Telegiornaliste anno XI N. 12 (443) del 30 marzo 2015
Barbara Merlin, una vita per lo sci
di
Giuseppe Bosso
Un passato da campionessa e un presente da commentatrice; per Barbara
Merlin lo sci, anche dopo il ritiro, è parte integrante della sua vita.
Cosa l’ha portata a diventare commentatrice?
«Raisport mi ha offerto la possibilità di restare nel mondo dello sci in
questa veste, e l’ho colta con molto piacere».
Come ha cambiato la sua vita il ritiro dall’attività sportiva?
«Non moltissimo. Certo, rispetto ai miei anni agonistici c’è anche il
fatto che adesso sono mamma di due bambine, sono loro la mia priorità;
fare la spola con Roma è un po’faticoso, ma come ti dicevo non è stato
poi un grande stravolgimento».
C’è qualcuna delle sciatrici di oggi in cui si rivede?
«Ammiro Anna Fenninger, campionessa austriaca di discesa libera. Se
fossi in attività adesso credo mi ispirerei a lei».
Rispetto ad altre discipline sportive avverte poca attenzione dei
media per il mondo dello sci?
«Non direi; le dirette in occasioni dei grandi eventi dimostrano una
grande attenzione, nonostante manchino nomi ‘di peso’ come tanti anni fa
Alberto Tomba e Deborah Compagnoni».
Molti ex atleti, come lei, una volta conclusa la carriera agonistica
sono diventati commentatori: non le capitano momenti di nostalgia per il
suo passato trovandosi nelle vesti di osservatrice?
«No, come ti dicevo adesso la mia priorità è la famiglia; certo
l’istinto un po’ è rimasto, la voglia di essere ancora in gara a volte
c’è, ma sono orgogliosa di quello che ho fatto e di quello che sto
facendo senza nessun rimpianto per il passato».
Cosa farà da grande?
«La mamma – ride, ndr – come ora e come sarà in futuro».