Telegiornaliste anno X N.
28 (416) del 8 settembre 2014
Francesca
della Valle:
porto in giro per il mondo l’Italia migliore
di
Giuseppe Bosso
Non solo giornalista, ma anche attrice, interprete ed editrice tra le
altre cose, incontriamo
Francesca della Valle.
Come nasce Cultpurnia e come si trova a lavorare per la tv maltese?
«Nasce dal desiderio di creare un programma culturale e disincantato che
fosse attivo sul web e sulla tv;
Cultpurnia, contenitore di
cultura, intrattenimento e spettacolo mostra come da una semplice
intuizione possa nascere qualcosa di pulito, lontano dalla spazzatura
mediatica di cui spesso siamo vittime: qualcosa di nuovo che unisce
creatività, metodo, tenacia ed un genuino desiderio di esprimersi. Forse
la migliore sintesi per ricordare che credere nelle cose, anche se a
volte poco più che un sogno, è l'unico modo per vederle realizzate; da
questo è facilmente deducibile che per poter realizzare progetti
"dignitosi" bisogna allontanarsi dal "sistema"… Malta, come il
Venezuela, l'America Latina, l'Australia, il Canada, la Spagna, gli
Emirati Arabi, dove
Cultpurnia va in onda, hanno sete di
“eccezionalità”, di eccellenza italiana, di comunicazione che vada oltre
certi limiti, quindi la risposta è presto data: la tv governativa
maltese
TVM2 si è letteralmente innamorata di una programma che, con il
meglio dell'Italia e degli italiani (abbiamo ospitato personaggi di
spessore come Valentino Parlato, Massimo Citro, Massimo Dapporto, Marco
Baldini, i Pooh, Edoardo Bennato, Lina Sastri e tanti, ma tanti altri) e
con un taglio smart ed innovativo, comunica argomenti apparentemente
"popolari" con toni e sfaccettature ironici personali e dotti. Insomma
Cultpurnia ha riportato in parte del mondo la lingua e la cultura
italiana».
Come possiamo leggere dalla sua scheda ha avuto modo di lavorare con
nomi prestigiosi della cultura e dello spettacolo: chi in particolare le
è rimasto impresso?
«Impossibile scegliere… o forse si!
Cultpurnia, perché è un
contenitore che abbraccia il meglio della cultura, dello spettacolo e
dell'arte. Certo aggiungerei due nomi, solo perché non sono più tra noi:
Mario Merola e Mario Monicelli, le quattro ‘M’ più solide che abbia mai
conosciuto».
Si sente realizzata?
«Una donna che fa il mio mestiere non può mai sentirsi realizzata
completamente; la mancanza di qualcosa è il motore che porta alla
creazione di altro; sono soddisfatta della mia tenacia e della mia
caparbietà, ed insoddisfatta di ciò che può essere migliorato. Finché
c'è vita, c'è sempre la possibilità di raggiungere la perfezione».
Gioie e dolori di essere una professionista della comunicazione al
sud.
«Su questa domanda devo bacchettarvi (ride,
ndr) perché ho scelto, con
il mio staff, di non fare comunicazione al sud, ma di portare il sud,
il centro ed il nord Italia nel mondo; l'Italia è il Paese più
straordinario in assoluto, ma gli italiani non fanno mai squadra in
Italia e nel sud meno che mai; il meglio si riesce ad ottenere
all'estero. Vedi appunto
Cultpurnia, un successo in molte parti
del mondo, ma in Italia da pochi conosciuto. Perché? Mmm... ai posteri
italiani l'ardua sentenza!».
Cosa farà da grande?
«È ancora presto per pensarci, ho il mondo da conquistare!».