzato via e porgo un pensiero ad ogni essere umano di qualsiasi etnia ed epoca storica che abbia subito o assistito a tali atrocità e a tutti noi che non dobbiamo smettere di sperare e confidare in un futuro migliore».

Sulla scia della ‘striscia’ Come sopravvivere a una sorella strxxxa che avete inventato per il sito ray.it, pensi che riusciresti a sopravvivere con una sorella come la tua Bea?
«No! – scoppia a ridere, ndr – Non penso proprio riuscirei a resistere con la pazienza di Laura a Bea, che comunque è un personaggio molto estremizzato».

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