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Caterina LaitaTelegiornaliste anno XI N. 3 (434) del 26 gennaio 2015

Caterina Laita: essere mamma la cosa più bella e complicata
di Giuseppe Bosso

Molte cose sono cambiate nella vita di Caterina Laita da quando l’avevamo intervistata quattro anni fa: è diventata mamma di uno splendido bambino e ha proseguito con soddisfazione la sua carriera tra varie emittenti campane. Tra le sue ultime fatiche, il format Gioco d’amore, in onda su Campi Flegrei, canale 551 del digitale terrestre.

Come nasce il programma Gioco d’amore?
«Dall’idea dell’emittente di rispolverare un format che aveva avuto successo in passato – pensa, ad esempio a Il gioco delle coppie negli anni ’80 o a Colpo di fulmine, il programma che ha lanciato Alessia Marcuzzi – puntando sulla verve tipica dei napoletani. Il primo ciclo di puntate ha avuto un buon successo, vediamo cosa accadrà in futuro, quale coppia è destinata al premio finale…».

I concorrenti partecipano per esibizionismo o c’è anche chi spera di trovare l’amore della sua vita?
«Assolutamente sì; ho conosciuto molti ragazzi che hanno aderito al progetto proprio per superare la loro timidezza, per vivere qualcosa di nuovo… e se poi scatta il colpo di fulmine, ben venga».

Format come questo possono contribuire al lancio di un network come Campi Flegrei?
«Sì. Non c’è solo Gioco d’amore, l’emittente sta cercando proprio di percorrere questa strada, crescere attraverso produzioni, che possono essere novità oppure idee del passato riadattate alla nostra epoca».

Non solo giornalista, anche attrice teatrale.
«Sì, anche cantante; sono passioni che finora ho potuto coadiuvare con il lavoro di giornalista; a ottobre ho partecipato allo spettacolo A’morte e’Carnevale per la regia di Giovanni Villani, con la Compagnia stabile del Teatro Troisi, in un ruolo sarcastico e ironico che è molto piaciuto. A febbraio riprenderemo con un’altra rappresentazione».

Come convive la Caterina mamma con la Caterina giornalista?
«Essere mamma è il mestiere più bello e complicato che ci sia. Non è stato facile sicuramente rientrare in un mestiere che dopo cinque-sei mesi di stop difficilmente ti permette un nuovo ingresso; ma sono difficoltà che ho superato anche grazie alla gioia che mi ha portato questo ometto che già inizia a prendere confidenza con il mestiere del padre – Flavio Boldrini, regista tv, ndr – tanto che quando giro Portici Magazine, tiene la telecamera e dice: silenzio, mamma sta lavorando!».

Non ti spaventano, da mamma, storie terribili come quella del piccolo Loris, ucciso in modo brutale?
«Moltissimo, e non ti nascondo che sono molto ansiosa ogni qualvolta devo separarmi da mio figlio, anche se solo per poche ore, quando va a scuola o è con i suoi amichetti. Mi angosciano anche le storie di violenza sessuale che subiscono tanti bambini letteralmente ‘venduti’ dai loro genitori, e il traffico di organi… è davvero mostruoso, si distruggono le loro vite. Per non parlare di quelli che vengono uccisi, e a chi fa loro del male vorrei dire: almeno non ucciderli, dagli la possibilità di superare questo trauma».

La nascita di tuo figlio ha cambiato le tue priorità lavorative?
«Continuo a lavorare con passione, anche se è mortificante sentirsi chiamare ‘giornalai’, per dirne una, da chi viene ripreso con le telecamere, che può anche giungere ad aggredirti fisicamente. Non si capisce che stiamo facendo il nostro lavoro, che ci espone a rischi quotidiani solo per informare il cittadino di ciò che succede. Per ora cerco di andare avanti qui a Napoli, se poi dovesse arrivare una proposta per cambiare città la valuterei senz’altro con i miei cari».

Ma non sarebbe una sconfitta andare via?
«No; per me sarebbe una sconfitta non riconoscere che la nostra è una realtà difficile dove solo con grande spirito di sacrificio e volontà puoi andare avanti, ma è chiaro che non tutti hanno questa predisposizione».

Come ti vedi tra dieci anni?
«Con un figlio adolescente, con qualche anno in più ma ancora giovane – diciamolo, fino a 50 anni possiamo definirci ancora così! – e spero anche di poter costruire qualcosa in ambito lavorativo con mio marito, come stiamo cercando di fare oggi».

Prossimamente dove ti vedremo?
«Attualmente con mio marito sono editore e direttore di Portici Magazine, in onda su Campi Flegrei e Capri Event, settimanale di informazione da già tre anni sul territorio porticese e all'occorrenza - in base al peso della notizia - dell'hinterland vesuviano. Inoltre, sono ritornata a Canale 21 per altri due anni e mezzo, per poi andare nuovamente via per cercare di crescere da libera professionista. Ringrazio sempre Paolo Torino per l'amicizia e cordialità. Ho appena terminato la prima edizione del Premio nazionale teatro amatoriale - Speciale premio Antonio Allocca, da me organizzato, che ha avuto grande successo. Prossimamente tante novità televisive e perché no anche radiofoniche, ma senza svelare nulla...».

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