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Intervista a Claudia Catani   Tutte le interviste tutte le interviste
Claudia CataniTelegiornaliste anno XI N. 6 (437) del 16 febbraio 2015

Claudia Catani: dalla malefica Jolie alla matrigna Blanchett, con meditazione
di Giuseppe Bosso

A soli due anni e mezzo il suo primo doppiaggio in un cult come Il Padrino; con queste premesse Claudia Catani non poteva che diventare una delle più apprezzate (e premiate) doppiatrici (ma non solo doppiatrice, come potrete vedere visitando il suo sito) prestando la sua voce ad attrici come Cameron Diaz, Charlize Theron e Gwyneth Paltrow, solo per citarne un paio; tra le serie tv in cui abbiamo potuto ‘ascoltarla’ non possiamo non citare l’enigmatica agente Dana Scully (alias Gillian Anderson) protagonista di X Files. Lo scorso anno sua la voce italiana della Malefica Angelina Jolie.

Dove potremo “ascoltarla” nel 2015?
«Ho da poco finito di doppiare Tea Leoni nella serie Madame Secretary, in cui interpreta una donna Segretario di Stato Usa, raccontando sia il suo profilo pubblico che la vita privata; ha avuto moltissimo successo oltreoceano, vedremo se sarà così anche in Italia; poi ho da poco vinto il provino per doppiare Cate Blanchett che prossimamente vedremo nei panni della matrigna di Cinderella, per la regia di Kenneth Branagh. E ho da poco finito il remake di un film di circa 30 anni fa, Annie».

Da una strega all’altra, quindi: come si è preparata alla parte della Malefica Angelina Jolie e che sensazione le ha dato questo personaggio che, a ben vedere, ‘riabilita’ la classica figura della strega cattiva?
«Non c’è stata una mia preparazione, come per le altre parti; è stato bello prestare la voce alla Jolie in un ruolo diverso da quelli a cui siamo abituati a vederla, nei panni di un personaggio che come dicevi non è la classica strega cattiva, ma che ha subito il rifiuto e che ha cercato, sbagliando, la reazione nella vendetta».

Come ha vissuto i mesi di sciopero che ha indetto la sua categoria?
«Si tratta di una problematica che ci trasciniamo da anni, un contratto che non viene rinnovato e che ci comporta situazioni di sfruttamento; a dispetto della crisi vedo che invece nonostante tutto dal punto di vista quantitativo arrivano moltissime serie televisive; quanto al cinema, invece, si è piuttosto trascurato l’aspetto contenutistico in questi anni. Credo comunque che sarebbe bene dare sempre allo spettatore la possibilità di scegliere, andando nelle sale, se vedere il film in lingua originale o in versione italiana».

Come concilia il lavoro di doppiatrice con le sue altre attività?
«Eh sì, tante cose: sono anche mamma… per adesso ci riesco, ultimamente mi sto dedicando anche all’insegnamento della recitazione».

Cosa sono gli incontri Musica e Meditazione di cui spesso parla nella sua pagina facebook?
«Sono incontri in cui attraverso il suono ed il corpo maturiamo vengono attivati nella meditazione dei processi di guarigione».

C’è ancora qualcosa che non ha fatto che vorrebbe fare in futuro?
«Pubblicare le cose che scrivo».

Cosa farà da grande?
«Ah, decisamente questa è la domanda più bella! – ride, ndr – Spero di continuare a fare quello che sto facendo; riscoprirmi come cantante jazz (cosa che però richiede molto studio e impegno, non meno di altre attività) e dedicarmi ancora di più all’insegnamento della recitazione».

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